venerdì 31 dicembre 2010

Isole Lofoten - Norvegia


Le
isole Lofoten, sono un arcipelago della Norvegia che si estende a Nord-est tra le contee di Nordland e Troms, al di sopra del circolo polare artico,. Il tratto di mare che separa le isole dalla terraferma si chiama Vestfjorden.

Le isole hanno una superficie complessiva di circa 1250 chilometri quadrati. Le Lofoten sono facilmente raggiungibili, sia con l'aereo, sia con il traghetto, da Bodø, Narvik e Skutvik

Le Lofoten sono divise in aree paragonabili a comuni: Vågan, Vestvågøy, Flakstad, Moskenes, Værøy, e Røst, situate nelle isole più grandi (Austvågøy, Gimsøya, Vestvågøy, Flakstadøya, Moskenesøya). Le città più popolate sono Leknes e Svolvær.
La costruzione della E10, e di una serie di costosi tunnel e ponti stradali, ha permesso di congiungere direttamente tutte le principali isole dell'arcipelago, rendendole maggiormente accessibili anche agli autoveicoli.
Dalla terraferma si possono intravedere le imponenti cime che costituiscono l'ossatura dell'arcipelago. Sono definite la muraglia delle Lofoten . Risalgono a oltre diecimila anni fa e, per i geologi, sono tra le più antiche formazioni rocciose al mondo. Le montagne sono altissime e scoscese ma creano insenature, spiagge, baie e pascoli. La luce artica dona al paesaggio dei colori particolari.

Il clima è caratterizzato dalle basse temperature; al massimo, le medie giornaliere estive possono arrivare ai 13-15 C°, e il sole non appare per tutto il periodo invernale, mentre è onnipresente da maggio a luglio (fenomeno del Sole di mezzanotte). La corrente del golfo addolcisce il clima e fa si che la flora sia molto varia e insolita per queste latitudini. I venti fortissimi che soffiano durante l'inverno, rendono il loro mare uno dei più burrascosi. Ma lo rendono anche uno dei più pescosi. La popolazione vive principalmente ancora di pesca del merluzzo, che tra l'altro è anche la principale tipologia alimentare delle Isole. Sull'isola di Å c'è un museo dedicato al baccalà.
STORIA
Svolvær
è la città più antica del Circolo polare artico anche se la sua struttura centrale risale all'epoca dei Vichinghi, si trovano reperti archeologici risalenti a molto prima, circa al 3000-4000 a.C.
Nel 1432 vi sarebbe giunto, spinto da una tempesta, il veneziano Pietro Querini (a testimonianza di quel fatto è stato eretto un monumento, presente tuttora nelle Lofoten), il quale riportò nel continente notizie sulla fauna la flora dell'arcipelago, oltre alla pratica locale dell'essiccazione del merluzzo(stoccafisso), che avrebbe poi avuto grande fortuna in Italia (in particolare nelle aree venete da cui proveniva Querini): la maggior parte dello stoccafisso prodotto nelle isole Lofoten è infatti attualmente esportato proprio in Italia.
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TURISMO E ATTIVITA’
L'isola principale è Austvågøy . È l'isola più settentrionale, quella più abitata e più facilmente raggiungibile. Su Austvågøy si trova Svolvaer , il principale centro abitato dell'arcipelago. La cittadina, affacciata sul mare, è circondata da appuntite montagne, come il Svolvasergeita , la capra di Svolvaer, su cui è possibile compiere camminate e arrampicate. Altre belle località sull'isola sono Kabelvåg , che una delle chiese in legno più grandi della Norvegia, e Henningsvaer , un bel villaggio di pescatori chiamato la Venezia delle Lofoten. Sul versante atlantico dell'isola si può raggiungere la località di Laukvik , da dove ammirare l'oceano e, magari tra fine maggio e metà luglio, assistere allo spettacolo del sole a mezzanotte.

Vestvågøy è unita a Austvågøy da un ponte che attraversa lo Sundklakkstraumen. La prima località che si incontra è Stramsund . Ma merita maggiore attenzione Borg , che non si trova lungo la costa. Qui c'è infatti il Museo Vichingo, dove è conservata una casa vichinga fra le più importanti di tutto il nord Europa. La costa atlantica offre panorami molto drammatici. Su un promontorio esposto ai venti, si trova Eggum , situata su una stretta fascia di terra compresa fra l'Atlantico e la montagna scoscesa. Altrettanto spettacolare è Unstad , poco più a sud.


La terza isola delle Lofoten è Flakstadøy , unita alla precedente da un tunnel scavato sotto il Nappstraumen. La sua caratteristica principale sono le belle, e insolite, spiagge di sabbia bianca della costa occidentale. La più famosa è Ramberg , all'imbocco di un profondo fiordo. Da visitare anche Storbåthallaren , uno dei più antichi insediamenti umani della Norvegia, abitato seimila anni fa.


