venerdì 31 dicembre 2010

Isole Lofoten - Norvegia


Le
isole Lofoten, sono un arcipelago della Norvegia che si estende a Nord-est tra le contee di Nordland e Troms, al di sopra del circolo polare artico,. Il tratto di mare che separa le isole dalla terraferma si chiama Vestfjorden.

Le isole hanno una superficie complessiva di circa 1250 chilometri quadrati. Le Lofoten sono facilmente raggiungibili, sia con l'aereo, sia con il traghetto, da Bodø, Narvik e Skutvik

Le Lofoten sono divise in aree paragonabili a comuni: Vågan, Vestvågøy, Flakstad, Moskenes, Værøy, e Røst, situate nelle isole più grandi (Austvågøy, Gimsøya, Vestvågøy, Flakstadøya, Moskenesøya). Le città più popolate sono Leknes e Svolvær.
La costruzione della E10, e di una serie di costosi tunnel e ponti stradali, ha permesso di congiungere direttamente tutte le principali isole dell'arcipelago, rendendole maggiormente accessibili anche agli autoveicoli.
Dalla terraferma si possono intravedere le imponenti cime che costituiscono l'ossatura dell'arcipelago. Sono definite la muraglia delle Lofoten . Risalgono a oltre diecimila anni fa e, per i geologi, sono tra le più antiche formazioni rocciose al mondo. Le montagne sono altissime e scoscese ma creano insenature, spiagge, baie e pascoli. La luce artica dona al paesaggio dei colori particolari.

Il clima è caratterizzato dalle basse temperature; al massimo, le medie giornaliere estive possono arrivare ai 13-15 C°, e il sole non appare per tutto il periodo invernale, mentre è onnipresente da maggio a luglio (fenomeno del Sole di mezzanotte). La corrente del golfo addolcisce il clima e fa si che la flora sia molto varia e insolita per queste latitudini. I venti fortissimi che soffiano durante l'inverno, rendono il loro mare uno dei più burrascosi. Ma lo rendono anche uno dei più pescosi. La popolazione vive principalmente ancora di pesca del merluzzo, che tra l'altro è anche la principale tipologia alimentare delle Isole. Sull'isola di Å c'è un museo dedicato al baccalà.
STORIA
Svolvær
è la città più antica del Circolo polare artico anche se la sua struttura centrale risale all'epoca dei Vichinghi, si trovano reperti archeologici risalenti a molto prima, circa al 3000-4000 a.C.
Nel 1432 vi sarebbe giunto, spinto da una tempesta, il veneziano Pietro Querini (a testimonianza di quel fatto è stato eretto un monumento, presente tuttora nelle Lofoten), il quale riportò nel continente notizie sulla fauna la flora dell'arcipelago, oltre alla pratica locale dell'essiccazione del merluzzo(stoccafisso), che avrebbe poi avuto grande fortuna in Italia (in particolare nelle aree venete da cui proveniva Querini): la maggior parte dello stoccafisso prodotto nelle isole Lofoten è infatti attualmente esportato proprio in Italia.
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TURISMO E ATTIVITA’
L'isola principale è Austvågøy . È l'isola più settentrionale, quella più abitata e più facilmente raggiungibile. Su Austvågøy si trova Svolvaer , il principale centro abitato dell'arcipelago. La cittadina, affacciata sul mare, è circondata da appuntite montagne, come il Svolvasergeita , la capra di Svolvaer, su cui è possibile compiere camminate e arrampicate. Altre belle località sull'isola sono Kabelvåg , che una delle chiese in legno più grandi della Norvegia, e Henningsvaer , un bel villaggio di pescatori chiamato la Venezia delle Lofoten. Sul versante atlantico dell'isola si può raggiungere la località di Laukvik , da dove ammirare l'oceano e, magari tra fine maggio e metà luglio, assistere allo spettacolo del sole a mezzanotte.

