martedì 8 novembre 2011

Benvenuti a Firenze!..Passando da Fiesole

 

Fiesole - il Teatro Romano in Estate

Fiesole (300 m. di altitudine nella principale Piazza Mino) dista dal centro di Firenze circa 9 km. E' capoluogo di un comune di 15.000 abitanti distribuiti per circa un terzo nell'antica cittadina, un altro terzo nella "Valle del Mugnone" e i restanti nelle frazioni, nuclei abitati e case sparse della "Valle dell'Amo". Il territorio misura circa 42 Kmq., quasi tutto in collina con altezze che variano dai 58 m. sulle rive dell'Arno ai 702 m. sul Poggio Pratone, un vero tetto su Firenze, con paesaggio preappenninico. Il centro urbano si collega attraverso la via dorsale per l'Olmo: alla regione del Mugello. La viabilità trasversale è assicurata da una fitta maglia di strade antiche. Il paesaggio, in prevalenza agrario e forestale, è punteggiato dagli olivi, in testa alle coltivazioni arboree, da macchie di bosco ceduo o conifere, e dalle case sparse inserite nel quadro con sapienza secolare. Nel 1983 Il Comune provvide al riordino della campagna disciplinando il restauro delle case contadine, prezioso retaggio della civiltà agricola toscana, in modo da salvarne il valore culturale e ambientale. Poche sono le attività industriali svolte da piccole aziende artigiane. Prevalgono invece quelle dei servizi e commerciali tanto che si parla di Fiesole come di area tipicamente residenziale e turistica.
LA STORIA

 

Fiesole - La Sera


Sui colli di Fiesole, che da lontano richiamano la forma caratteristica di una falce di luna (Colle di S. Francesco a Ovest, colle di S. Apollinare a Est) la presenza dell'uomo risale almeno all'età del bronzo (circa 2000 a. C.). Le tracce di vita si prolungano fino alla successiva età del ferro entro la quale matura la civiltà etrusca (circa VIII-IV sec. a. C); i caratteri principali di quest'ultima sono l'uso di una lingua diversa da quella delle popolazioni italiche e latine, una forte integrazione con la cultura ellenica, l'organizzazione politico territoriale in città-stato, una economia ricca e complessa.

Fiesole - L'Anfiteatro Romano Sotto la Neve

Fiesole - Le Terme     Fiesole - L'Anfiteatro Romano


A Fiesole il centro urbano si sviluppa dai primitivi abitati sulle alture. La formazione della città, con una cinta difensiva di mura di oltre 2500 metri attorno ai due colli, risale all'età ellenistica (fine IV - inizio III sec. a. C.). La posizione geografica faceva della cittadina un punto strategico per il controllo delle vie di comunicazione tra l'Etruria centro meridionale a Sud e l'Etruria padana a Nord e un baluardo contro le invasioni dei popoli del Nord, primi fra tutti i Galli. Scarse sono le notizie tramandate dagli scrittori latini: la conoscenza storica fa qualche progresso, qui come altrove, attraverso le indagini archeologiche. Nel 217 a. C. Fiesole risulta alleata di Roma contro Annibale. Nel 90 a. C. la città è distrutta da Porzio Catone per la sua posizione antiromana nella guerra sociale. Dieci anni dopo i veterani di Silla la colonizzano espropriando gli agricoltori locali. Successivamente Fiesole diventa centro della rivolta di Catilina contro la Repubblica romana e deve sopportare le conseguenze di una nuova sconfitta. Nella seconda metà del I sec. a. C. la città è trasformata in una tipica città romana. Viene edificato un teatro con una capacità di tremila posti, un nuovo tempio sopra quello etrusco, un complesso termale (i resti monumentali dell'area archeologica appartengono soprattutto a questo periodo). Tra le poche notizie tramandate sul periodo successivo c'è il ricordo delle battaglie tra Stilicone e Radagaiso (405 d. C., invasione dei Goti) e di Belisario contro l'ostrogoto Vitige (539) che si svolsero sul suo territorio. Dopo la caduta dell'impero rpmano anche Fiesole conobbe l'occupazione dei Longobardi (VI-VII sec. d. C) testimoniata dal ritrovamento di numerose sepolture e oggetti. L'importanza della città come piazzaforte militare viene sempre più a diminuire nel tempo a favore di Firenze. La Chiesa si era organizzata a Fiesole, come altrove, entro i confini amministrativi romani in una vasta diocesi. I suoi vescovi avevano acquistato grande influenza politica unendo alle funzioni religiose quelle civili e governando su di un vasto territorio che ancora oggi abbraccia, oltre al fiesolano, parte di due importanti regioni storiche: il Casentino e il Chianti. Nel secolo XI il vescovo Iacopo il Bavaro fondava la Cattedrale. Nel XII secolo Firenze si organizza in libero comune, conquista e distrugge Fiesole e costringe il vescovo entro il territorio fiorentino. Quel momento segna la decadenza della cittadina ridotta ad un cumulo di rovine ed usata come cava di materiali per la vicina città dominante. Il luogo entra allora a far parte del patrimonio di memorie antiche e leggende sulle origini di Firenze che Dante Alighieri richiama nella Commedia.

Fiesole - La Chiesa di San Francesco    Fiesole - Panorama dalla Chiesa di San FrancescoFiesole - vista dall'Alto   Fiesole - il Campanile della Cattedrale


Boccaccio, Poliziano, Lorenzo Il Magnifico
Giovanni Boccaccio mostra nella sua opera di considerare le pendici della collina fiesolana luogo ameno e teatro ideale per l'immaginario mitologico. Celebrata da Poliziano, frequentata da Lorenzo il Magnifico e da Pico della Mirandola, Fiesole a partire dal Rinascimento viene scelta per la residenza o la villeggiatura delle famiglie benestanti fiorentine e più tardi anche straniere. Le ricche case e ville che tuttora si incontrano sulle pendici della collina ne sono la testimonianza. Dal XIV secolo gli abitanti del capoluogo sono in maggior parte dediti al lavoro di cavatori e scalpellini nelle rinomate cave di "pietra serena" (materia prima già usata da Etruschi e Romani per architetture e ornati). A partire dalla seconda metà del XIX secolo (quando Firenze diventa capitale d'Italia 1865-1870) a Fiesole si intraprende un vasto lavoro di ricostruzione e di ampliamento urbano, con nuove residenze signorili e abitazioni popolari e borghesi. La cittadina assume fondamentalmente l'aspetto odierno. Nel 1873 si portano in luce i resti del teatro romano (sotto la direzione del marchese Carlo Strozzi) e si crea la zona archeologica e il Museo Civico (1878). Nel 1914 si costruisce la sede attuale del Museo(restaurato, ampliato, riorganizzato nel 1981 1990). L'ampliamento della città di Firenze, decisa con legge dal neonato Stato italiano nel 1865, finirà col sottrarre al comune di Fiesole, nel 1910, importanti porzioni di territorio (Rovezzano, Settignano, Pellegrino, Coverciano e Mensola) che restano tuttavia segnate da una storia comune ai dintorni di Firenze fatta di insediamenti di pregio, antichi e moderni, di opere stradali e idrauliche di alta qualità, di giardini e coltivi disegnati con gusto e funzionalità.

