venerdì 24 febbraio 2012

Il Nuovo Articolo sull’Isola di Rodi


Cartina Isola di Rodi - Grecia
L'isola di Rodi  nell'antichita' è Stata Chiamata con diversi nomi: Ofiussa, Etrea, Macaria, Ataviria, Oloessa, Pelaghia, Piliessa, Stadia e Telchinia (in seguito all'occupazione dei Telchini che si dice arrivassero da Creta e fossero dei fabbri provetti). Ci sono molte leggende che narrano da dove il nome Rodi derivi, tuttavia ha da sempre prevalso la correlazione con la rosa, fiore sacro ad Ilios, dio del sole. Fu per questa ragione che le monete coniate a Rodi raffiguravano su di una faccia una rosa e sull'altra la testa di Ilios.
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Pindaro narra che Ilios e la sua sposa, la ninfa Rhoda, concepirono sette figli. Tra questi Cercafo il quale divise l'isola di Rodi tra i suoi tre figli: Ialisso, Camiro e Lindo (la storia attribuisce invece ai Dori, nel 1100 a.C. circa, la fondazione delle tre omonime citta' stato).
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Foto Rodi Gatto 1      Foto Rodi Albero 1
1) LA NASCITA:
Le prime tracce di attivita' umana, risalenti al periodo Neolitico, sono state ritrovate in diversi punti dell'isola mentre nell'eta' del Rame Rodi subi' l'influenza dei Minoici e dei Miceni, come testimoniano diversi reperti archeologici rinvenuti a Ialisso e Trianda. Omero inoltre menziona le tre citta' di Rodi tra quelle che inviarono navi durante la Guerra di Troia. Durante il periodo Arcaico, Ialisso, Camiro e Lindo insieme ad Alicarnasso, Cos e Cnido formarono una federazione di sei citta', la cosiddetta Esapoli Dorica con centro nel Santuario di Apollo sulla penisola di Cnido, e insieme fondarono numerose colonie in Asia Minore e sulla costa del Mar Mediterraneo (tra cui Gela in Sicilia).
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Alla meta' del V secolo, Rodi divento' membro della Lega Ateniese.
Nel 490 a.C. i rodioti furono invasi dai Persiani e, in seguito alla sconfitta di questi ultimi, entrarono a far parte dell'Alleanza di Delo (478 a.C.) e supportarono lo sforzo di Atene di resistere alla minaccia dei Persiani.

Foto Rodi Spiaggia 1
In questi anni, Diagoras, membro della potente famiglia degli Eraclidi vinse le Olimpiadi diventando uno dei piu' grandi atleti Greci. Il fatto di venire sottovalutati dagli ateniesi spinse i rodioti ad uscire dall'alleanza nel 411 a.C. durante la guerra del Peloponneso.
Foto Rodi Posta 1
al greco Ródhos), è un isola della Grecia, situata nel mare Egeo, in prossimità della costa turca. Appartiene al gruppo delle Sporadi meridionali e amministrativamente fa parte del Dodecaneso. Ha una superficie di 1398 km2.
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2 ILTERRITORIO E LE RISORSE
Una catena montuosa attraversa la parte centrale dell'isola in direzione longitudinale. L'Atáviros, il monte più elevato, raggiunge i 1215 m sul livello del mare. Nella zona compresa tra il mare e la catena centrale il territorio è generalmente collinare, con numerose valli dolcemente digradanti verso il mare.
Rodi è caratterizzata da un clima mite e da un terreno particolarmente fertile: tra i principali prodotti agricoli vi sono il cotone, la frutta e il tabacco; importante anche la pesca delle spugne. Il centro abitato più importante dell'isola è Rodi, capoluogo del dipartimento (nomo) del Dodecaneso. La popolazione è di 87.800 abitanti (1981).


Foto Rodi Spiaggia 14 Foto Rodi Cascata 1Foto Rodi Campanella 1


3: LA STORIA
Il Colosso di Rodi Il Colosso di Rodi, alto circa 30 metri, fu eretto intorno al 280 a.C. all'ingresso del porto della città di Rodi. Il celebre Colosso, considerata una delle sette meravglie del mondo, in un'incisione di Martin Heemskerck.


Foto Rodi Rovine 6


I reperti archeologici dimostrano che Rodi svolse un ruolo di primo piano nell'antica civiltà egea. Le prime testimonianze storiche sull'isola indicano che nel II millennio a.C. era abitata dai dori, e che gli insediamenti principali erano Camiro, Lindo e Ialyso, fiorenti centri commerciali le cui colonie erano sparse in tutto il bacino dell'Egeo. Per molti secoli la storia dell'isola rimane oscura, ma le tre città sono ricordate come membri, nel V secolo a.C., della Lega delio-attica, una federazione di stati greci guidata da Atene. Camiro, Lindo e Ialyso si resero indipendenti da Atene nel 412 a.C. e nel 408 a.C. fu completata la città di Rodi, costruita su progetto dell'architetto greco Ippodamo di Mileto. Nel corso del secolo successivo, Rodi fu coinvolta nelle guerre greche. Nel 332 a.C. si sottomise alla sovranità di Alessandro Magno, ma quando questi morì, nel 323 a.C., i cittadini di Rodi si ribellarono e cacciarono i macedoni.


Foto Rodi Chiesa 1 Foto Rodi Cartina Antica 1


Assedio di Rodi, 1483 Decapitazione di due turchi catturati durante l'assedio di Rodi (1483). L'illustrazione è tratta da un manoscritto miniato conservato nella Bibliothèque Nationale di Parigi.Bibliotheque Nationale, Paris/Bridgeman Art Library, London/New York


Foto Rodi Grotta 1

l’Espansione:
La prosperità e il potere politico di Rodi raggiunsero il culmine nei secoli III e II a.C., epoca in cui la città divenne un rinomato centro culturale, celebre soprattutto per le arti plastiche e pittoriche. I massimi capolavori sono rappresentati dai dipinti di Protogene (IV secolo a.C.) e dall'opera di Carete di Lindo (III secolo a.C.), creatore del celebre Colosso di Rodi: si tratta di una statua in bronzo raffigurante Helios (il Sole) di considerevoli dimensioni (32 m), considerata all'epoca una delle sette meraviglie del mondo. In questo periodo, Rodi fu alleata di Roma e, nel 48 a.C., sostenne Giulio Cesare nella sua lotta contro il generale e statista romano Pompeo il Grande e contro il senato romano. Un altro generale romano, Caio Cassio Parmense (I secolo a.C.), uno degli assassini di Cesare, invase Rodi nel 42 a.C.: massacrò i seguaci di Cesare, si impadronì dei beni pubblici e saccheggiò i templi. Questo attacco spezzò il potere di Rodi, ma la città conservò ancora per lungo tempo il proprio prestigio come centro di cultura.

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Sotto l'impero romano, Rodi poté beneficiare di una certa indipendenza, ma nel 395 d.C. entrò a fare parte dell'impero bizantino. Rimase sotto il controllo di Bisanzio fino al 1309, quando fu occupata dai Cavalieri di San Giovanni di Gerusalemme. Nel 1522, in seguito a un sanguinoso assedio turco condotto da Solimano I, i cavalieri furono costretti a evacuare l'isola. La sovranità turca su Rodi perdurò fino alla guerra italo-turca (1911-12), quando l'isola fu conquistata dall'Italia e ne divenne una colonia. Rodi fu ceduta alla Grecia nel 1947.