Vestvågøy è unita a Austvågøy da un ponte che attraversa lo Sundklakkstraumen. La prima località che si incontra è Stramsund . Ma merita maggiore attenzione Borg , che non si trova lungo la costa. Qui c'è infatti il Museo Vichingo, dove è conservata una casa vichinga fra le più importanti di tutto il nord Europa. La costa atlantica offre panorami molto drammatici. Su un promontorio esposto ai venti, si trova Eggum , situata su una stretta fascia di terra compresa fra l'Atlantico e la montagna scoscesa. Altrettanto spettacolare è Unstad , poco più a sud.


La terza isola delle Lofoten è Flakstadøy , unita alla precedente da un tunnel scavato sotto il Nappstraumen. La sua caratteristica principale sono le belle, e insolite, spiagge di sabbia bianca della costa occidentale. La più famosa è Ramberg , all'imbocco di un profondo fiordo. Da visitare anche Storbåthallaren , uno dei più antichi insediamenti umani della Norvegia, abitato seimila anni fa.


L'ultima isola su cui corre la strada E 10 è Moskenesøy , collegata a Flakstadøy da un ponte. È forse l'isola più spettacolare dell'arcipelago, con le sue cime di roccia lavica, affacciate su un mare azzurrissimo, che sono il cuore della muraglia delle Lofoten. Il villaggio di Reine è particolarmente bello, per la sua posizione, proprio sotto la cima del Reinerbringen. Altrettanto bello è il villaggio di Hamnøy . Il paese più a sud dell'isola è Å, come l'ultima lettera dell'alfabeto norvegese. La cittadina ha conservato intatto il suo aspetto di piccolo villaggio di pescatori. L' Helvetrstind è una roccia di circa 600 metri di altezza che si innalza direttamente dalla spiaggia. Si trova nella località Vinstad. Sempre da qui si può tentare la scalata all' Hermanndalstind , di oltre 1000 metri.


Le ultime due isole dell'arcipelago, Værøy e Røst , si trovano piuttosto lontane da Moskenesøy e non ci sono ponti o tunnel a collegarle alle altre. Anzi, il tratto di mare che separa Moskenesøy da Værøy è particolarmente agitato. Qui si forma il Moskenestraumen, un maelstromm, un gorgo di acque dovuto all'incrocio di diverse correnti. Non è potente come il più famoso Saltstraumen, vicino a Bodø, ma da sempre è il terrore dei marinai.


Værøy e Røst sono famose tra gli amanti del birdwatching per la quantità e la varietà degli uccelli che nidificano lungo le loro coste. Le più diffuse sono le pulcinelle di mare, ma vi sono anche aquile di mare, cormorani, diverse specie di gabbiani e molte altre specie.

Le due isole però sono molto diverse tra loro. Værøy è montuosa, mentre Røst , che in realtà è costituita da una miriade di scogli e isolette, è la più piatta delle Lofoten.
CURIOSITA’
Le isole sono gemellate con il comune italiano di Sandrigo (VI) dal 2001 con cui intrattengono rapporti non solo diplomatici ma anche culinari: lo stoccafisso le isole Lofoten viene importato nel centro vicentino in occasione della "Festa del Baccalà", durante la quale viene proposta il piatto tipico del baccalà alla vicentina.
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L'Isola di San Nicolau - Arcipelago di Capo Verde