Fiesole - Via San Francesco 2  Avvicinandosi a Firenze

Firenze e il Fiume


Gli inglesi a Fiesole
Nel clima della rinascita e della riscoperta del secolo XIX si inseriscono significative presenze culturali straniere in particolare inglesi. L'episodio più vistoso è la ricostruzione del Castello di Vincigliata ad opera di John TempIe Leader che introduce il revival del medioevo, nell'architettura, nelle "arti minori", nel restauro e nell'organizzazione del paesaggio (il lago delle colonne nella sua tenuta di Maiano, i boschi di cipressi e lecci) affermando un gusto che ha fortuna fino ai primi decenni del Novecento. Gran parte del fascino di Fiesole è legato, oltre che alle sue ricchezze storico artistiche ed archeologiche alle sue bellezze panoramiche e al suo paesaggio godibile con brevi escursioni oltre l'antica cerchia muraria. Nel medioevo, e fino all'unità d'Italia, si utilizzò l'antico impianto viario e le chiese come base dell'organizzazione civile, amministrativa ed ecclesiastica, del territorio. La civiltà mercantile fiorentina riorganizzò completamente il paesaggio agrario introducendo il sistema delle unità poderali condotte a mezzadria, con la casa colonica in mezzo, ed eliminando o ristrutturando gran parte dei castelli e villaggi dell'epoca feudale (di conseguenza le tracce dell'organizzazione antica del paesaggio agrario furono quasi totalmente cancellate). Il cipresso, introdotto, secondo la tradizione, dagli etruschi, si diffonde attorno alle ville e alle case da signore come elemento di decoro in accordo col gusto tardo romantico di fine Ottocento. In epoca rinascimentale una committenza ricca e sensibile al nuovo gusto arricchisce le dimore e le chiese e dissemina il territorio di ville e giardini. Favorisce inoltre la creazione di opere scultoree, pittoriche e di artigianato artistico che si trovano ancora numerose nei luoghi originari. Il governo della casa dei Medici ebbe un ruolo fondaméntale nel promuovere un'à ridisegno del territorio, qui come altrove, funzionale agli interessi della città di Firenze e ispirato ad un senso della bellezza come ordine e regola comune a tutte le arti. Si può percorrere in ogni direzione valli e colline, seguendo anche la viabilità minore, per apprezzare la disposizione e il disegno delle case coloniche e delle residenze signorili (rispettivamente 177 ville storiche e 564 case censite nel 1870) le chiese e l'organizzazione caratteristica del suolo in buona parte ancora conservata: vie poderali di collegamento fra le case sparse, fonti, muri a secco di terrazzamento, fossi per regimare le acque o per sfruttarle nei mulini. I nomi dei luoghi risalgono talora alla civiltà etrusca, o al periodo della colonizzazione romana o ricordano momenti della civiltà medievale o attività produttive scomparse, Ai bivi si incontrano a volte tabernacoli, segni di devozione ed elementi di un ordine sociale, culturale e ambientale consolidato per alcuni secoli. E' consigliabile una escursione alle Cave di pietra serena per farsi un'idea delle dimensioni di questa attività che è stata alla base della prestigiosa architettura e ornatistica del Rinascimento e che ha diffuso i suoi innumerevoli manufatti, artistici e di uso comune 0astricati, scale, portali, mensole, fontane, caminetti, panchine, vasche, rivestimenti, epigrafi ...) in tutta l'area fiorentina e in molte città italiane e straniere.
Una visita al Museo Civico e alla circostante zona archeologica è indispensabile per avere una immagine della storia antica di Fiesole.

 

Firenze

Firenze rappresenta una meta imprescindibile per qualsiasi turista e qualsiasi viaggiatore. La storia della città è affascinante. Nata prima della nascita dell'impero romano, nel medioevo e nel rinascimento Firenze è diventata una delle maggiori capitali economiche, artistiche e del pensiero del mondo. Nonostante la storia abbia visto alternasi momenti di ascesa a periodi di declino, Firenze ha mantenuto intatta la sua regalità nella bellezza dei suoi monumenti, nell'unicità dei suoi vicoli e nella ricchezza delle sue opere artistiche.

Firenze - Santa Maria Novella

Ancora oggi, camminare lungo le vie di Firenze, vuol dire percorrere gli stessi passi di personaggi come Dante o Lorenzo il Magnifico, e in più di un caso, vedere gli stessi scorci di palazzi e casetorri, i ricami dipinti dal marmo bianco delle chiese sul cielo azzurro o udire lo stesso scampanio che da secoli accompagna le ore dalle torre campanarie e dalle numerosissime chiese del centro cittadino.

L'affollamento di turisti di certe stagioni e l'assalto dei venditori, talvolta può disturbare il viaggiatore che desidererebbe godersi in pace tanta bellezza, e dobbiamo ammettere che non sempre le amministrazioni e i pubblici servizi hanno favorito negli anni passati, con le loro decisioni, la visita della città.
La nuova amministrazione del Sindaco Renzi ha dato se non altro una sferzata di novità positive, prima fra tutte la pedonalizzazione di Piazza Duomo e delle zone limitrofe. Adesso il rumore assordante delle macchine e degli autobus che passavano proprio sotto il Battistero è solo un ricordo e il centro di Firenze ha già ripreso gran parte del suo fascino antico.

 

Firenze - Palazzo Vecchio - Interno   Firenze -Palazzo Vecchio_Studiolo   Firenze - L'Accademia

Palazzo Vecchio

Palazzo vecchio venne costruito nel 1293 per diventare la sede della Signoria, il governo politico di Firenze. Il nucleo centrale è fu costruito da Arnolfo di Cambio (1299-1304). La torre fu eretta sulle fondamenta di un edificio precedente e questo spiega come mai non si trovi esattamente al centro del palazzo. Il palazzo venne allargato da Vasari nel XVI secolo e in seguito da Buontalenti nel 1600. Quando i medici assunsero il potere, trasferirono la propria residenza in Palazzo Vecchio. Il palazzo, dopo essere stato sede del governo provvisorio nel 1848 e nel 1859, ospitò la Camera dei Deputati e il Ministero degli Esteri dal 1865 al 1871, quando Firenze divenne capitale d'Italia. Attualmente è sede del Comune dal 1872. La stanza più famosa di Palazzo Vecchio è il Salone dei Cionquecento nel quale è possibile ammirare i lavori di Simone del Pollaiolo, Vasari, Giambologna, Michelangelo. Anche Leonardo da Vinci iniziò un affresco in questa stanza, la Battaglia di Anghiari, ma non lo finì mai, e non vi è traccia di esso. La leggenda narra di una gara di affreschi tra Leonardo da Vinci e Michelangelo. Leonardo applicò delle tecniche sperimentali al dipinto che iniziò a deteriorarsi mentre ancora era in lavorazione. Secondo la leggenda ciò che rimane della Battaglia di Anghiari sia celato sotto l'affresco del Vasari, il quale, a riprova di ciò, in tale affresco ha dipinto una bandiera con le parole: “Cerca, Trova” (Mt. 7,7).