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Rodi (città) (greco Ródhos), città e porto della Grecia sudorientale, all'estremità nordorientale dell'omonima isola di Rodi, capoluogo del dipartimento del Dodecaneso, sul mare Egeo. Non lontana dalla Turchia, la città è un attivo porto e un fiorente mercato agricolo; possiede manifatture di tappeti, distillerie di brandy, stabilimenti per la produzione di sigarette e di sapone. La città vecchia si trova a sud dei quartieri più moderni. Gran parte del nucleo originario, compresa la cinta di mura, è stato edificato dai Cavalieri di San Giovanni di Gerusalemme agli inizi del XIV secolo. Fra i palazzi più interessanti, si ricordano l'Ospedale dei Cavalieri e l'ex residenza del Gran Maestro. Nella parte moderna, si trovano gli edifici amministrativi e il Teatro nazionale. La città sorge sul sito dell'antica Rodi, fondata nel 408 a.C. Abitanti: 43.619 (1991).

I Monumenti e i Siti Archeologici

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Nella citta medievale
Per tutto il Trecento ed il Quattrocento, i Cavalieri di San Giovanni estendono la citta bizantina e ne fortificano i baluardi, creando la citta medievale di Rodi, la cui caratteristica principale e il ritmo gotico preso in prestito dalla corte pontificale di Avignone in Provenza (1309-1424), corte con la quale i Cavalieri intrattenevano ottimi rapporti.
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Undici porte permettono l'accesso all'interno della citta medievale, divisa in due parti: il Κollakio abitato dai Cavalieri in cui troviamo i maggiori edifici dei Cavalieri (gli edifici dell'Ordine: il palazzo del Maestro, l'ospedale e gli alberghi) ed il Bourgo, o citta vera e propria.
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La Citta Vecchia, come usano chiamarla gli abitanti e una tra le citta fortificate del Medioevo meglio conservate sino ad oggi ed e stata dichiarata dall'UNESCO patrimonio dell'umanita. Percorrendo le vie lastricate, ammirando le imponenti costruzioni dei Cavalieri, le mura con il vallo ed i baluardi, le chiese di epoca bizantina, le moschee, le piazzette, i giardini ed i cortili delle abitazioni, il visitatore sente che il tempo si e fermato e contemporaneamente scopre che l'intero complesso forma una citta viva piena di sorprese che invitano ad ulteriori scoperte.
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La strada dei Cavalieri, lunga 200 metri e larga 6, era la strada ufficiale, che univa il quartiere religioso con il distretto politico del castello, ossia la metropoli dei Latini (Panaghia tou Kastrou) con il palazzo del Gran Maestro. Su questa strada si affacciano le costruzioni pubbliche e private piu importanti dell'epoca dei Cavalieri. Qui troviamo, con rare eccezioni, gli alberghi delle "Lingue", dei gruppi linguistici dell'Ordine dei Cavalieri. La strada e in salita e, cosa stranissima in una citta medievale, in linea retta, il che sta a dimostrare che la strada venne tracciata in epoca antica. I Cavalieri non la modificarono per il semplice motivo che la linea retta ben si addiceva alla nuova importanza politica che le volevano attribuire.
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Potete visitare la torre dell'orologio, costruita dopo il 1851 e che fungeva da punto di osservazione. Ospita una piccola collezione di reperti archeologici scoperti in quella zona. La vista sulla Citta Vecchia e mozzafiato.
Foto Rodi Tramonto 4


Tutte le estati vengono organizzati concerti, spettacoli teatrali e di balli tradizionali al Teatro "Μelina Mercouri" nel vallo della citta medievale con il magico scenario formato dai balconi e dai baluardi della cinta muraria.
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Visitate la chiesa di Panaghia tou Bourgou chiesa del tardo gotico del Trecento bombardata durante la seconda Guerra Mondiale di cui sono state conservate tre absidi.
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Sulla piazza Ippokratous termina la via Sokratous, la strada commerciale della Citta Vecchia. Attorno alla piazza con la grande fontana, ci sono molti bar, ristoranti e locali.
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Fra le moschee della Citta Vecchia spicca la moschea di Solimano. L'attuale costruzione, che risale all'Ottocento, ha le fondamenta su una moschea precedente che secondo la tradizione sarebbe stata eretta dal conquistatore della citta Solimano il Grande. Ammirate lo splendido ingresso marmoreo che proviene da un akrosolio dei Cavalieri (monumento funerario). In piazza Dorieo troverete la moschea di Retsep Pascia.
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Nella Citta Nuova
Il tempio di Afrodite del III secolo a.C. Le rovine del tempio sono state scoperte nel cuore della citta nuova tra Mandrakio ed il porto di Akantia, in piazza Symi.
La moschea di Mourat Reis, con l'elegante minareto, e ubicata vicino al palazzo della Prefettura,. E' stata costruita su una chiesa preesistente di Aghios Andonios, accanto al cimitero dei Cavalieri. Nel cimitero turco, riposano turchi mandati in esilio, l'ammiraglio di Solimano II in un mausoleo rotondo ed un poeta che aveva sollevato le ire del sultano per i suoi poemi satirici. Sulla piazza della moschea sono stati ritrovati tratti di mura antiche e palle in pietra con iscrizioni indicandone i relativi pesi. Si comincia da 5 mnes per arrivare a 10 talenti (ossia da 2 a 261 chili circa). Dal tipo di scrittura si ipotizza che le palle risalgono al celebre assedio da parte di Demetrio Poliorcete.


Il faro di Aghios Nikolaos, fortezza ad un'estremita dell'omonimo molo con i cervi all'ingresso del porto che salutano i visitatori dell'isola.
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All'altra estremita, i tre mulini. Il primo ospita gli uffici del Dipartimento Idrografico dell'Esercito, dove sono in vendita carte marinare. Il secondo costruito nel Quattrocento funge da museo - potrete vedere il sistema di macinazione della farina - ed il terzo ospita un 'agenzia di viaggio.
Foto Rodi Rovine 4

Il Monte di Aghios Stephanos, detto anche Monte Smith dal nome dell'ammiraglio inglese che, nel 1802, controllava dal monte gli spostamenti della flotta napoleonica. Nel bel parco archeologico creato all'uopo, c'e ancora lo Stadio (III sec. a.C) dove si svolgevano le gare in onore del dio Helios.
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Accanto allo Stadio c'e ancora il piccolo Teatro all'aperto dove oggi come in epoca antica si tengono concerti.
Sulla sommita della collina domina il tempio di Apollo Pizio, protettore della citta. Da qui si puo godere una vista panoramica sulla citta ed il mare nonche l' eccezionale tramonto.

Foto Rodi Scalinata 1
Le tombe di Aghios Ioannis si trovano al centro dell'ampio cimitero di Rodi. Tra le opere degne di interesse citeremo il gran complesso funerario sormontato da grandi volte, il gruppo di sepolcri coronati da metope e la tomba scolpita nella roccia con la porta monumentale. Il maggior interesse riveste la cava sotterranea nei cunicoli dei quali sono state ricavate tombe
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Cittadina di Attaviros
Pano Chorio, nucleo tradizionale nel paesino di Embonas, che si stringe attorno alla chiesa con strette viuzze e case bianchissime.
I resti del tempio di Zeus Attaviriou alla sommita dell'omonimo monte che si erge su Embonas. A maggio di ogni anno, viene organizzata una gita che parte dal paesino di Aghios Isidoros alla cima del monte e dall'antico tempio, lo sguardo abbraccia l'intera isola con una vista stupenda sul mare.
Skala Kamirou. Suggestivo porticciuolo con ristorantini per il pesce ed un antico monumento funerario scolpito nella roccia. Da Skala Kamirou partono i battelli per l'isola di Chalki.
Foto Rodi Spiaggia 16