Localizzazione
Situata a nord dell'Arcipelago, l'isola di S.Nicolau con 346 Km2, raggiunge la sua larghezza massima di 25 Km in direzione nord/sud, nella zona occidentale, ricordando, per la sua configurazione, il continente africano, restringendosi verso est per 52 Km.
Mostrando il maestoso risultato di un passato vulcanico molto attivo,il suo punto piu' alto é il Monte Verde con 1304m di altezza. Qui convergono due massicci, uno in senso nord/sud, e l'altro in senso ovest/est con un susseguirsi di monti e pianure soprelevate che si frantumano in prossimità del mare in scarpate ripide quasi a picco.
Le valli sono generalmente strette e profonde ad eccezione della VALE DE CALEIJÃO, sufficientemente ampia per lo sviluppo di un'agricoltura fiorente.Tali vallate s' irradiano in zone alte, dando origine ad un paesaggio imponente e bello.
Storia
Scoperta il 6 dicembre 1461, solo a metà del XVII secolo, con la costruzione del primo villaggio di Porto da Lapa, ebbe inizio il vero e proprio popolamento.
Vulnerabile agli attacchi di pirateria, gli abitanti di quel villaggio si rifugiarono nella parte interna dell'isola, stabilendosi a Ribeira Brava che guadagnò accesso al mare attraverso il porto di Preguiça, nella Baia di S.Jorge dove, nel 1818, fu costruito un forte per difendersi dalla pirateria. Isola con potenzialità agricole, cominciô ad esportare, come prodotto principale, il caffé, sostituito, in seguito, dalla canna da zucchero.
Parallelamente, si sviluppava la pesca, che servì da base all'istallazione di un' industria di conserve di pesce e agli impianti frigoriferi di Tarrafal, situato al punto più est dell'isola.
L'isola di S. Nicolau fu sede del primo seminario dell'Arcipelago, il 5 settembre 1866. Piú tardi, aperto all'insegnamento laico, divenne centro di evangelizzazione diffondendo e consolidando il cattolicesimo a Cabo Verde e in Africa Occidentale. Si distinse anche come importante fulcro della cultura capoverdiana che ha influenzato anche le generazioni seguenti.
Etnografia
Feste e Pellegrinaggi
DOMENICA IN ALBIS Si festeggia nel villaggio di CALEIJÃO, con messa e processione a cui seguono diversi giochi tra i quali una corsa di cavalli in cui i cavalieri devono staccare da una trave di legno allegorie di carta.
ÇARNEVALE E considerato il piu' animato del Paese dopo quello di S.Vicente.
SAN PIETRO Si festeggia come tutti gli altri santi popolari, con sfilate e danze.
Costumi
La danza fa parte di qualsiasi avvenimento a S. Nicolau. Si balla il valzer, la "trancinha", la "raspa", lo "strimbol" e la quadriglia con comandi dati in francese.
Anche il battesimo é un giorno speciale ed é tipica la curiosa tradizione del "guarda-cabeça" che si svolge a mezzanotte tra il sesto e il settimo giorno dopo la nascita e che consiste nel proteggere la testa del bambino dagli influssi negativi delle streghe. E ovvio che l'allontanamento delle streghe si ottiene con molto rumore, musica, manicaretti, e, se possibile, con molta acquavite di canna, detta "grogue". Il matrimonio tradizionale, in cui sin dall'inizio del fidanzamento fino alle nozze si osservano rituali la cui origine si perde nella notte dei tempi, é anch'esso un fenomeno molto interessante.

L'Islanda


Enormi ghiacciai che scendono fino al mare formando sfavillanti iceberg, giganteschi fiordi e profondi canyon dalle pareti precipiti, sorgenti d’acqua calda e geyser che spingono in alto i loro getti idrici, vulcani in piena attività, immense e desolate distesa di lava scura: sono gli aspetti ambientali più salienti dell’Islanda, il cui meritato appellativo la definisce come la terra del fuoco e del ghiaccio. In nessun altro luogo della terra le forze della natura sono evidenti come in quest’isola dell’estremo nord-occidentale europeo. Una terra carica di possente e traboccante energia, dove le forze endogene stanno ancora plasmando il paesaggio. Non a caso quando gli astronauti americani vollero simulare la futura passeggiata sulla Luna scelsero questo terreno, dove già dapprima lo scrittore Jules Verne aveva localizzato la porta d’ingresso per il suo viaggio di fantasia nel centro della terra. La maggior isola europea, grande quattro volte la Sicilia e situata poco sotto il Circolo Polare Artico, presenta caratteristiche ambientali in apparente contraddizione: il più esteso ghiacciaio del continente e oltre un centaio di vulcani, di cui parecchi ancora attivi o in latenza, tanto che un’isola è sbucata dal mare una quarantina di anni fa, con un ampio corollario di fenomeni vulcanici e geotermici secondari come sorgenti termali dove è possibile fare il bagno all’aperto anche in pieno inverno, caldere fangose, soffioni boraciferi, getti d’acqua a pressione e altro. L’attività vulcanica e il glacialismo sono inoltre i fattori che hanno determinato rispettivamente la formazione, assai recente rispetto a tutte le altre regioni del pianeta (anche se il suo basamento è uno dei più antichi), e il modellamento di quest’isola, le cui difficili condizioni ambientali consentono una vita stentata ad una vegetazione formata da cespugli, tundra, muschi e licheni ed a pochissimi animali importati. In compenso laghi e paludi interni brulicano di uccelli nidificanti, mentre le coste sono popolate dalle più consistenti colonie di uccelli marini esistenti al mondo e nelle acque marine, assieme a foche e balene, sguazza una gran quantità di pesce, vera risorsa economica per i suoi abitanti. Ma l’Islanda offre anche lo straordinario spettacolo delle aurore boreali, dei miraggi e delle Fate Morgane, del sole di mezzanotte e delle buie giornate invernali. In questa natura selvaggia vive da oltre mille anni un popolo rude e indipendente, discendente prima dei feroci vichinghi e poi di quegli intrepidi contadini e pastori che fuggirono dalla tirannide della Scandinavia medioevale per fondare una nuova nazione, dando vita ad una delle più vecchie democrazie del mondo moderno.