L'ultima isola su cui corre la strada E 10 è Moskenesøy , collegata a Flakstadøy da un ponte. È forse l'isola più spettacolare dell'arcipelago, con le sue cime di roccia lavica, affacciate su un mare azzurrissimo, che sono il cuore della muraglia delle Lofoten. Il villaggio di Reine è particolarmente bello, per la sua posizione, proprio sotto la cima del Reinerbringen. Altrettanto bello è il villaggio di Hamnøy . Il paese più a sud dell'isola è Å, come l'ultima lettera dell'alfabeto norvegese. La cittadina ha conservato intatto il suo aspetto di piccolo villaggio di pescatori. L' Helvetrstind è una roccia di circa 600 metri di altezza che si innalza direttamente dalla spiaggia. Si trova nella località Vinstad. Sempre da qui si può tentare la scalata all' Hermanndalstind , di oltre 1000 metri.


Le ultime due isole dell'arcipelago, Værøy e Røst , si trovano piuttosto lontane da Moskenesøy e non ci sono ponti o tunnel a collegarle alle altre. Anzi, il tratto di mare che separa Moskenesøy da Værøy è particolarmente agitato. Qui si forma il Moskenestraumen, un maelstromm, un gorgo di acque dovuto all'incrocio di diverse correnti. Non è potente come il più famoso Saltstraumen, vicino a Bodø, ma da sempre è il terrore dei marinai.


Værøy e Røst sono famose tra gli amanti del birdwatching per la quantità e la varietà degli uccelli che nidificano lungo le loro coste. Le più diffuse sono le pulcinelle di mare, ma vi sono anche aquile di mare, cormorani, diverse specie di gabbiani e molte altre specie.

Le due isole però sono molto diverse tra loro. Værøy è montuosa, mentre Røst , che in realtà è costituita da una miriade di scogli e isolette, è la più piatta delle Lofoten.
CURIOSITA’
Le isole sono gemellate con il comune italiano di Sandrigo (VI) dal 2001 con cui intrattengono rapporti non solo diplomatici ma anche culinari: lo stoccafisso le isole Lofoten viene importato nel centro vicentino in occasione della "Festa del Baccalà", durante la quale viene proposta il piatto tipico del baccalà alla vicentina.
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Per saperne di più: [NORVEGIA] Isole Lofoten - ForumViaggiatori.com
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venerdì 31 dicembre 2010

Isole Lofoten - Norvegia


Le
isole Lofoten, sono un arcipelago della Norvegia che si estende a Nord-est tra le contee di Nordland e Troms, al di sopra del circolo polare artico,. Il tratto di mare che separa le isole dalla terraferma si chiama Vestfjorden.

Le isole hanno una superficie complessiva di circa 1250 chilometri quadrati. Le Lofoten sono facilmente raggiungibili, sia con l'aereo, sia con il traghetto, da Bodø, Narvik e Skutvik

Le Lofoten sono divise in aree paragonabili a comuni: Vågan, Vestvågøy, Flakstad, Moskenes, Værøy, e Røst, situate nelle isole più grandi (Austvågøy, Gimsøya, Vestvågøy, Flakstadøya, Moskenesøya). Le città più popolate sono Leknes e Svolvær.
La costruzione della E10, e di una serie di costosi tunnel e ponti stradali, ha permesso di congiungere direttamente tutte le principali isole dell'arcipelago, rendendole maggiormente accessibili anche agli autoveicoli.
Dalla terraferma si possono intravedere le imponenti cime che costituiscono l'ossatura dell'arcipelago. Sono definite la muraglia delle Lofoten . Risalgono a oltre diecimila anni fa e, per i geologi, sono tra le più antiche formazioni rocciose al mondo. Le montagne sono altissime e scoscese ma creano insenature, spiagge, baie e pascoli. La luce artica dona al paesaggio dei colori particolari.