Firenze - Mappa dei Monumenti 2


Corridoio Vasariano

Il 1565 è l'anno del matrimonio tra Francesco dei Medici, figlio del Granduca Cosimo I, e Giovanna d'Austria. Cosimo I ha appena acquistato Palazzo Pitti, per farne la nuova dimora della famiglia Medici e sente la necessità di creare un passaggio che gli permetta di spostarsi da casa al Parlamento (situato nell'attuale Galleria degli Uffizi) senza passare lungo le strade cittadine. In effetti è divenuto troppo pericoloso per la famiglia Medici percorrere l'affollatissimo Ponte Vecchio, ottimo luogo per un attentato. Cogliendo l'occasione dei festeggiamenti per il matrimonio, il Gran Duca incarica Vasari di creare il passaggio che collega direttamente Palazzo Pitti agli Uffizi passando sopra le botteghe di Ponte Vecchio. Il corridoio fu completato da Vasari stesso in soli sei mesi. Il corridoio è visibile anche da Ponte Vecchio in cui si nota, in particolare, una parte esterna alla costruzione antica. Visto dall'interno il corridoio crea un imbuto nel passaggio che permetterebbe di a due sole persone di ostruire e difendere il passo. La tradizione, al contrario, narra che i proprietari dell'appartamento in corrispondenza del restringimento, si opposero alla cessione di parte della loro proprietà per creare il Corridoio, in opposizione al governo dello stesso Granduca. Il corridoio venne decorato poi con una lunga collezione di ritratti. Per visitare il corridoio è necessario prenotare con largo anticipo. Qualora ciò non sia possibile ci si può seguire il percorso del corridoio dall'esterno, dagli Uffizi a Palazzo Pitti.

Firenze - il Duomo

Firenze - la Chiesa

Clima

La città di Firenze si trova, come comunemente si dice, “in conca”, circondata dalle colline di Fiesole e, allontanandosi dalla città, del Chianti e del Casentino. Questa caratteristica morfologica ne influenza in massima parte il clima. D’inverno Firenze è estremamente fredda, anche se difficilmente nevica in città, di contro durante l’estate l’afa mette a dura prova i cittadini e i turisti. I mesi migliori per visi tare la città di Firenze sono quindi quelli primaverili e autunnali, per quanto riguarda il clima, anche se in questo periodo possono capitare giorni nuvolosi e di pioggia. Per quanto riguarda l’affluenza turistica, in primavera iniziano i primi pullman con le gite scolastiche e da maggio i turisti del nord Europa. I mesi di giugno, luglio e agosto, sono i mesi di maggiore affluenza per quanto riguarda gli italiani. Gli orari migliori per visitare la città sono la mattina presto e la sera prima del tramonto, orari che hanno il vantaggio di una scarsa presenza turistica e un ottima luce. É importante tenere comunque presenti gli orari di apertura di chiese e musei che vanno, in linea di massima dalle 9 alle 18

Ponte Vecchio, Florence

Firenze Ponte Vecchio 3

Firenze - pontevecchio di Sera

Firenze Card è il pass che che fa risparmiare tempo e denaro a coloro che vogliono visitare il capoluogo toscano e godere a pieno delle sue meraviglie. In linea con le altre iniziative del genere presenti nella paggiori città italiane ed europee, la tessera di accesso per musei, monumenti e mezzi pubblici si chiamerà Firenze Card.

Firenze - Mappa dei Monumenti 3

Al momento esite una sola versione della tessera Firenze Card, valdia 72 ore a partire dalla prima attivazione. Ecco di cosa si tratta

Come si Chiama: Firenze Card

Cos'è: Firenze Card permette di entrare gratuitamente in più di 30 tra i principali musei, ville e giardini storici della città di Firenze e del suo comprensorio e di utilizzare tutti i mezzi pubblici (bus e tram) durante il periodo di attivazione.

Quanto costa: 50 Euro

Vantaggi: Possibilità di visitare i musei appartenenti al circuito Firenze Card (incluse le mostre temporaneee) evitando le code. Accesso gratuito ai mezzi pubblici bus e tram per tutto il periodo dell'attivazione della Firenze Card.

Firenze Card è valida per l'accesso ai musei o ai mezzi pubblici di un adulto e di un minore.

Firenze Card può essere acquistata in anticipo e attivata in un secondo momento. Il periodo di 72 ore parte dal momento dell'attivazione e non dell'acquisto.

Con l'acquisto di Firenze Card si riceve anche un kit informativo sulla tessera e sui musei aderenti al circuito Firenze Card.

Firenze Card permette di visitare le mostre e partecipare agli eventi presenti nel museo facente parte del circuito Firenze Card.

Firenze il Duomo 3

Firenze di Notte

Cucina Toscana

La cucina toscana ha in sé due anime, quella legata alla tradizione contadina e l’anima raffinata delle grandi corti signorili, che si legano insieme nei piatti della tradizione semplici e nutrienti e nell’arte del buon bere e di cucinare la carne. Probabilmente il piatto più famoso della cucina toscana è, e rimane, la Bistecca alla Fiorentina. Si tratta di una fetta di manzo tagliato alto, circa 5 cm, nel punto della lombata, con la parte di osso che forma una T. La bontà di questo piatto è nella qualità della carne, nell’esattezza del taglio e nella qualità del fuoco sul quale viene cotta. La preparazione infatti, prevede solamente una cottura rapida sulla griglia, che lasci la bistecca per lo più al sangue.


Cibo

La cucina tradizionale toscana è in massima parte legata alla tradizione contadina. I piatti tipici sono quindi estremamente nutrienti oltre che gustosi. Gli ingredienti di base sono i pane, i legumi (fagioli, farro, ceci) e tutte le varietà della carne di maiale e manzo, conosciuta nelle corti signorili. La caratteristica forse più nota della cucina fiorentina è il fato che il pane risulti, ai più, sciocco. Alcuni ritengono che anche il Sommo Poeta prendesse nota di questa caratteristica, interpretando alla lettera i versi del Paradiso XVII:
Tu proverai sì come sa di sale lo pane altrui, e come è duro calle lo scendere e 'l salir per l'altrui scale..

In realtà il pane toscano è effettivamente meno ricco di sale accompagnando alimenti molto saporiti come i salumi, dal prosciutto salato, al salame, alla finocchiona (salume in cui sono presenti i semi di finocchio), chiamata anche sbriciolona. Anche la salsiccia toscana è estremamente saporita. Si mangia cruda con il pane, o cotta sulla brace, sebbene abbia la caratteristica di rimanere sempre poco cotta all’interno. In una griglia di carne toscana non può mancare, poi, la rosticciana, la costola del maiale, carne saporitissima e la bistecca.

Il formaggio toscano per eccellenza è il pecorino. Ve ne sono diversi tipi a seconda del grado di stagionatura, ma in linea di massima si tratta di formaggi saporiti che si accompagnano con le pere dolci e i baccelli.