martedì 28 dicembre 2010

Islanda Cascate









Cercherò di Pubblicare Foto e Informazioni su Luoghi che mi hanno Affascinato

Cercherò di Consigliare e di Descrivere dei Luoghi che mi hanno Affascinato come per Esempio le Isole Lofoten al Nord della Norvegia http://www.visitnorway.com/it/Stories/Regioni/La-Norvegia-del-nord/Le-isole-Lofoten/ http://www.visitnorway.com/it/Stories/Regioni/La-Norvegia-del-nord/Le-isole-Lofoten/ o le Isole Minori dell'Arcipelago di Capo Verde come Fogo e San Nicolau http://www.caboverde.com/images2/img-vk01.htm http://www.caboverde.com/images2/img-vk01.htm e per San nicolau vi dò il Link http://www.caboverde.com/images/imgcg-00.htm http://www.caboverde.com/images/imgcg-00.htm poi c'è l'Islanda , specialmente per quanto Riguarda i suoi Aspetti più Nascosti : in modo da suggerirvi sempre delle nuove mete per delle "Insolite Vacanze".

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venerdì 31 dicembre 2010

Isole Lofoten - Norvegia


Le
isole Lofoten, sono un arcipelago della Norvegia che si estende a Nord-est tra le contee di Nordland e Troms, al di sopra del circolo polare artico,. Il tratto di mare che separa le isole dalla terraferma si chiama Vestfjorden.

Le isole hanno una superficie complessiva di circa 1250 chilometri quadrati. Le Lofoten sono facilmente raggiungibili, sia con l'aereo, sia con il traghetto, da Bodø, Narvik e Skutvik

Le Lofoten sono divise in aree paragonabili a comuni: Vågan, Vestvågøy, Flakstad, Moskenes, Værøy, e Røst, situate nelle isole più grandi (Austvågøy, Gimsøya, Vestvågøy, Flakstadøya, Moskenesøya). Le città più popolate sono Leknes e Svolvær.
La costruzione della E10, e di una serie di costosi tunnel e ponti stradali, ha permesso di congiungere direttamente tutte le principali isole dell'arcipelago, rendendole maggiormente accessibili anche agli autoveicoli.
Dalla terraferma si possono intravedere le imponenti cime che costituiscono l'ossatura dell'arcipelago. Sono definite la muraglia delle Lofoten . Risalgono a oltre diecimila anni fa e, per i geologi, sono tra le più antiche formazioni rocciose al mondo. Le montagne sono altissime e scoscese ma creano insenature, spiagge, baie e pascoli. La luce artica dona al paesaggio dei colori particolari.