Il clima è caratterizzato dalle basse temperature; al massimo, le medie giornaliere estive possono arrivare ai 13-15 C°, e il sole non appare per tutto il periodo invernale, mentre è onnipresente da maggio a luglio (fenomeno del Sole di mezzanotte). La corrente del golfo addolcisce il clima e fa si che la flora sia molto varia e insolita per queste latitudini. I venti fortissimi che soffiano durante l'inverno, rendono il loro mare uno dei più burrascosi. Ma lo rendono anche uno dei più pescosi. La popolazione vive principalmente ancora di pesca del merluzzo, che tra l'altro è anche la principale tipologia alimentare delle Isole. Sull'isola di Å c'è un museo dedicato al baccalà.
STORIA
Svolvær
è la città più antica del Circolo polare artico anche se la sua struttura centrale risale all'epoca dei Vichinghi, si trovano reperti archeologici risalenti a molto prima, circa al 3000-4000 a.C.
Nel 1432 vi sarebbe giunto, spinto da una tempesta, il veneziano Pietro Querini (a testimonianza di quel fatto è stato eretto un monumento, presente tuttora nelle Lofoten), il quale riportò nel continente notizie sulla fauna la flora dell'arcipelago, oltre alla pratica locale dell'essiccazione del merluzzo(stoccafisso), che avrebbe poi avuto grande fortuna in Italia (in particolare nelle aree venete da cui proveniva Querini): la maggior parte dello stoccafisso prodotto nelle isole Lofoten è infatti attualmente esportato proprio in Italia.
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TURISMO E ATTIVITA’
L'isola principale è Austvågøy . È l'isola più settentrionale, quella più abitata e più facilmente raggiungibile. Su Austvågøy si trova Svolvaer , il principale centro abitato dell'arcipelago. La cittadina, affacciata sul mare, è circondata da appuntite montagne, come il Svolvasergeita , la capra di Svolvaer, su cui è possibile compiere camminate e arrampicate. Altre belle località sull'isola sono Kabelvåg , che una delle chiese in legno più grandi della Norvegia, e Henningsvaer , un bel villaggio di pescatori chiamato la Venezia delle Lofoten. Sul versante atlantico dell'isola si può raggiungere la località di Laukvik , da dove ammirare l'oceano e, magari tra fine maggio e metà luglio, assistere allo spettacolo del sole a mezzanotte.

Vestvågøy è unita a Austvågøy da un ponte che attraversa lo Sundklakkstraumen. La prima località che si incontra è Stramsund . Ma merita maggiore attenzione Borg , che non si trova lungo la costa. Qui c'è infatti il Museo Vichingo, dove è conservata una casa vichinga fra le più importanti di tutto il nord Europa. La costa atlantica offre panorami molto drammatici. Su un promontorio esposto ai venti, si trova Eggum , situata su una stretta fascia di terra compresa fra l'Atlantico e la montagna scoscesa. Altrettanto spettacolare è Unstad , poco più a sud.


La terza isola delle Lofoten è Flakstadøy , unita alla precedente da un tunnel scavato sotto il Nappstraumen. La sua caratteristica principale sono le belle, e insolite, spiagge di sabbia bianca della costa occidentale. La più famosa è Ramberg , all'imbocco di un profondo fiordo. Da visitare anche Storbåthallaren , uno dei più antichi insediamenti umani della Norvegia, abitato seimila anni fa.


L'ultima isola su cui corre la strada E 10 è Moskenesøy , collegata a Flakstadøy da un ponte. È forse l'isola più spettacolare dell'arcipelago, con le sue cime di roccia lavica, affacciate su un mare azzurrissimo, che sono il cuore della muraglia delle Lofoten. Il villaggio di Reine è particolarmente bello, per la sua posizione, proprio sotto la cima del Reinerbringen. Altrettanto bello è il villaggio di Hamnøy . Il paese più a sud dell'isola è Å, come l'ultima lettera dell'alfabeto norvegese. La cittadina ha conservato intatto il suo aspetto di piccolo villaggio di pescatori. L' Helvetrstind è una roccia di circa 600 metri di altezza che si innalza direttamente dalla spiaggia. Si trova nella località Vinstad. Sempre da qui si può tentare la scalata all' Hermanndalstind , di oltre 1000 metri.


Le ultime due isole dell'arcipelago, Værøy e Røst , si trovano piuttosto lontane da Moskenesøy e non ci sono ponti o tunnel a collegarle alle altre. Anzi, il tratto di mare che separa Moskenesøy da Værøy è particolarmente agitato. Qui si forma il Moskenestraumen, un maelstromm, un gorgo di acque dovuto all'incrocio di diverse correnti. Non è potente come il più famoso Saltstraumen, vicino a Bodø, ma da sempre è il terrore dei marinai.


Værøy e Røst sono famose tra gli amanti del birdwatching per la quantità e la varietà degli uccelli che nidificano lungo le loro coste. Le più diffuse sono le pulcinelle di mare, ma vi sono anche aquile di mare, cormorani, diverse specie di gabbiani e molte altre specie.

Le due isole però sono molto diverse tra loro. Værøy è montuosa, mentre Røst , che in realtà è costituita da una miriade di scogli e isolette, è la più piatta delle Lofoten.
CURIOSITA’
Le isole sono gemellate con il comune italiano di Sandrigo (VI) dal 2001 con cui intrattengono rapporti non solo diplomatici ma anche culinari: lo stoccafisso le isole Lofoten viene importato nel centro vicentino in occasione della "Festa del Baccalà", durante la quale viene proposta il piatto tipico del baccalà alla vicentina.
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