L’olio fa parte della tradizione della cucina. Con l’olio prodotto nelle colline del Chianti, vengono conditi quasi tutti i piatti di legumi. Il momento della spremitura rappresenta un vero e proprio periodo di festa, tanto è vero che in alcune località vengono organizzate delle vere e proprie sagre dell’olio nuovo. L’olio nuovo, il prodotto appena spremuto, ha un sapore piccantino, ottimo per la fettunta (pane con l’olio) o la bruschetta. Data la posizione geografica della Toscana, che si estende dagli Appennini al mare, i piatti e i prodotti della tradizione sono molteplici e vari. Così si possono annoverare tra i prodotti della tradizione culinaria il biroldo, sanguinaccio della Garfagnana, i brigidini, dolci d’anice originari di Lamporecchio, i fagioli con l’occhio, la ribollita, la panzanella, la minestra di pane, la schiacciata alla fiorentina. Sulla costa si mangiano ottimi piatti di pesce quali il cacciucco alla livornese, mentre il baccalà salato dalla costa raggiunge ogni angolo della toscana.

Firenze Vista da fiesole - Di Giorno

Firenze Vista da Fiesole di Notte

Vino

La fama del Chianti ha ormai raggiunto ogni angolo del globo. Sebbene l’area di produzione sia limitata alle colline del Chianti sono molteplici le qualità di vino originarie di questa zona. La varietà di vini permette di soddisfare i diversi gusti e di accompagnare con il vino più adatto ciascun piatto della tradizione toscana. Il Chianti Classico Gallo Nero è un marchio DOCG. Oltre ad essere prodotto nella zona del chianti, un vino per aver diritto alla denominazione deve rispondere a caratteristiche precise indicate nella “Disciplinare di produzione del vino a denominazione di origine controllata e garantita chianti classico” in cui ne sono indicate le caratteristiche fondamentali.
Sul sito web: www.chianticlassico.com è disponibile il testo e le indicazioni della normativa, nonchè una rassegna dei tipi di Chianti Classico Gallo Nero e le fattorie che lo producono. Altri vini caratteristici della Toscana sono: Il Vinsanto, vino liquoroso da dessert, ottimo da accompagnare ai cantuccini di Prato, il bianco Vernaccia di San Giminiano, il Vino Nobile di Montepulciano, il Brunello di Montalcino, l’ Aleatico d’Elba.

Firenze - il Duomo 2

Eventi stabili

La città di Firenze offre una vasta gamma di eventi e manifestazioni soprattutto per quanto riguarda la sua vocazione artistica e mussale. Sono numerose, ogni anno, le mostre tematiche organizzate in città. Tra gli appuntamenti mondani più famosi e rilevanti della città è impossibile non ricordare Pitti Immagine.

Pitti Immagine

Pitti Immagine rappresenta uno degli eventi più rilevanti per la città di Firenze. La storia di Pitti comincia il 12 febbraio 1951, con la prima sfilata di moda italiana svoltasi a Villa Torrigiani. Nel luglio del 1952 le sfilate si trasferiscono a Palazzo Pitti, dove continueranno a svolgersi fino al 1982, anno in cui la manifestazione si sposterà alla Fortezza da Basso, mantenendo comunque il nome del Palazzo a indicazione dell’evento. Nel 1954 nasce il CFMI, Centro di Firenze per la Moda Italiana. Tale organismo sarà il promotore delle diverse manifestazioni che vanno sotto il nome di Pitti, che si sviluppano nel corso degli anni ‘70 con la nascita di Pitti Uomo (1972), Pitti Bimbo (1975), Pitti Filati (1977) e Pitti Casa (1978), fino al 1983. Nel 1983 viene creato il Centro Moda srl, divenuto nel 1988 Pitti Immagine cui viene affidata l’organizzazione delle attività.

Firenze - Gli Uffizi 1

 

Firenze - Gli Uffizi 0

 

Come arrivare a Firenze


In aereo

Sono due gli aeroporti principali che servono la città di Firenze: l’Amerigo Vespucci e il Galileo Galilei (Pisa) L’aeroporto Amerigo Vespucci è situato nella periferia nord di Firenze. Il collegamento tra il centro città e la stazione aeroportuale è garantita, oltre che dai servizi taxi, dal servizio Vola in bus. Le corse hanno una frequenza di circa 15 minuti e permettono di arrivare al centro città (stazione dei treni di Santa Maria Novella) in mezz’ora. Il costo del biglietto si aggira sui 5 Euro. L’aeroporto Galileo Galilei è l’aeroporto di Pisa. Serve molti voli nazionali ed internazionali, soprattutto low cost. il collegamento con la stazione di Firenze è garantito dal servizio Navetta. e dalla ferrovia. Sono otto corse giornaliere, che in circa un’ora collegano l’aeroporto alla stazione di Firenze La stazione ferroviaria si trova fuori dalla hall Partenze, mentre è possibile acquistare i biglietti del treno presso l'Ufficio informazioni (Terminal Arrivi). I pulmann che effettuano il servizio navetta appartengono al gruppo Gran Turismo della Società Terravision. I biglietti sono in vendita l'Ufficio informazioni (Terminal Arrivi).

Fiesole - Cartina Zona Archeologica

In auto

Sono due le autostrade che passano da Firenze: la A1 che attraversa la penisola da nord e a sud e la A11 (Firenze mare) che collega il capoluogo toscano alla costa.
Le uscite dell’autostrada A1 sono, partendo da Nord: Firenze Nord (nodo di congiunzione con la A11), Firenze Scandicci, Firenze Certosa e Firenze Sud. Nelle prossimità di Firenze sono anche l’uscita Barberino di Mugello, vicino all’autodromo e al Barberino Deisigner Outlet e l’uscita Incisa Valdarno, da cui si raggiunge The Mall. Oltre all’autostrada a pagamento, la città di Firenze è servita da una rete di superstrade, non a pagamento, che integrano la rete autostradale. A seguito le maggiori località toscane e la via consigliata per raggiungerle in auto.


In treno

Nella città di Firenze sono presenti tre stazioni ferroviarie la Stazione di Rifredi, la Stazione di Campo di Marte e la Stazione Centrale di Santa Maria Novella a cui fanno capo tutte anche le altre due stazioni e che è inserita urbanisticamente nel pieno centro storico Fiorentino. La Stazione Leopolda, che un tempo serviva la città, è stata trasformata in centro espositivo.

Stazione ferroviaria di Firenze Santa Maria Novella (Fi SMN)

La stazione di Santa Maria Novella è una delle 13 stazioni del network Grandi stazioni, del gruppo Ferrovie dello Stato. Ubicata in pieno centro storico, la stazione è nelle immediate vicinanze della Chiesa di Santa Maria Novella e ospita al suo interno opere scultoree di Italo Griselli e pittoriche di Ottone Rosai e Mario Romoli.