Il clima è caratterizzato dalle basse temperature; al massimo, le medie giornaliere estive possono arrivare ai 13-15 C°, e il sole non appare per tutto il periodo invernale, mentre è onnipresente da maggio a luglio (fenomeno del Sole di mezzanotte). La corrente del golfo addolcisce il clima e fa si che la flora sia molto varia e insolita per queste latitudini. I venti fortissimi che soffiano durante l'inverno, rendono il loro mare uno dei più burrascosi. Ma lo rendono anche uno dei più pescosi. La popolazione vive principalmente ancora di pesca del merluzzo, che tra l'altro è anche la principale tipologia alimentare delle Isole. Sull'isola di Å c'è un museo dedicato al baccalà.
STORIA
Svolvær
è la città più antica del Circolo polare artico anche se la sua struttura centrale risale all'epoca dei Vichinghi, si trovano reperti archeologici risalenti a molto prima, circa al 3000-4000 a.C.
Nel 1432 vi sarebbe giunto, spinto da una tempesta, il veneziano Pietro Querini (a testimonianza di quel fatto è stato eretto un monumento, presente tuttora nelle Lofoten), il quale riportò nel continente notizie sulla fauna la flora dell'arcipelago, oltre alla pratica locale dell'essiccazione del merluzzo(stoccafisso), che avrebbe poi avuto grande fortuna in Italia (in particolare nelle aree venete da cui proveniva Querini): la maggior parte dello stoccafisso prodotto nelle isole Lofoten è infatti attualmente esportato proprio in Italia.
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TURISMO E ATTIVITA’
L'isola principale è Austvågøy . È l'isola più settentrionale, quella più abitata e più facilmente raggiungibile. Su Austvågøy si trova Svolvaer , il principale centro abitato dell'arcipelago. La cittadina, affacciata sul mare, è circondata da appuntite montagne, come il Svolvasergeita , la capra di Svolvaer, su cui è possibile compiere camminate e arrampicate. Altre belle località sull'isola sono Kabelvåg , che una delle chiese in legno più grandi della Norvegia, e Henningsvaer , un bel villaggio di pescatori chiamato la Venezia delle Lofoten. Sul versante atlantico dell'isola si può raggiungere la località di Laukvik , da dove ammirare l'oceano e, magari tra fine maggio e metà luglio, assistere allo spettacolo del sole a mezzanotte.

Vestvågøy è unita a Austvågøy da un ponte che attraversa lo Sundklakkstraumen. La prima località che si incontra è Stramsund . Ma merita maggiore attenzione Borg , che non si trova lungo la costa. Qui c'è infatti il Museo Vichingo, dove è conservata una casa vichinga fra le più importanti di tutto il nord Europa. La costa atlantica offre panorami molto drammatici. Su un promontorio esposto ai venti, si trova Eggum , situata su una stretta fascia di terra compresa fra l'Atlantico e la montagna scoscesa. Altrettanto spettacolare è Unstad , poco più a sud.


La terza isola delle Lofoten è Flakstadøy , unita alla precedente da un tunnel scavato sotto il Nappstraumen. La sua caratteristica principale sono le belle, e insolite, spiagge di sabbia bianca della costa occidentale. La più famosa è Ramberg , all'imbocco di un profondo fiordo. Da visitare anche Storbåthallaren , uno dei più antichi insediamenti umani della Norvegia, abitato seimila anni fa.


L'ultima isola su cui corre la strada E 10 è Moskenesøy , collegata a Flakstadøy da un ponte. È forse l'isola più spettacolare dell'arcipelago, con le sue cime di roccia lavica, affacciate su un mare azzurrissimo, che sono il cuore della muraglia delle Lofoten. Il villaggio di Reine è particolarmente bello, per la sua posizione, proprio sotto la cima del Reinerbringen. Altrettanto bello è il villaggio di Hamnøy . Il paese più a sud dell'isola è Å, come l'ultima lettera dell'alfabeto norvegese. La cittadina ha conservato intatto il suo aspetto di piccolo villaggio di pescatori. L' Helvetrstind è una roccia di circa 600 metri di altezza che si innalza direttamente dalla spiaggia. Si trova nella località Vinstad. Sempre da qui si può tentare la scalata all' Hermanndalstind , di oltre 1000 metri.


Le ultime due isole dell'arcipelago, Værøy e Røst , si trovano piuttosto lontane da Moskenesøy e non ci sono ponti o tunnel a collegarle alle altre. Anzi, il tratto di mare che separa Moskenesøy da Værøy è particolarmente agitato. Qui si forma il Moskenestraumen, un maelstromm, un gorgo di acque dovuto all'incrocio di diverse correnti. Non è potente come il più famoso Saltstraumen, vicino a Bodø, ma da sempre è il terrore dei marinai.