Città di Ialissos
L' Αcropoli dell'antica Ialissos. Su questo territorio sorge nel 408 a.C. la citta di Rodi che coniava la propria moneta con il proprio simbolo, la rosa. Si trova sul pianoro della sommita del Monte Filerimos, a 267 metri s.m. Fu cosi chiamata dagli eremiti che vivevano nelle grotte scavate sulle pendici del Monte nel Duecento - in eta antica era chiamata Acaia. La strada che porta all'Acropoli attraversa una pineta e sbuca su un pianoro, dal quale si puo godere un bellissimo panorama sulla terraforma e sul mare (era gia un punto di osservazione strategico per i Fenici sino alla seconda Guerra Mondiale). Dopo la fondazione di Rodi, dove emigra gran parte della popolazione, prende il nome di Ochiroma ed il porto e Schedia. Numerose tombe sono state ritrovate sulle basse colline di Moskou, Vounara et Makria Vounara. In epoca geometrica, arcaica e classica, Ialissos si estende verso le pendici nordoccidentali del Monte Filerimos verso il paese di Kremasti. Piu giu, attorno al rio Dafni sono state trovate tombe con ricche suppellettili. Sull'acropoli sono stati conservati resti di tempio ellenistico dedicato ad Atena Poliade ed a Zeus Poliade (III sec. a.C.), vicino a resti di edifici cristiani e medievali che hanno ricoperto gran parte dell'antico tempio.
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La fontana dorica, IV sec. a.C. ben conservata, 30 metri sotto il versante meridionale dell'acropoli dell'antica Ialissos. La rupe e scavata per ricevere la parete con le quattro teste di leoni. L'acqua scorreva da due teste in una cisterna chiusa da stipiti. Dinanzi agli stipiti, sei colonne doriche reggono il tetto.
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Cosa Vedere a Lindos
L' Αcropoli dell'Antica Lindos. Costruita su una rocca ripidissima alta 116 metri , costituisce un balcone naturale sull'arcipelago. I suoi monumenti testimoniano la potenza e la ricchezza conosciuta da Lindos. Sono stati conservati i resti del tempio di Atena Lindia (IV sec. a.C.), dei propilei e della grande stoa di epoca ellenistica, una chiesetta bizantina di Aghios Ioannis ed il Centro amministrativo del periodo dei Cavalieri. Le mura dell'Acropoli sono state fortificate dai Cavalieri nel Trecento che vi aggiunsero la grande scalinata d'accesso. Unico nel suo genere e la triera scolpita nella roccia il II sec a.C.
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L'Αnfiteatro, ricavato sul versante occidentale dell'acropoli di Lindos, nella zona del porticciolo di San Paolo. Molto vicino al teatro si possono vedere resti di mura appartenenti ad un antico ginnasio. In questo punto sono state ritrovate nel 1904 importanti iscrizioni, tra le quali spicca la cronaca del tempio di Atena Lindia.
Le cosiddetta tomba di Cleaboulo a Lindos, uno dei sette saggi dell'antichita, che era originario di Lindos. Si tratta di una grande tomba monumentale di epoca classica. Era circondata da peribolo. In era piu recente, era la chiesa di San Emiliano.
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Città di Kamiros
L' Antica Kamiros in zona fertile, centro importante sin dall'epoca arcaica ed ellenistica, una delle tre antiche citta dell'isola (Ιalissos, Lindos, Kamiros). I resti della citta e della necropoli vicina sono stati scoperti nel 1859 in un'area verdissima.
Il sito archeologico di Kamiros comprende la citta scomparsa, costruita su tre livelli, imponenti edifici pubblici, l'agora, santuari, insediamenti e l' Acropoli con il tempio di Atena sulla sommita del colle, fieri testimoni della ricchezza e dello splendore dell'antica Kamiros.
Le monete di Kamiros del VI sec. a.C. riportano una foglia di fico.
Foto Rodi Rovine 7

Nel Paesino di Kallithea
Le terme di Kallithea con gli edifici italiani a volte che rimandano all'architettura araba, stupendi pavimenti ciottolosi, arcate e cortili ornati di palme. Dall'ingresso centrale, sentieri a choclachi ossia rivestiti di ciottoli bianchi e neri portano alla piazza rotonda ad alla fontana, l'emiciclo con l'acqua e le strutture termali. Al centro spicca la Rotonda - di cui lascia pieni di meraviglia la grande cupola con la mirabile decorazione. Qui le terme sono alimentate da sei sorgenti. Adesso tutto e immerso in un profondo torpore ma si riesce ancora ad avere un'idea del passato splendore.
Castelli
Foto Rodi Gatti 3

Nella Città di Rodi
Il Palazzo del Gran Maestro, imponente edificio del Trecento, fortificato come un baluardo separato. Durante l'occupazione turca viene trascurato poi salta in aria per colpa di una polveriera turca esplosa nel 1856. Viene poi ricostruito dagli italiani che ne ornano il pavimento con numerosi mosaici di epoca romana ed ellenistica arrivati da Kos. Una serie di ipotesi e di iscrizioni portano gli archeologi a ritenere che in quel posto sorgesse il noto tempio del dio Helios (Sole), ricco di offerte nonche il carro di Lisippo. Degni di interesse sono i pavimenti in mosaico di Kos di epoca ellenistica (IV sec. a.C.) e romana con i loro ricchi motivi. Spiccano i mosaici raffiguranti le nove Muse e la caccia al Leone. Nelle sale del pianterreno sono state allestite due grandi Mostre focalizzate su Rodi dal periodo neolitico all'occupazione romana e dal IV sec d.C. all'occupazione turca.
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Nel Comune di Arcanghelos
Il castello di Arcanghelos e stato costruito dai Cavalieri di San Giovanni nel 1320 sopra le fondamenta di una preesistente chiesa bizantina. Sono stati ritrovati brani architettonici di epoca bizantina.
Nell'idilliaca insenatura di Charaki si possono vedere i resti del castello di Faraklou.
Foto Rodi Paesaggio 4

Nel Comune di Kallithea
Εrimokastro a Kalithies fortificazione risalente ad epoca classica ed ellenistica. E' stato conservato l'ingresso monumentale e parte della fortificazione. Τraganou con i resti della necropoli, Μessovounos con monumenti e testimonianze risalenti all'era preistorica e all'epoca storica. Sarandapichos con i resti di una vecchissima fortificazione e di una necropoli; le aree di Μiniko e di Lagona con un piccolo castello antico, i resti di mura antiche e pezzi di vasellame.
Foto Rodi Paesaggio 5

Nel Comune di Petaloudes
Il castello veneziano - di cui sono stati conservati dei brani- con la chiesa di Αghios Nikolaos a Kremasti. Si trova all'interno del paese.
Comune di Attavirou
Il castello medievale di Kritinia noto anche come Kastello, con la chiesa fatiscente di San Paolo al suo interno, trovasi a 2 chilometri dall'omonimo paese. L'ora consigliata per visitarlo e verso il tramonto quando il mare e le isole Alimia e Chalki si accendono di vari colori.
Il castello di Monolithos, 3 km a sud ovest dell'omonimo paese, sulla sommita di un enorme rocca che si erge ripidissima vicino alla costa. Il castello venne costruito dai Cavalieri di San Giovanni nel Trecento che volevano controllare il traffico marittimo per proteggere gli abitanti dalle scorrerie dei pirati. All'interno del castello si possono vedere cisterne, la bianca chiesetta di Aghios Panteleimon ed un altra chiesa fatiscente. Il tramonto dal castello e mozzafiato.
Comune di Notias Rodou
Sulla sommita del colle, sopra Asclepios, troviamo resti del castello bizantino del XII sec.
?Μonasteri e Chiese
Foto Rodi Paesaggio 6 Foto Rodi Paesaggio 4