Firenze

Galleria degli Uffizi:

La Galleria degli Uffizi è riconosciuta unanimemente come uno dei maggiori musei al mondo, al pari del Louvre e della National Gallery. Il museo occupa lo spazio che un tempo era sede degli Uffici, Uffizi appunto, del governo cittadino. Fu il Gran Duca Cosimo I che, volendo riunire tutti gli uffici pubblici in un unica seda, incaricò Vasari di progettare la costruzione da far sorgere nelle prossimità di Palazzo della Signoria. Vasari organizzò gli attuali Uffizi progettando delle alte arcate che alleggerissero l'imponente costruzione. Il Palazzo venne costruito tre il 1560 e il 1580 sotto la direzione di Alfonso Parigi e Bernardo Buontalenti che seguirono il progetto originale di Vasari. Fracesco I de' Medici fu il primo ad abbellire il palazzo con opere d'arte, seguito da Ferdinando I che vi trasferì delle sculture da una villa romana. Ma dobbiamo a Leopoldo e Cosimo II la trasformazione della Galleria in una delle più importanti collezioni d'arte private. Adesso il museo ospita alcune delle più importanti opere artistiche di nomi quali Botticelli, Andrea del Castagno, Giotto, Cimabue, Duccio di Buoninsegna, Paolo Uccello, Pier della Francesca, Beato Angelico, Filippo Lippi, Sandro Boticelli, Del Pollaiolo, Masaccio, Leonardo da Vinci, Andrea Mantegna, Vasari, Pontormo, Raffaello, Buontalenti, Perugino,Giorgione, Andrea del Sarto, Michelangelo, Tintoretto, Caravaggio, Parmigianino, Rembrant, solo per nominarne alcuni.

Firenze - Gli Uffizi 2

Cartina della Zona di Firenze

Accademia

Il museo dell’accademia deve la sua fama alla presenza al suo interno dell’originale del David di Michelangelo. La scultura, in origine, era collocata vicino a Palazzo Vecchio, al momento vi è posta una copia, in rappresentazione della forza dell’uomo, valorizzata dai pensieri umanistici, e la libertà della Repubblica di Firenze. Anche l’origine di questa statua ha una sua storia. Il marmo utilizzato per scolpire il David era destinato, in principio, ad un’altra scultura commissionata ad Agostino di Duccio. Questi abbandonò il progetto cedendo il marmo a Michelangelo, che progettava una statua del David. Ma al posto dell’immagine di un giovane ragazzo, che mai avrebbe potuto battere il gigante Golia senza l’aiuto di Dio, Michelangelo scolpì un uomo adulto, prestante e sicuro della propria forza e dei propri muscoli. Gli occhi di David emanano la forza interiore dell’uomo e l’acutezza mentale. Il David di Michelangelo diventa così il paradigma del pensiero e della filosofia del Rinascimento: l’Umanesimo. Le altre statue presenti nel museo dell’Accademia, rispondono esattamente a questo pensiero. Esse sono incomplete (ne è un esempio la Pietà, una versione della quale è presente anche a Roma e che non è levigata) o sono riprese nell’atto di uscire dalla pietra. Alla loro “prigionia” nel marmo da cui tentano la fuga si deve il nome di Prigioni.

Firenze - Corridoio Vasariano 2

Firenze - Santa Maria Novella 2

Cartina Stradale Firenze

Santa Maria del Fiore - Duomo

La chiesa di Santa Maria del Fiore deve il suo nome alla forma particolare della pianta della chiesa, che riproduce un enorme fiore: il transetto è lo stelo, la zona dell'altare la corolla e l'Abside uno dei petali. La costruzione del duomo di Firenze ebbe inizio nel 1296, sotto la direzione di Arnolfo di Cambio. La nuova cattedrale venne costruita intorno alla vecchia Chiesa di Santa Reparata. La tradizione vuole che la vecchia chiesa fosse abbattuta dopo che la nuova era stata completata. La costruzione della Chiesa proseguì per anni e la direzione passò da Arnolfo di Cambio a Giotto (1334-1336), Francesco Talenti, Lapo e Giovanni Ghini. La cupola, la cui realizzazione fu portata avanti dal 1418 al 1434, è opera di Brunelleschi. La facciata della chiesa fu completata nel 1887 da Emilio de Fabris, seguendo il progetto di Arnolfo di Cambio, modificato dal Talenti. Il Campanile di Giotto mostra, nei diversi piani, l’alternarsi dei diversi artisti che vi hanno lavorato Giotto (1334), Andrea Pisano (che proseguì il lavoro alla morte di Giotto) e, in fine, Francesco Talenti che lo terminò nel 1359. Sul campanile è possibile ammirare 16 statue, a grandezza naturale, e i lavori di Andrea Pisano, Donatello e Luca Della Robbia e altri artisti del XIV e XV secolo.

Firenze - Santa Maria Novella 3

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martedì 8 novembre 2011

Benvenuti a Firenze!..Passando da Fiesole

 

Fiesole - il Teatro Romano in Estate

Fiesole (300 m. di altitudine nella principale Piazza Mino) dista dal centro di Firenze circa 9 km. E' capoluogo di un comune di 15.000 abitanti distribuiti per circa un terzo nell'antica cittadina, un altro terzo nella "Valle del Mugnone" e i restanti nelle frazioni, nuclei abitati e case sparse della "Valle dell'Amo". Il territorio misura circa 42 Kmq., quasi tutto in collina con altezze che variano dai 58 m. sulle rive dell'Arno ai 702 m. sul Poggio Pratone, un vero tetto su Firenze, con paesaggio preappenninico. Il centro urbano si collega attraverso la via dorsale per l'Olmo: alla regione del Mugello. La viabilità trasversale è assicurata da una fitta maglia di strade antiche. Il paesaggio, in prevalenza agrario e forestale, è punteggiato dagli olivi, in testa alle coltivazioni arboree, da macchie di bosco ceduo o conifere, e dalle case sparse inserite nel quadro con sapienza secolare. Nel 1983 Il Comune provvide al riordino della campagna disciplinando il restauro delle case contadine, prezioso retaggio della civiltà agricola toscana, in modo da salvarne il valore culturale e ambientale. Poche sono le attività industriali svolte da piccole aziende artigiane. Prevalgono invece quelle dei servizi e commerciali tanto che si parla di Fiesole come di area tipicamente residenziale e turistica.
LA STORIA

 

Fiesole - La Sera


Sui colli di Fiesole, che da lontano richiamano la forma caratteristica di una falce di luna (Colle di S. Francesco a Ovest, colle di S. Apollinare a Est) la presenza dell'uomo risale almeno all'età del bronzo (circa 2000 a. C.). Le tracce di vita si prolungano fino alla successiva età del ferro entro la quale matura la civiltà etrusca (circa VIII-IV sec. a. C); i caratteri principali di quest'ultima sono l'uso di una lingua diversa da quella delle popolazioni italiche e latine, una forte integrazione con la cultura ellenica, l'organizzazione politico territoriale in città-stato, una economia ricca e complessa.