Værøy e Røst sono famose tra gli amanti del birdwatching per la quantità e la varietà degli uccelli che nidificano lungo le loro coste. Le più diffuse sono le pulcinelle di mare, ma vi sono anche aquile di mare, cormorani, diverse specie di gabbiani e molte altre specie.

Le due isole però sono molto diverse tra loro. Værøy è montuosa, mentre Røst , che in realtà è costituita da una miriade di scogli e isolette, è la più piatta delle Lofoten.
CURIOSITA’
Le isole sono gemellate con il comune italiano di Sandrigo (VI) dal 2001 con cui intrattengono rapporti non solo diplomatici ma anche culinari: lo stoccafisso le isole Lofoten viene importato nel centro vicentino in occasione della "Festa del Baccalà", durante la quale viene proposta il piatto tipico del baccalà alla vicentina.
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L'Isola di San Nicolau - Arcipelago di Capo Verde

Localizzazione
Situata a nord dell'Arcipelago, l'isola di S.Nicolau con 346 Km2, raggiunge la sua larghezza massima di 25 Km in direzione nord/sud, nella zona occidentale, ricordando, per la sua configurazione, il continente africano, restringendosi verso est per 52 Km.
Mostrando il maestoso risultato di un passato vulcanico molto attivo,il suo punto piu' alto é il Monte Verde con 1304m di altezza. Qui convergono due massicci, uno in senso nord/sud, e l'altro in senso ovest/est con un susseguirsi di monti e pianure soprelevate che si frantumano in prossimità del mare in scarpate ripide quasi a picco.
Le valli sono generalmente strette e profonde ad eccezione della VALE DE CALEIJÃO, sufficientemente ampia per lo sviluppo di un'agricoltura fiorente.Tali vallate s' irradiano in zone alte, dando origine ad un paesaggio imponente e bello.
Storia
Scoperta il 6 dicembre 1461, solo a metà del XVII secolo, con la costruzione del primo villaggio di Porto da Lapa, ebbe inizio il vero e proprio popolamento.
Vulnerabile agli attacchi di pirateria, gli abitanti di quel villaggio si rifugiarono nella parte interna dell'isola, stabilendosi a Ribeira Brava che guadagnò accesso al mare attraverso il porto di Preguiça, nella Baia di S.Jorge dove, nel 1818, fu costruito un forte per difendersi dalla pirateria. Isola con potenzialità agricole, cominciô ad esportare, come prodotto principale, il caffé, sostituito, in seguito, dalla canna da zucchero.
Parallelamente, si sviluppava la pesca, che servì da base all'istallazione di un' industria di conserve di pesce e agli impianti frigoriferi di Tarrafal, situato al punto più est dell'isola.
L'isola di S. Nicolau fu sede del primo seminario dell'Arcipelago, il 5 settembre 1866. Piú tardi, aperto all'insegnamento laico, divenne centro di evangelizzazione diffondendo e consolidando il cattolicesimo a Cabo Verde e in Africa Occidentale. Si distinse anche come importante fulcro della cultura capoverdiana che ha influenzato anche le generazioni seguenti.
Etnografia
Feste e Pellegrinaggi
DOMENICA IN ALBIS Si festeggia nel villaggio di CALEIJÃO, con messa e processione a cui seguono diversi giochi tra i quali una corsa di cavalli in cui i cavalieri devono staccare da una trave di legno allegorie di carta.
ÇARNEVALE E considerato il piu' animato del Paese dopo quello di S.Vicente.
SAN PIETRO Si festeggia come tutti gli altri santi popolari, con sfilate e danze.
Costumi
La danza fa parte di qualsiasi avvenimento a S. Nicolau. Si balla il valzer, la "trancinha", la "raspa", lo "strimbol" e la quadriglia con comandi dati in francese.
Anche il battesimo é un giorno speciale ed é tipica la curiosa tradizione del "guarda-cabeça" che si svolge a mezzanotte tra il sesto e il settimo giorno dopo la nascita e che consiste nel proteggere la testa del bambino dagli influssi negativi delle streghe. E ovvio che l'allontanamento delle streghe si ottiene con molto rumore, musica, manicaretti, e, se possibile, con molta acquavite di canna, detta "grogue". Il matrimonio tradizionale, in cui sin dall'inizio del fidanzamento fino alle nozze si osservano rituali la cui origine si perde nella notte dei tempi, é anch'esso un fenomeno molto interessante.