Comune di Rodi
La chiesa di Evanghelismos, basilica a tre navate con elementi gotici ed immagini sacri di Foti Kondoglou, e stata costruita sulla pianta della chiesa, oggi scomparsa, di Aghios Ioannis.
Le chiese bizantine di Αghios Panteleimon e di Αghios Fanourios con interessanti immagini sacre nella Citta Vecchia. La chiesa di Aghia Triada, sulla strada dei Cavalieri del Quattrocento.
Le due chiese cattoliche di San Francesco e di Santa Maria della Vittoria.
Comune di Arcanghelos
La chiesa dell'Arcangelo Michele (Santo Protettore) nel centro del paese. La chiesa e una basilica con un elegante campanile del 1845, con pavimento e cortile rivestiti di ciottoli.
Il nuovo Monastero della Panaghia Tsambikas, costruito sull'area occupata dal tempio di Artemide Fagos, 1 chilometro a nord di Arcanghelos. Il cortile ed il pavimento della chiesa sono rivestiti di ciottoli ed il soffitto e a pieno sesto. La chiesa e circondata di pini e di alberi centenari. Spicca un imponente leccio con i grossi rami che occultano il peribolo. Il Monastero della Panaghia Tsambikas (l'alta) in cima al monte, che domina l'omonima spiaggia con una vista fantastica. Viene considerata miracolosa, soprattutto per le donne nullipare, che vi salgono a piedi per implorare una grazia.
Foto Rodi Persone 1

Comune di Afandou
La chiesa della Panaghia tis Katholikis verso la spiaggia di Afandou. Costruita sulle fondamenta di una basilica paleocristiana, e una chiesa a tre navate, con colonne di stile dorico all'interno, con tre santi - la Panaghia, Aghios Lukas ed i tre Arcangeli. E' decorata con rari affreschi del Duecento e del Trecento.

Comune di Attaviros
La chiesa di Koimissis tis Theotokou - la Dormizione della Madre di Dio - chiesa principale di Embonas costruita nell'Ottocento con preziosa iconostasi in legno scolpito.
Il Monastero Artamiti, a 7 km a sud est di Embonas, oggetto di restauro con una bella iconostasi.
La chiesa di Αghios Gheorghios costruita nell'Ottocento con preziosa iconostasi in legno scolpito, la cappella di Αghios Ioannis con immagini sacri del Cinquecento a Kritinia.
Foto Rodi Paesaggio 2

Comune di Ialissos
La chiesa de Kimissis tis Theotokou a Ialissos, con un grande cortile lastricato. Costruita nel Settecento ma con un'iconostasi di eta precedente, opera di un monaco.
La chiesa della Panaghia Filerimou, a 5 km a sud ovest di Ialissos, costruita dai Cavalieri a meta del Quattrocento su una basilica bizantina preesistente del IX secolo. In prossimita della chiesa troviamo i resti di una piccola chiesa bizantina e sotto la cappella ipogea di Aghios Gheorghios tou Christou, le cui icone risalgono al Trecento o al Quattrocento.
La via del Calvario Salendo il versante destro di Filerimos, si possono scorgere stele in pietra con rappresentazioni dei vari momenti della passione di Gesu. Al termine della strada ergesi un'imponente croce. La vista da quassu e stupenda.
Comune di Kallithea
La chiesa di Stavrou a Kalithies, fra le piu straordinarie dell'isola. Costruita attorno al 1841 a pianta basilicale con pavimento rivestito di ciottoli. Degna di interesse sono tre exapteriga, due sacri calici risalenti al 1873 nonche l'icona del Profeta Αmos.
Le cappelle di Αghia Eleoussa, di Ai Iannis e di Profitis Amos, a Kalithies con immagini sacre del Settecento. Il monastero di Eleoussa con affreschi risalenti al 1781, la chiesa a forma di croce di San Giovanni Battista, il cui interno presenta affreschi risalenti al periodo bizantino e postbizantino ed, infine, la chiesa del Profeta Amos costruita sulle rovine di una chiesa preesistente - forse una vecchia basilica cristiana risalente al V e VI secolo. Circa il profeta Amos, la tradizione narra che un giorno bisticcio con il profeta Elia. Questi prende un masso ed il profeta Amos proteggendosi con il pugno lo perfora. Da questo passaggio passavano i bassi di statura per crescere.
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Le chiesette di Aghia Louka di epoca protocristiana (IV sec.), di Aghia Irini e di Aghia Marina a Koskinou.
Comune di Notias Rodou
Ad Asclepios si trova la chiesa di Kimissi tis Theotokou, costruita nell'XI sec., con pitture sacre del Duecento - Cinquecento, con raffigurazioni della creazione dell'universo, la nascita di Gesu, la passione di Cristo e temi ricavati dalla Bibbia - Αpocalisse.
La chiesa di Aghia Paraskevi costruita attorno al 1850 e una chiesa ad una sola navata a pianta basilicale con quattro volte lunettate, una splendida iconostasi in legno scolpito con immagini della Vergine con in braccio il Bambin Gesu. La chiesa di Panaghia Katholiki e una chiesa bizantina con tetto di tegola probabilmente costruita nel X sec. d.C. sulle rovine di una preesistente chiesa paleocristiana. Le due chiese si trovano a Kattavia.
Il Santuario di Panaghia Skiadeni vicino a Messanagro deve il proprio nome alla parola "Skiadion" (ossia luogo estivo, ombreggiato). Le leggende sono varie attorno alla sua immagine miracolosa.
Foto Rodi Cani 1

Nel Comune di Petaloudes
La chiesa di Panaghias tis Kremastis, fra le piu belle dei Balcani, con cortile rivestito con ciottoli, imponenti pini e preziosa iconostasi in legno scolpito. Il monastero di Kalopetra, vicino alla valle delle farfalle con una vista mozzafiato sul mare. Venne costruita da Dimitri Ispilanti nel 1782, mandato al confino sull'isola. L'iconostasi in legno scolpito e di mirabile fattura.
foto Rodi Mare 2

Nel Comune di Lindos
Il monastero dell'arcangelo Michele a Thari, vicino a Laerna. Il bel monastero merita una visita, costruita com'e in mezzo al bosco con i bellissimi affreschi (XII - XVI sec.) anche per assistere alla funziona celebrata da monaci con bizantina devozione.
La tradizione narra della figlia di una famiglia nobile di Bisanzio, colpita da una grave malattia poi curata qui, nel clima salutare e con l'acqua del posto per cui i genitori costruirono un monastero.
La chiesa di San Paolo, nell'omonimo porto di Lindos. La bianca chiesetta e stata costruita per ricordare il passaggio sull'isola dell'Apostolo nel 43 d.C. che vi giungeva per insegnare il cristianesimo.
Foto Rodi Mare 1

La chiesa bizantina di Panaghia tis Lindou, del Quattrocento con interessanti pitture sacre del pittore Grigori di Symi del 1779, come testimonia l'iscrizione sopra la porta.
Comune di Kamiros
La chiesa di Αghios Nikolaos Foundoukli, vicino a Dimilia, fra le piu belle chiese bizantine dell'isola con magnifici affreschi del Quattrocento. Nel peribolo, si fermano i viaggiatori che, in macchina o in bicicletta, tentano la scalata verso Profitis Ilias. Il monastero di Profitis Ilias, sulla sommita dell'omonimo monte, con i cipressi altissimi ed il clima salutare, immerso nel verde, con le dipendenze e la villa del governatore De Vecchi e gli eleganti alberghi Elafos ed Elafina, costruiti durante l'occupazione italiana, di chiara ispirazione tirolese. La chiesa di Aghia Eleoussa, sull'altro versante della collina, con la popolare sagra di settembre, nel posto di villeggiatura degli italiani.
Foto Rodi Spiaggia 17

Il monastero di Aghios Soula vicino a Soroni. Nel cortile della chiesa esiste una fontana in pietra dove sgorga acqua curativa.