Fiesole - L'Anfiteatro Romano Sotto la Neve

Fiesole - Le Terme     Fiesole - L'Anfiteatro Romano


A Fiesole il centro urbano si sviluppa dai primitivi abitati sulle alture. La formazione della città, con una cinta difensiva di mura di oltre 2500 metri attorno ai due colli, risale all'età ellenistica (fine IV - inizio III sec. a. C.). La posizione geografica faceva della cittadina un punto strategico per il controllo delle vie di comunicazione tra l'Etruria centro meridionale a Sud e l'Etruria padana a Nord e un baluardo contro le invasioni dei popoli del Nord, primi fra tutti i Galli. Scarse sono le notizie tramandate dagli scrittori latini: la conoscenza storica fa qualche progresso, qui come altrove, attraverso le indagini archeologiche. Nel 217 a. C. Fiesole risulta alleata di Roma contro Annibale. Nel 90 a. C. la città è distrutta da Porzio Catone per la sua posizione antiromana nella guerra sociale. Dieci anni dopo i veterani di Silla la colonizzano espropriando gli agricoltori locali. Successivamente Fiesole diventa centro della rivolta di Catilina contro la Repubblica romana e deve sopportare le conseguenze di una nuova sconfitta. Nella seconda metà del I sec. a. C. la città è trasformata in una tipica città romana. Viene edificato un teatro con una capacità di tremila posti, un nuovo tempio sopra quello etrusco, un complesso termale (i resti monumentali dell'area archeologica appartengono soprattutto a questo periodo). Tra le poche notizie tramandate sul periodo successivo c'è il ricordo delle battaglie tra Stilicone e Radagaiso (405 d. C., invasione dei Goti) e di Belisario contro l'ostrogoto Vitige (539) che si svolsero sul suo territorio. Dopo la caduta dell'impero rpmano anche Fiesole conobbe l'occupazione dei Longobardi (VI-VII sec. d. C) testimoniata dal ritrovamento di numerose sepolture e oggetti. L'importanza della città come piazzaforte militare viene sempre più a diminuire nel tempo a favore di Firenze. La Chiesa si era organizzata a Fiesole, come altrove, entro i confini amministrativi romani in una vasta diocesi. I suoi vescovi avevano acquistato grande influenza politica unendo alle funzioni religiose quelle civili e governando su di un vasto territorio che ancora oggi abbraccia, oltre al fiesolano, parte di due importanti regioni storiche: il Casentino e il Chianti. Nel secolo XI il vescovo Iacopo il Bavaro fondava la Cattedrale. Nel XII secolo Firenze si organizza in libero comune, conquista e distrugge Fiesole e costringe il vescovo entro il territorio fiorentino. Quel momento segna la decadenza della cittadina ridotta ad un cumulo di rovine ed usata come cava di materiali per la vicina città dominante. Il luogo entra allora a far parte del patrimonio di memorie antiche e leggende sulle origini di Firenze che Dante Alighieri richiama nella Commedia.

Fiesole - La Chiesa di San Francesco    Fiesole - Panorama dalla Chiesa di San FrancescoFiesole - vista dall'Alto   Fiesole - il Campanile della Cattedrale


Boccaccio, Poliziano, Lorenzo Il Magnifico
Giovanni Boccaccio mostra nella sua opera di considerare le pendici della collina fiesolana luogo ameno e teatro ideale per l'immaginario mitologico. Celebrata da Poliziano, frequentata da Lorenzo il Magnifico e da Pico della Mirandola, Fiesole a partire dal Rinascimento viene scelta per la residenza o la villeggiatura delle famiglie benestanti fiorentine e più tardi anche straniere. Le ricche case e ville che tuttora si incontrano sulle pendici della collina ne sono la testimonianza. Dal XIV secolo gli abitanti del capoluogo sono in maggior parte dediti al lavoro di cavatori e scalpellini nelle rinomate cave di "pietra serena" (materia prima già usata da Etruschi e Romani per architetture e ornati). A partire dalla seconda metà del XIX secolo (quando Firenze diventa capitale d'Italia 1865-1870) a Fiesole si intraprende un vasto lavoro di ricostruzione e di ampliamento urbano, con nuove residenze signorili e abitazioni popolari e borghesi. La cittadina assume fondamentalmente l'aspetto odierno. Nel 1873 si portano in luce i resti del teatro romano (sotto la direzione del marchese Carlo Strozzi) e si crea la zona archeologica e il Museo Civico (1878). Nel 1914 si costruisce la sede attuale del Museo(restaurato, ampliato, riorganizzato nel 1981 1990). L'ampliamento della città di Firenze, decisa con legge dal neonato Stato italiano nel 1865, finirà col sottrarre al comune di Fiesole, nel 1910, importanti porzioni di territorio (Rovezzano, Settignano, Pellegrino, Coverciano e Mensola) che restano tuttavia segnate da una storia comune ai dintorni di Firenze fatta di insediamenti di pregio, antichi e moderni, di opere stradali e idrauliche di alta qualità, di giardini e coltivi disegnati con gusto e funzionalità.

Fiesole - Via San Francesco 2  Avvicinandosi a Firenze

Firenze e il Fiume


Gli inglesi a Fiesole
Nel clima della rinascita e della riscoperta del secolo XIX si inseriscono significative presenze culturali straniere in particolare inglesi. L'episodio più vistoso è la ricostruzione del Castello di Vincigliata ad opera di John TempIe Leader che introduce il revival del medioevo, nell'architettura, nelle "arti minori", nel restauro e nell'organizzazione del paesaggio (il lago delle colonne nella sua tenuta di Maiano, i boschi di cipressi e lecci) affermando un gusto che ha fortuna fino ai primi decenni del Novecento. Gran parte del fascino di Fiesole è legato, oltre che alle sue ricchezze storico artistiche ed archeologiche alle sue bellezze panoramiche e al suo paesaggio godibile con brevi escursioni oltre l'antica cerchia muraria. Nel medioevo, e fino all'unità d'Italia, si utilizzò l'antico impianto viario e le chiese come base dell'organizzazione civile, amministrativa ed ecclesiastica, del territorio. La civiltà mercantile fiorentina riorganizzò completamente il paesaggio agrario introducendo il sistema delle unità poderali condotte a mezzadria, con la casa colonica in mezzo, ed eliminando o ristrutturando gran parte dei castelli e villaggi dell'epoca feudale (di conseguenza le tracce dell'organizzazione antica del paesaggio agrario furono quasi totalmente cancellate). Il cipresso, introdotto, secondo la tradizione, dagli etruschi, si diffonde attorno alle ville e alle case da signore come elemento di decoro in accordo col gusto tardo romantico di fine Ottocento. In epoca rinascimentale una committenza ricca e sensibile al nuovo gusto arricchisce le dimore e le chiese e dissemina il territorio di ville e giardini. Favorisce inoltre la creazione di opere scultoree, pittoriche e di artigianato artistico che si trovano ancora numerose nei luoghi originari. Il governo della casa dei Medici ebbe un ruolo fondaméntale nel promuovere un'à ridisegno del territorio, qui come altrove, funzionale agli interessi della città di Firenze e ispirato ad un senso della bellezza come ordine e regola comune a tutte le arti. Si può percorrere in ogni direzione valli e colline, seguendo anche la viabilità minore, per apprezzare la disposizione e il disegno delle case coloniche e delle residenze signorili (rispettivamente 177 ville storiche e 564 case censite nel 1870) le chiese e l'organizzazione caratteristica del suolo in buona parte ancora conservata: vie poderali di collegamento fra le case sparse, fonti, muri a secco di terrazzamento, fossi per regimare le acque o per sfruttarle nei mulini. I nomi dei luoghi risalgono talora alla civiltà etrusca, o al periodo della colonizzazione romana o ricordano momenti della civiltà medievale o attività produttive scomparse, Ai bivi si incontrano a volte tabernacoli, segni di devozione ed elementi di un ordine sociale, culturale e ambientale consolidato per alcuni secoli. E' consigliabile una escursione alle Cave di pietra serena per farsi un'idea delle dimensioni di questa attività che è stata alla base della prestigiosa architettura e ornatistica del Rinascimento e che ha diffuso i suoi innumerevoli manufatti, artistici e di uso comune 0astricati, scale, portali, mensole, fontane, caminetti, panchine, vasche, rivestimenti, epigrafi ...) in tutta l'area fiorentina e in molte città italiane e straniere.
Una visita al Museo Civico e alla circostante zona archeologica è indispensabile per avere una immagine della storia antica di Fiesole.