L'Islanda


Enormi ghiacciai che scendono fino al mare formando sfavillanti iceberg, giganteschi fiordi e profondi canyon dalle pareti precipiti, sorgenti d’acqua calda e geyser che spingono in alto i loro getti idrici, vulcani in piena attività, immense e desolate distesa di lava scura: sono gli aspetti ambientali più salienti dell’Islanda, il cui meritato appellativo la definisce come la terra del fuoco e del ghiaccio. In nessun altro luogo della terra le forze della natura sono evidenti come in quest’isola dell’estremo nord-occidentale europeo. Una terra carica di possente e traboccante energia, dove le forze endogene stanno ancora plasmando il paesaggio. Non a caso quando gli astronauti americani vollero simulare la futura passeggiata sulla Luna scelsero questo terreno, dove già dapprima lo scrittore Jules Verne aveva localizzato la porta d’ingresso per il suo viaggio di fantasia nel centro della terra. La maggior isola europea, grande quattro volte la Sicilia e situata poco sotto il Circolo Polare Artico, presenta caratteristiche ambientali in apparente contraddizione: il più esteso ghiacciaio del continente e oltre un centaio di vulcani, di cui parecchi ancora attivi o in latenza, tanto che un’isola è sbucata dal mare una quarantina di anni fa, con un ampio corollario di fenomeni vulcanici e geotermici secondari come sorgenti termali dove è possibile fare il bagno all’aperto anche in pieno inverno, caldere fangose, soffioni boraciferi, getti d’acqua a pressione e altro. L’attività vulcanica e il glacialismo sono inoltre i fattori che hanno determinato rispettivamente la formazione, assai recente rispetto a tutte le altre regioni del pianeta (anche se il suo basamento è uno dei più antichi), e il modellamento di quest’isola, le cui difficili condizioni ambientali consentono una vita stentata ad una vegetazione formata da cespugli, tundra, muschi e licheni ed a pochissimi animali importati. In compenso laghi e paludi interni brulicano di uccelli nidificanti, mentre le coste sono popolate dalle più consistenti colonie di uccelli marini esistenti al mondo e nelle acque marine, assieme a foche e balene, sguazza una gran quantità di pesce, vera risorsa economica per i suoi abitanti. Ma l’Islanda offre anche lo straordinario spettacolo delle aurore boreali, dei miraggi e delle Fate Morgane, del sole di mezzanotte e delle buie giornate invernali. In questa natura selvaggia vive da oltre mille anni un popolo rude e indipendente, discendente prima dei feroci vichinghi e poi di quegli intrepidi contadini e pastori che fuggirono dalla tirannide della Scandinavia medioevale per fondare una nuova nazione, dando vita ad una delle più vecchie democrazie del mondo moderno.

martedì 28 dicembre 2010

Islanda Cascate









Cercherò di Pubblicare Foto e Informazioni su Luoghi che mi hanno Affascinato

Cercherò di Consigliare e di Descrivere dei Luoghi che mi hanno Affascinato come per Esempio le Isole Lofoten al Nord della Norvegia http://www.visitnorway.com/it/Stories/Regioni/La-Norvegia-del-nord/Le-isole-Lofoten/ http://www.visitnorway.com/it/Stories/Regioni/La-Norvegia-del-nord/Le-isole-Lofoten/ o le Isole Minori dell'Arcipelago di Capo Verde come Fogo e San Nicolau http://www.caboverde.com/images2/img-vk01.htm http://www.caboverde.com/images2/img-vk01.htm e per San nicolau vi dò il Link http://www.caboverde.com/images/imgcg-00.htm http://www.caboverde.com/images/imgcg-00.htm poi c'è l'Islanda , specialmente per quanto Riguarda i suoi Aspetti più Nascosti : in modo da suggerirvi sempre delle nuove mete per delle "Insolite Vacanze".

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