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venerdì 24 febbraio 2012

Il Nuovo Articolo sull’Isola di Rodi


Cartina Isola di Rodi - Grecia
L'isola di Rodi  nell'antichita' è Stata Chiamata con diversi nomi: Ofiussa, Etrea, Macaria, Ataviria, Oloessa, Pelaghia, Piliessa, Stadia e Telchinia (in seguito all'occupazione dei Telchini che si dice arrivassero da Creta e fossero dei fabbri provetti). Ci sono molte leggende che narrano da dove il nome Rodi derivi, tuttavia ha da sempre prevalso la correlazione con la rosa, fiore sacro ad Ilios, dio del sole. Fu per questa ragione che le monete coniate a Rodi raffiguravano su di una faccia una rosa e sull'altra la testa di Ilios.
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Pindaro narra che Ilios e la sua sposa, la ninfa Rhoda, concepirono sette figli. Tra questi Cercafo il quale divise l'isola di Rodi tra i suoi tre figli: Ialisso, Camiro e Lindo (la storia attribuisce invece ai Dori, nel 1100 a.C. circa, la fondazione delle tre omonime citta' stato).
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Foto Rodi Gatto 1      Foto Rodi Albero 1
1) LA NASCITA:
Le prime tracce di attivita' umana, risalenti al periodo Neolitico, sono state ritrovate in diversi punti dell'isola mentre nell'eta' del Rame Rodi subi' l'influenza dei Minoici e dei Miceni, come testimoniano diversi reperti archeologici rinvenuti a Ialisso e Trianda. Omero inoltre menziona le tre citta' di Rodi tra quelle che inviarono navi durante la Guerra di Troia. Durante il periodo Arcaico, Ialisso, Camiro e Lindo insieme ad Alicarnasso, Cos e Cnido formarono una federazione di sei citta', la cosiddetta Esapoli Dorica con centro nel Santuario di Apollo sulla penisola di Cnido, e insieme fondarono numerose colonie in Asia Minore e sulla costa del Mar Mediterraneo (tra cui Gela in Sicilia).
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Alla meta' del V secolo, Rodi divento' membro della Lega Ateniese.
Nel 490 a.C. i rodioti furono invasi dai Persiani e, in seguito alla sconfitta di questi ultimi, entrarono a far parte dell'Alleanza di Delo (478 a.C.) e supportarono lo sforzo di Atene di resistere alla minaccia dei Persiani.

Foto Rodi Spiaggia 1
In questi anni, Diagoras, membro della potente famiglia degli Eraclidi vinse le Olimpiadi diventando uno dei piu' grandi atleti Greci. Il fatto di venire sottovalutati dagli ateniesi spinse i rodioti ad uscire dall'alleanza nel 411 a.C. durante la guerra del Peloponneso.
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al greco Ródhos), è un isola della Grecia, situata nel mare Egeo, in prossimità della costa turca. Appartiene al gruppo delle Sporadi meridionali e amministrativamente fa parte del Dodecaneso. Ha una superficie di 1398 km2.
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2 ILTERRITORIO E LE RISORSE
Una catena montuosa attraversa la parte centrale dell'isola in direzione longitudinale. L'Atáviros, il monte più elevato, raggiunge i 1215 m sul livello del mare. Nella zona compresa tra il mare e la catena centrale il territorio è generalmente collinare, con numerose valli dolcemente digradanti verso il mare.
Rodi è caratterizzata da un clima mite e da un terreno particolarmente fertile: tra i principali prodotti agricoli vi sono il cotone, la frutta e il tabacco; importante anche la pesca delle spugne. Il centro abitato più importante dell'isola è Rodi, capoluogo del dipartimento (nomo) del Dodecaneso. La popolazione è di 87.800 abitanti (1981).


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3: LA STORIA
Il Colosso di Rodi Il Colosso di Rodi, alto circa 30 metri, fu eretto intorno al 280 a.C. all'ingresso del porto della città di Rodi. Il celebre Colosso, considerata una delle sette meravglie del mondo, in un'incisione di Martin Heemskerck.


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I reperti archeologici dimostrano che Rodi svolse un ruolo di primo piano nell'antica civiltà egea. Le prime testimonianze storiche sull'isola indicano che nel II millennio a.C. era abitata dai dori, e che gli insediamenti principali erano Camiro, Lindo e Ialyso, fiorenti centri commerciali le cui colonie erano sparse in tutto il bacino dell'Egeo. Per molti secoli la storia dell'isola rimane oscura, ma le tre città sono ricordate come membri, nel V secolo a.C., della Lega delio-attica, una federazione di stati greci guidata da Atene. Camiro, Lindo e Ialyso si resero indipendenti da Atene nel 412 a.C. e nel 408 a.C. fu completata la città di Rodi, costruita su progetto dell'architetto greco Ippodamo di Mileto. Nel corso del secolo successivo, Rodi fu coinvolta nelle guerre greche. Nel 332 a.C. si sottomise alla sovranità di Alessandro Magno, ma quando questi morì, nel 323 a.C., i cittadini di Rodi si ribellarono e cacciarono i macedoni.


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Assedio di Rodi, 1483 Decapitazione di due turchi catturati durante l'assedio di Rodi (1483). L'illustrazione è tratta da un manoscritto miniato conservato nella Bibliothèque Nationale di Parigi.Bibliotheque Nationale, Paris/Bridgeman Art Library, London/New York


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l’Espansione:
La prosperità e il potere politico di Rodi raggiunsero il culmine nei secoli III e II a.C., epoca in cui la città divenne un rinomato centro culturale, celebre soprattutto per le arti plastiche e pittoriche. I massimi capolavori sono rappresentati dai dipinti di Protogene (IV secolo a.C.) e dall'opera di Carete di Lindo (III secolo a.C.), creatore del celebre Colosso di Rodi: si tratta di una statua in bronzo raffigurante Helios (il Sole) di considerevoli dimensioni (32 m), considerata all'epoca una delle sette meraviglie del mondo. In questo periodo, Rodi fu alleata di Roma e, nel 48 a.C., sostenne Giulio Cesare nella sua lotta contro il generale e statista romano Pompeo il Grande e contro il senato romano. Un altro generale romano, Caio Cassio Parmense (I secolo a.C.), uno degli assassini di Cesare, invase Rodi nel 42 a.C.: massacrò i seguaci di Cesare, si impadronì dei beni pubblici e saccheggiò i templi. Questo attacco spezzò il potere di Rodi, ma la città conservò ancora per lungo tempo il proprio prestigio come centro di cultura.

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Sotto l'impero romano, Rodi poté beneficiare di una certa indipendenza, ma nel 395 d.C. entrò a fare parte dell'impero bizantino. Rimase sotto il controllo di Bisanzio fino al 1309, quando fu occupata dai Cavalieri di San Giovanni di Gerusalemme. Nel 1522, in seguito a un sanguinoso assedio turco condotto da Solimano I, i cavalieri furono costretti a evacuare l'isola. La sovranità turca su Rodi perdurò fino alla guerra italo-turca (1911-12), quando l'isola fu conquistata dall'Italia e ne divenne una colonia. Rodi fu ceduta alla Grecia nel 1947.