 

Firenze

Firenze rappresenta una meta imprescindibile per qualsiasi turista e qualsiasi viaggiatore. La storia della città è affascinante. Nata prima della nascita dell'impero romano, nel medioevo e nel rinascimento Firenze è diventata una delle maggiori capitali economiche, artistiche e del pensiero del mondo. Nonostante la storia abbia visto alternasi momenti di ascesa a periodi di declino, Firenze ha mantenuto intatta la sua regalità nella bellezza dei suoi monumenti, nell'unicità dei suoi vicoli e nella ricchezza delle sue opere artistiche.

Firenze - Santa Maria Novella

Ancora oggi, camminare lungo le vie di Firenze, vuol dire percorrere gli stessi passi di personaggi come Dante o Lorenzo il Magnifico, e in più di un caso, vedere gli stessi scorci di palazzi e casetorri, i ricami dipinti dal marmo bianco delle chiese sul cielo azzurro o udire lo stesso scampanio che da secoli accompagna le ore dalle torre campanarie e dalle numerosissime chiese del centro cittadino.

L'affollamento di turisti di certe stagioni e l'assalto dei venditori, talvolta può disturbare il viaggiatore che desidererebbe godersi in pace tanta bellezza, e dobbiamo ammettere che non sempre le amministrazioni e i pubblici servizi hanno favorito negli anni passati, con le loro decisioni, la visita della città.
La nuova amministrazione del Sindaco Renzi ha dato se non altro una sferzata di novità positive, prima fra tutte la pedonalizzazione di Piazza Duomo e delle zone limitrofe. Adesso il rumore assordante delle macchine e degli autobus che passavano proprio sotto il Battistero è solo un ricordo e il centro di Firenze ha già ripreso gran parte del suo fascino antico.

 

Firenze - Palazzo Vecchio - Interno   Firenze -Palazzo Vecchio_Studiolo   Firenze - L'Accademia

Palazzo Vecchio

Palazzo vecchio venne costruito nel 1293 per diventare la sede della Signoria, il governo politico di Firenze. Il nucleo centrale è fu costruito da Arnolfo di Cambio (1299-1304). La torre fu eretta sulle fondamenta di un edificio precedente e questo spiega come mai non si trovi esattamente al centro del palazzo. Il palazzo venne allargato da Vasari nel XVI secolo e in seguito da Buontalenti nel 1600. Quando i medici assunsero il potere, trasferirono la propria residenza in Palazzo Vecchio. Il palazzo, dopo essere stato sede del governo provvisorio nel 1848 e nel 1859, ospitò la Camera dei Deputati e il Ministero degli Esteri dal 1865 al 1871, quando Firenze divenne capitale d'Italia. Attualmente è sede del Comune dal 1872. La stanza più famosa di Palazzo Vecchio è il Salone dei Cionquecento nel quale è possibile ammirare i lavori di Simone del Pollaiolo, Vasari, Giambologna, Michelangelo. Anche Leonardo da Vinci iniziò un affresco in questa stanza, la Battaglia di Anghiari, ma non lo finì mai, e non vi è traccia di esso. La leggenda narra di una gara di affreschi tra Leonardo da Vinci e Michelangelo. Leonardo applicò delle tecniche sperimentali al dipinto che iniziò a deteriorarsi mentre ancora era in lavorazione. Secondo la leggenda ciò che rimane della Battaglia di Anghiari sia celato sotto l'affresco del Vasari, il quale, a riprova di ciò, in tale affresco ha dipinto una bandiera con le parole: “Cerca, Trova” (Mt. 7,7).

Firenze - Mappa dei Monumenti 2


Corridoio Vasariano

Il 1565 è l'anno del matrimonio tra Francesco dei Medici, figlio del Granduca Cosimo I, e Giovanna d'Austria. Cosimo I ha appena acquistato Palazzo Pitti, per farne la nuova dimora della famiglia Medici e sente la necessità di creare un passaggio che gli permetta di spostarsi da casa al Parlamento (situato nell'attuale Galleria degli Uffizi) senza passare lungo le strade cittadine. In effetti è divenuto troppo pericoloso per la famiglia Medici percorrere l'affollatissimo Ponte Vecchio, ottimo luogo per un attentato. Cogliendo l'occasione dei festeggiamenti per il matrimonio, il Gran Duca incarica Vasari di creare il passaggio che collega direttamente Palazzo Pitti agli Uffizi passando sopra le botteghe di Ponte Vecchio. Il corridoio fu completato da Vasari stesso in soli sei mesi. Il corridoio è visibile anche da Ponte Vecchio in cui si nota, in particolare, una parte esterna alla costruzione antica. Visto dall'interno il corridoio crea un imbuto nel passaggio che permetterebbe di a due sole persone di ostruire e difendere il passo. La tradizione, al contrario, narra che i proprietari dell'appartamento in corrispondenza del restringimento, si opposero alla cessione di parte della loro proprietà per creare il Corridoio, in opposizione al governo dello stesso Granduca. Il corridoio venne decorato poi con una lunga collezione di ritratti. Per visitare il corridoio è necessario prenotare con largo anticipo. Qualora ciò non sia possibile ci si può seguire il percorso del corridoio dall'esterno, dagli Uffizi a Palazzo Pitti.

Firenze - il Duomo

Firenze - la Chiesa

Clima

La città di Firenze si trova, come comunemente si dice, “in conca”, circondata dalle colline di Fiesole e, allontanandosi dalla città, del Chianti e del Casentino. Questa caratteristica morfologica ne influenza in massima parte il clima. D’inverno Firenze è estremamente fredda, anche se difficilmente nevica in città, di contro durante l’estate l’afa mette a dura prova i cittadini e i turisti. I mesi migliori per visi tare la città di Firenze sono quindi quelli primaverili e autunnali, per quanto riguarda il clima, anche se in questo periodo possono capitare giorni nuvolosi e di pioggia. Per quanto riguarda l’affluenza turistica, in primavera iniziano i primi pullman con le gite scolastiche e da maggio i turisti del nord Europa. I mesi di giugno, luglio e agosto, sono i mesi di maggiore affluenza per quanto riguarda gli italiani. Gli orari migliori per visitare la città sono la mattina presto e la sera prima del tramonto, orari che hanno il vantaggio di una scarsa presenza turistica e un ottima luce. É importante tenere comunque presenti gli orari di apertura di chiese e musei che vanno, in linea di massima dalle 9 alle 18

Ponte Vecchio, Florence

Firenze Ponte Vecchio 3

Firenze - pontevecchio di Sera

Firenze Card è il pass che che fa risparmiare tempo e denaro a coloro che vogliono visitare il capoluogo toscano e godere a pieno delle sue meraviglie. In linea con le altre iniziative del genere presenti nella paggiori città italiane ed europee, la tessera di accesso per musei, monumenti e mezzi pubblici si chiamerà Firenze Card.