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Rodi (città) (greco Ródhos), città e porto della Grecia sudorientale, all'estremità nordorientale dell'omonima isola di Rodi, capoluogo del dipartimento del Dodecaneso, sul mare Egeo. Non lontana dalla Turchia, la città è un attivo porto e un fiorente mercato agricolo; possiede manifatture di tappeti, distillerie di brandy, stabilimenti per la produzione di sigarette e di sapone. La città vecchia si trova a sud dei quartieri più moderni. Gran parte del nucleo originario, compresa la cinta di mura, è stato edificato dai Cavalieri di San Giovanni di Gerusalemme agli inizi del XIV secolo. Fra i palazzi più interessanti, si ricordano l'Ospedale dei Cavalieri e l'ex residenza del Gran Maestro. Nella parte moderna, si trovano gli edifici amministrativi e il Teatro nazionale. La città sorge sul sito dell'antica Rodi, fondata nel 408 a.C. Abitanti: 43.619 (1991).

I Monumenti e i Siti Archeologici

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Nella citta medievale
Per tutto il Trecento ed il Quattrocento, i Cavalieri di San Giovanni estendono la citta bizantina e ne fortificano i baluardi, creando la citta medievale di Rodi, la cui caratteristica principale e il ritmo gotico preso in prestito dalla corte pontificale di Avignone in Provenza (1309-1424), corte con la quale i Cavalieri intrattenevano ottimi rapporti.
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Undici porte permettono l'accesso all'interno della citta medievale, divisa in due parti: il Κollakio abitato dai Cavalieri in cui troviamo i maggiori edifici dei Cavalieri (gli edifici dell'Ordine: il palazzo del Maestro, l'ospedale e gli alberghi) ed il Bourgo, o citta vera e propria.
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La Citta Vecchia, come usano chiamarla gli abitanti e una tra le citta fortificate del Medioevo meglio conservate sino ad oggi ed e stata dichiarata dall'UNESCO patrimonio dell'umanita. Percorrendo le vie lastricate, ammirando le imponenti costruzioni dei Cavalieri, le mura con il vallo ed i baluardi, le chiese di epoca bizantina, le moschee, le piazzette, i giardini ed i cortili delle abitazioni, il visitatore sente che il tempo si e fermato e contemporaneamente scopre che l'intero complesso forma una citta viva piena di sorprese che invitano ad ulteriori scoperte.
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La strada dei Cavalieri, lunga 200 metri e larga 6, era la strada ufficiale, che univa il quartiere religioso con il distretto politico del castello, ossia la metropoli dei Latini (Panaghia tou Kastrou) con il palazzo del Gran Maestro. Su questa strada si affacciano le costruzioni pubbliche e private piu importanti dell'epoca dei Cavalieri. Qui troviamo, con rare eccezioni, gli alberghi delle "Lingue", dei gruppi linguistici dell'Ordine dei Cavalieri. La strada e in salita e, cosa stranissima in una citta medievale, in linea retta, il che sta a dimostrare che la strada venne tracciata in epoca antica. I Cavalieri non la modificarono per il semplice motivo che la linea retta ben si addiceva alla nuova importanza politica che le volevano attribuire.
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Potete visitare la torre dell'orologio, costruita dopo il 1851 e che fungeva da punto di osservazione. Ospita una piccola collezione di reperti archeologici scoperti in quella zona. La vista sulla Citta Vecchia e mozzafiato.
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Tutte le estati vengono organizzati concerti, spettacoli teatrali e di balli tradizionali al Teatro "Μelina Mercouri" nel vallo della citta medievale con il magico scenario formato dai balconi e dai baluardi della cinta muraria.
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Visitate la chiesa di Panaghia tou Bourgou chiesa del tardo gotico del Trecento bombardata durante la seconda Guerra Mondiale di cui sono state conservate tre absidi.
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Sulla piazza Ippokratous termina la via Sokratous, la strada commerciale della Citta Vecchia. Attorno alla piazza con la grande fontana, ci sono molti bar, ristoranti e locali.
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Fra le moschee della Citta Vecchia spicca la moschea di Solimano. L'attuale costruzione, che risale all'Ottocento, ha le fondamenta su una moschea precedente che secondo la tradizione sarebbe stata eretta dal conquistatore della citta Solimano il Grande. Ammirate lo splendido ingresso marmoreo che proviene da un akrosolio dei Cavalieri (monumento funerario). In piazza Dorieo troverete la moschea di Retsep Pascia.
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Nella Citta Nuova
Il tempio di Afrodite del III secolo a.C. Le rovine del tempio sono state scoperte nel cuore della citta nuova tra Mandrakio ed il porto di Akantia, in piazza Symi.
La moschea di Mourat Reis, con l'elegante minareto, e ubicata vicino al palazzo della Prefettura,. E' stata costruita su una chiesa preesistente di Aghios Andonios, accanto al cimitero dei Cavalieri. Nel cimitero turco, riposano turchi mandati in esilio, l'ammiraglio di Solimano II in un mausoleo rotondo ed un poeta che aveva sollevato le ire del sultano per i suoi poemi satirici. Sulla piazza della moschea sono stati ritrovati tratti di mura antiche e palle in pietra con iscrizioni indicandone i relativi pesi. Si comincia da 5 mnes per arrivare a 10 talenti (ossia da 2 a 261 chili circa). Dal tipo di scrittura si ipotizza che le palle risalgono al celebre assedio da parte di Demetrio Poliorcete.


Il faro di Aghios Nikolaos, fortezza ad un'estremita dell'omonimo molo con i cervi all'ingresso del porto che salutano i visitatori dell'isola.
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All'altra estremita, i tre mulini. Il primo ospita gli uffici del Dipartimento Idrografico dell'Esercito, dove sono in vendita carte marinare. Il secondo costruito nel Quattrocento funge da museo - potrete vedere il sistema di macinazione della farina - ed il terzo ospita un 'agenzia di viaggio.
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Il Monte di Aghios Stephanos, detto anche Monte Smith dal nome dell'ammiraglio inglese che, nel 1802, controllava dal monte gli spostamenti della flotta napoleonica. Nel bel parco archeologico creato all'uopo, c'e ancora lo Stadio (III sec. a.C) dove si svolgevano le gare in onore del dio Helios.
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Accanto allo Stadio c'e ancora il piccolo Teatro all'aperto dove oggi come in epoca antica si tengono concerti.
Sulla sommita della collina domina il tempio di Apollo Pizio, protettore della citta. Da qui si puo godere una vista panoramica sulla citta ed il mare nonche l' eccezionale tramonto.

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Le tombe di Aghios Ioannis si trovano al centro dell'ampio cimitero di Rodi. Tra le opere degne di interesse citeremo il gran complesso funerario sormontato da grandi volte, il gruppo di sepolcri coronati da metope e la tomba scolpita nella roccia con la porta monumentale. Il maggior interesse riveste la cava sotterranea nei cunicoli dei quali sono state ricavate tombe
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Cittadina di Attaviros
Pano Chorio, nucleo tradizionale nel paesino di Embonas, che si stringe attorno alla chiesa con strette viuzze e case bianchissime.
I resti del tempio di Zeus Attaviriou alla sommita dell'omonimo monte che si erge su Embonas. A maggio di ogni anno, viene organizzata una gita che parte dal paesino di Aghios Isidoros alla cima del monte e dall'antico tempio, lo sguardo abbraccia l'intera isola con una vista stupenda sul mare.
Skala Kamirou. Suggestivo porticciuolo con ristorantini per il pesce ed un antico monumento funerario scolpito nella roccia. Da Skala Kamirou partono i battelli per l'isola di Chalki.
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Città di Ialissos
L' Αcropoli dell'antica Ialissos. Su questo territorio sorge nel 408 a.C. la citta di Rodi che coniava la propria moneta con il proprio simbolo, la rosa. Si trova sul pianoro della sommita del Monte Filerimos, a 267 metri s.m. Fu cosi chiamata dagli eremiti che vivevano nelle grotte scavate sulle pendici del Monte nel Duecento - in eta antica era chiamata Acaia. La strada che porta all'Acropoli attraversa una pineta e sbuca su un pianoro, dal quale si puo godere un bellissimo panorama sulla terraforma e sul mare (era gia un punto di osservazione strategico per i Fenici sino alla seconda Guerra Mondiale). Dopo la fondazione di Rodi, dove emigra gran parte della popolazione, prende il nome di Ochiroma ed il porto e Schedia. Numerose tombe sono state ritrovate sulle basse colline di Moskou, Vounara et Makria Vounara. In epoca geometrica, arcaica e classica, Ialissos si estende verso le pendici nordoccidentali del Monte Filerimos verso il paese di Kremasti. Piu giu, attorno al rio Dafni sono state trovate tombe con ricche suppellettili. Sull'acropoli sono stati conservati resti di tempio ellenistico dedicato ad Atena Poliade ed a Zeus Poliade (III sec. a.C.), vicino a resti di edifici cristiani e medievali che hanno ricoperto gran parte dell'antico tempio.
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La fontana dorica, IV sec. a.C. ben conservata, 30 metri sotto il versante meridionale dell'acropoli dell'antica Ialissos. La rupe e scavata per ricevere la parete con le quattro teste di leoni. L'acqua scorreva da due teste in una cisterna chiusa da stipiti. Dinanzi agli stipiti, sei colonne doriche reggono il tetto.
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Cosa Vedere a Lindos
L' Αcropoli dell'Antica Lindos. Costruita su una rocca ripidissima alta 116 metri , costituisce un balcone naturale sull'arcipelago. I suoi monumenti testimoniano la potenza e la ricchezza conosciuta da Lindos. Sono stati conservati i resti del tempio di Atena Lindia (IV sec. a.C.), dei propilei e della grande stoa di epoca ellenistica, una chiesetta bizantina di Aghios Ioannis ed il Centro amministrativo del periodo dei Cavalieri. Le mura dell'Acropoli sono state fortificate dai Cavalieri nel Trecento che vi aggiunsero la grande scalinata d'accesso. Unico nel suo genere e la triera scolpita nella roccia il II sec a.C.
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L'Αnfiteatro, ricavato sul versante occidentale dell'acropoli di Lindos, nella zona del porticciolo di San Paolo. Molto vicino al teatro si possono vedere resti di mura appartenenti ad un antico ginnasio. In questo punto sono state ritrovate nel 1904 importanti iscrizioni, tra le quali spicca la cronaca del tempio di Atena Lindia.
Le cosiddetta tomba di Cleaboulo a Lindos, uno dei sette saggi dell'antichita, che era originario di Lindos. Si tratta di una grande tomba monumentale di epoca classica. Era circondata da peribolo. In era piu recente, era la chiesa di San Emiliano.
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Città di Kamiros
L' Antica Kamiros in zona fertile, centro importante sin dall'epoca arcaica ed ellenistica, una delle tre antiche citta dell'isola (Ιalissos, Lindos, Kamiros). I resti della citta e della necropoli vicina sono stati scoperti nel 1859 in un'area verdissima.
Il sito archeologico di Kamiros comprende la citta scomparsa, costruita su tre livelli, imponenti edifici pubblici, l'agora, santuari, insediamenti e l' Acropoli con il tempio di Atena sulla sommita del colle, fieri testimoni della ricchezza e dello splendore dell'antica Kamiros.
Le monete di Kamiros del VI sec. a.C. riportano una foglia di fico.
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Nel Paesino di Kallithea
Le terme di Kallithea con gli edifici italiani a volte che rimandano all'architettura araba, stupendi pavimenti ciottolosi, arcate e cortili ornati di palme. Dall'ingresso centrale, sentieri a choclachi ossia rivestiti di ciottoli bianchi e neri portano alla piazza rotonda ad alla fontana, l'emiciclo con l'acqua e le strutture termali. Al centro spicca la Rotonda - di cui lascia pieni di meraviglia la grande cupola con la mirabile decorazione. Qui le terme sono alimentate da sei sorgenti. Adesso tutto e immerso in un profondo torpore ma si riesce ancora ad avere un'idea del passato splendore.
Castelli
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Nella Città di Rodi
Il Palazzo del Gran Maestro, imponente edificio del Trecento, fortificato come un baluardo separato. Durante l'occupazione turca viene trascurato poi salta in aria per colpa di una polveriera turca esplosa nel 1856. Viene poi ricostruito dagli italiani che ne ornano il pavimento con numerosi mosaici di epoca romana ed ellenistica arrivati da Kos. Una serie di ipotesi e di iscrizioni portano gli archeologi a ritenere che in quel posto sorgesse il noto tempio del dio Helios (Sole), ricco di offerte nonche il carro di Lisippo. Degni di interesse sono i pavimenti in mosaico di Kos di epoca ellenistica (IV sec. a.C.) e romana con i loro ricchi motivi. Spiccano i mosaici raffiguranti le nove Muse e la caccia al Leone. Nelle sale del pianterreno sono state allestite due grandi Mostre focalizzate su Rodi dal periodo neolitico all'occupazione romana e dal IV sec d.C. all'occupazione turca.
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Nel Comune di Arcanghelos
Il castello di Arcanghelos e stato costruito dai Cavalieri di San Giovanni nel 1320 sopra le fondamenta di una preesistente chiesa bizantina. Sono stati ritrovati brani architettonici di epoca bizantina.
Nell'idilliaca insenatura di Charaki si possono vedere i resti del castello di Faraklou.
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Nel Comune di Kallithea
Εrimokastro a Kalithies fortificazione risalente ad epoca classica ed ellenistica. E' stato conservato l'ingresso monumentale e parte della fortificazione. Τraganou con i resti della necropoli, Μessovounos con monumenti e testimonianze risalenti all'era preistorica e all'epoca storica. Sarandapichos con i resti di una vecchissima fortificazione e di una necropoli; le aree di Μiniko e di Lagona con un piccolo castello antico, i resti di mura antiche e pezzi di vasellame.
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Nel Comune di Petaloudes
Il castello veneziano - di cui sono stati conservati dei brani- con la chiesa di Αghios Nikolaos a Kremasti. Si trova all'interno del paese.
Comune di Attavirou
Il castello medievale di Kritinia noto anche come Kastello, con la chiesa fatiscente di San Paolo al suo interno, trovasi a 2 chilometri dall'omonimo paese. L'ora consigliata per visitarlo e verso il tramonto quando il mare e le isole Alimia e Chalki si accendono di vari colori.
Il castello di Monolithos, 3 km a sud ovest dell'omonimo paese, sulla sommita di un enorme rocca che si erge ripidissima vicino alla costa. Il castello venne costruito dai Cavalieri di San Giovanni nel Trecento che volevano controllare il traffico marittimo per proteggere gli abitanti dalle scorrerie dei pirati. All'interno del castello si possono vedere cisterne, la bianca chiesetta di Aghios Panteleimon ed un altra chiesa fatiscente. Il tramonto dal castello e mozzafiato.
Comune di Notias Rodou
Sulla sommita del colle, sopra Asclepios, troviamo resti del castello bizantino del XII sec.
?Μonasteri e Chiese
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Comune di Rodi
La chiesa di Evanghelismos, basilica a tre navate con elementi gotici ed immagini sacri di Foti Kondoglou, e stata costruita sulla pianta della chiesa, oggi scomparsa, di Aghios Ioannis.
Le chiese bizantine di Αghios Panteleimon e di Αghios Fanourios con interessanti immagini sacre nella Citta Vecchia. La chiesa di Aghia Triada, sulla strada dei Cavalieri del Quattrocento.
Le due chiese cattoliche di San Francesco e di Santa Maria della Vittoria.
Comune di Arcanghelos
La chiesa dell'Arcangelo Michele (Santo Protettore) nel centro del paese. La chiesa e una basilica con un elegante campanile del 1845, con pavimento e cortile rivestiti di ciottoli.
Il nuovo Monastero della Panaghia Tsambikas, costruito sull'area occupata dal tempio di Artemide Fagos, 1 chilometro a nord di Arcanghelos. Il cortile ed il pavimento della chiesa sono rivestiti di ciottoli ed il soffitto e a pieno sesto. La chiesa e circondata di pini e di alberi centenari. Spicca un imponente leccio con i grossi rami che occultano il peribolo. Il Monastero della Panaghia Tsambikas (l'alta) in cima al monte, che domina l'omonima spiaggia con una vista fantastica. Viene considerata miracolosa, soprattutto per le donne nullipare, che vi salgono a piedi per implorare una grazia.
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Comune di Afandou
La chiesa della Panaghia tis Katholikis verso la spiaggia di Afandou. Costruita sulle fondamenta di una basilica paleocristiana, e una chiesa a tre navate, con colonne di stile dorico all'interno, con tre santi - la Panaghia, Aghios Lukas ed i tre Arcangeli. E' decorata con rari affreschi del Duecento e del Trecento.

Comune di Attaviros
La chiesa di Koimissis tis Theotokou - la Dormizione della Madre di Dio - chiesa principale di Embonas costruita nell'Ottocento con preziosa iconostasi in legno scolpito.
Il Monastero Artamiti, a 7 km a sud est di Embonas, oggetto di restauro con una bella iconostasi.
La chiesa di Αghios Gheorghios costruita nell'Ottocento con preziosa iconostasi in legno scolpito, la cappella di Αghios Ioannis con immagini sacri del Cinquecento a Kritinia.
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Comune di Ialissos
La chiesa de Kimissis tis Theotokou a Ialissos, con un grande cortile lastricato. Costruita nel Settecento ma con un'iconostasi di eta precedente, opera di un monaco.
La chiesa della Panaghia Filerimou, a 5 km a sud ovest di Ialissos, costruita dai Cavalieri a meta del Quattrocento su una basilica bizantina preesistente del IX secolo. In prossimita della chiesa troviamo i resti di una piccola chiesa bizantina e sotto la cappella ipogea di Aghios Gheorghios tou Christou, le cui icone risalgono al Trecento o al Quattrocento.
La via del Calvario Salendo il versante destro di Filerimos, si possono scorgere stele in pietra con rappresentazioni dei vari momenti della passione di Gesu. Al termine della strada ergesi un'imponente croce. La vista da quassu e stupenda.
Comune di Kallithea
La chiesa di Stavrou a Kalithies, fra le piu straordinarie dell'isola. Costruita attorno al 1841 a pianta basilicale con pavimento rivestito di ciottoli. Degna di interesse sono tre exapteriga, due sacri calici risalenti al 1873 nonche l'icona del Profeta Αmos.
Le cappelle di Αghia Eleoussa, di Ai Iannis e di Profitis Amos, a Kalithies con immagini sacre del Settecento. Il monastero di Eleoussa con affreschi risalenti al 1781, la chiesa a forma di croce di San Giovanni Battista, il cui interno presenta affreschi risalenti al periodo bizantino e postbizantino ed, infine, la chiesa del Profeta Amos costruita sulle rovine di una chiesa preesistente - forse una vecchia basilica cristiana risalente al V e VI secolo. Circa il profeta Amos, la tradizione narra che un giorno bisticcio con il profeta Elia. Questi prende un masso ed il profeta Amos proteggendosi con il pugno lo perfora. Da questo passaggio passavano i bassi di statura per crescere.
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Le chiesette di Aghia Louka di epoca protocristiana (IV sec.), di Aghia Irini e di Aghia Marina a Koskinou.
Comune di Notias Rodou
Ad Asclepios si trova la chiesa di Kimissi tis Theotokou, costruita nell'XI sec., con pitture sacre del Duecento - Cinquecento, con raffigurazioni della creazione dell'universo, la nascita di Gesu, la passione di Cristo e temi ricavati dalla Bibbia - Αpocalisse.
La chiesa di Aghia Paraskevi costruita attorno al 1850 e una chiesa ad una sola navata a pianta basilicale con quattro volte lunettate, una splendida iconostasi in legno scolpito con immagini della Vergine con in braccio il Bambin Gesu. La chiesa di Panaghia Katholiki e una chiesa bizantina con tetto di tegola probabilmente costruita nel X sec. d.C. sulle rovine di una preesistente chiesa paleocristiana. Le due chiese si trovano a Kattavia.
Il Santuario di Panaghia Skiadeni vicino a Messanagro deve il proprio nome alla parola "Skiadion" (ossia luogo estivo, ombreggiato). Le leggende sono varie attorno alla sua immagine miracolosa.
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Nel Comune di Petaloudes
La chiesa di Panaghias tis Kremastis, fra le piu belle dei Balcani, con cortile rivestito con ciottoli, imponenti pini e preziosa iconostasi in legno scolpito. Il monastero di Kalopetra, vicino alla valle delle farfalle con una vista mozzafiato sul mare. Venne costruita da Dimitri Ispilanti nel 1782, mandato al confino sull'isola. L'iconostasi in legno scolpito e di mirabile fattura.
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Nel Comune di Lindos
Il monastero dell'arcangelo Michele a Thari, vicino a Laerna. Il bel monastero merita una visita, costruita com'e in mezzo al bosco con i bellissimi affreschi (XII - XVI sec.) anche per assistere alla funziona celebrata da monaci con bizantina devozione.
La tradizione narra della figlia di una famiglia nobile di Bisanzio, colpita da una grave malattia poi curata qui, nel clima salutare e con l'acqua del posto per cui i genitori costruirono un monastero.
La chiesa di San Paolo, nell'omonimo porto di Lindos. La bianca chiesetta e stata costruita per ricordare il passaggio sull'isola dell'Apostolo nel 43 d.C. che vi giungeva per insegnare il cristianesimo.
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La chiesa bizantina di Panaghia tis Lindou, del Quattrocento con interessanti pitture sacre del pittore Grigori di Symi del 1779, come testimonia l'iscrizione sopra la porta.
Comune di Kamiros
La chiesa di Αghios Nikolaos Foundoukli, vicino a Dimilia, fra le piu belle chiese bizantine dell'isola con magnifici affreschi del Quattrocento. Nel peribolo, si fermano i viaggiatori che, in macchina o in bicicletta, tentano la scalata verso Profitis Ilias. Il monastero di Profitis Ilias, sulla sommita dell'omonimo monte, con i cipressi altissimi ed il clima salutare, immerso nel verde, con le dipendenze e la villa del governatore De Vecchi e gli eleganti alberghi Elafos ed Elafina, costruiti durante l'occupazione italiana, di chiara ispirazione tirolese. La chiesa di Aghia Eleoussa, sull'altro versante della collina, con la popolare sagra di settembre, nel posto di villeggiatura degli italiani.
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Il monastero di Aghios Soula vicino a Soroni. Nel cortile della chiesa esiste una fontana in pietra dove sgorga acqua curativa.

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