Firenze - Mappa dei Monumenti 3

Al momento esite una sola versione della tessera Firenze Card, valdia 72 ore a partire dalla prima attivazione. Ecco di cosa si tratta

Come si Chiama: Firenze Card

Cos'è: Firenze Card permette di entrare gratuitamente in più di 30 tra i principali musei, ville e giardini storici della città di Firenze e del suo comprensorio e di utilizzare tutti i mezzi pubblici (bus e tram) durante il periodo di attivazione.

Quanto costa: 50 Euro

Vantaggi: Possibilità di visitare i musei appartenenti al circuito Firenze Card (incluse le mostre temporaneee) evitando le code. Accesso gratuito ai mezzi pubblici bus e tram per tutto il periodo dell'attivazione della Firenze Card.

Firenze Card è valida per l'accesso ai musei o ai mezzi pubblici di un adulto e di un minore.

Firenze Card può essere acquistata in anticipo e attivata in un secondo momento. Il periodo di 72 ore parte dal momento dell'attivazione e non dell'acquisto.

Con l'acquisto di Firenze Card si riceve anche un kit informativo sulla tessera e sui musei aderenti al circuito Firenze Card.

Firenze Card permette di visitare le mostre e partecipare agli eventi presenti nel museo facente parte del circuito Firenze Card.

Firenze il Duomo 3

Firenze di Notte

Cucina Toscana

La cucina toscana ha in sé due anime, quella legata alla tradizione contadina e l’anima raffinata delle grandi corti signorili, che si legano insieme nei piatti della tradizione semplici e nutrienti e nell’arte del buon bere e di cucinare la carne. Probabilmente il piatto più famoso della cucina toscana è, e rimane, la Bistecca alla Fiorentina. Si tratta di una fetta di manzo tagliato alto, circa 5 cm, nel punto della lombata, con la parte di osso che forma una T. La bontà di questo piatto è nella qualità della carne, nell’esattezza del taglio e nella qualità del fuoco sul quale viene cotta. La preparazione infatti, prevede solamente una cottura rapida sulla griglia, che lasci la bistecca per lo più al sangue.


Cibo

La cucina tradizionale toscana è in massima parte legata alla tradizione contadina. I piatti tipici sono quindi estremamente nutrienti oltre che gustosi. Gli ingredienti di base sono i pane, i legumi (fagioli, farro, ceci) e tutte le varietà della carne di maiale e manzo, conosciuta nelle corti signorili. La caratteristica forse più nota della cucina fiorentina è il fato che il pane risulti, ai più, sciocco. Alcuni ritengono che anche il Sommo Poeta prendesse nota di questa caratteristica, interpretando alla lettera i versi del Paradiso XVII:
Tu proverai sì come sa di sale lo pane altrui, e come è duro calle lo scendere e 'l salir per l'altrui scale..

In realtà il pane toscano è effettivamente meno ricco di sale accompagnando alimenti molto saporiti come i salumi, dal prosciutto salato, al salame, alla finocchiona (salume in cui sono presenti i semi di finocchio), chiamata anche sbriciolona. Anche la salsiccia toscana è estremamente saporita. Si mangia cruda con il pane, o cotta sulla brace, sebbene abbia la caratteristica di rimanere sempre poco cotta all’interno. In una griglia di carne toscana non può mancare, poi, la rosticciana, la costola del maiale, carne saporitissima e la bistecca.

Il formaggio toscano per eccellenza è il pecorino. Ve ne sono diversi tipi a seconda del grado di stagionatura, ma in linea di massima si tratta di formaggi saporiti che si accompagnano con le pere dolci e i baccelli.

L’olio fa parte della tradizione della cucina. Con l’olio prodotto nelle colline del Chianti, vengono conditi quasi tutti i piatti di legumi. Il momento della spremitura rappresenta un vero e proprio periodo di festa, tanto è vero che in alcune località vengono organizzate delle vere e proprie sagre dell’olio nuovo. L’olio nuovo, il prodotto appena spremuto, ha un sapore piccantino, ottimo per la fettunta (pane con l’olio) o la bruschetta. Data la posizione geografica della Toscana, che si estende dagli Appennini al mare, i piatti e i prodotti della tradizione sono molteplici e vari. Così si possono annoverare tra i prodotti della tradizione culinaria il biroldo, sanguinaccio della Garfagnana, i brigidini, dolci d’anice originari di Lamporecchio, i fagioli con l’occhio, la ribollita, la panzanella, la minestra di pane, la schiacciata alla fiorentina. Sulla costa si mangiano ottimi piatti di pesce quali il cacciucco alla livornese, mentre il baccalà salato dalla costa raggiunge ogni angolo della toscana.

Firenze Vista da fiesole - Di Giorno

Firenze Vista da Fiesole di Notte

Vino

La fama del Chianti ha ormai raggiunto ogni angolo del globo. Sebbene l’area di produzione sia limitata alle colline del Chianti sono molteplici le qualità di vino originarie di questa zona. La varietà di vini permette di soddisfare i diversi gusti e di accompagnare con il vino più adatto ciascun piatto della tradizione toscana. Il Chianti Classico Gallo Nero è un marchio DOCG. Oltre ad essere prodotto nella zona del chianti, un vino per aver diritto alla denominazione deve rispondere a caratteristiche precise indicate nella “Disciplinare di produzione del vino a denominazione di origine controllata e garantita chianti classico” in cui ne sono indicate le caratteristiche fondamentali.
Sul sito web: www.chianticlassico.com è disponibile il testo e le indicazioni della normativa, nonchè una rassegna dei tipi di Chianti Classico Gallo Nero e le fattorie che lo producono. Altri vini caratteristici della Toscana sono: Il Vinsanto, vino liquoroso da dessert, ottimo da accompagnare ai cantuccini di Prato, il bianco Vernaccia di San Giminiano, il Vino Nobile di Montepulciano, il Brunello di Montalcino, l’ Aleatico d’Elba.

Firenze - il Duomo 2

Eventi stabili

La città di Firenze offre una vasta gamma di eventi e manifestazioni soprattutto per quanto riguarda la sua vocazione artistica e mussale. Sono numerose, ogni anno, le mostre tematiche organizzate in città. Tra gli appuntamenti mondani più famosi e rilevanti della città è impossibile non ricordare Pitti Immagine.

Pitti Immagine

Pitti Immagine rappresenta uno degli eventi più rilevanti per la città di Firenze. La storia di Pitti comincia il 12 febbraio 1951, con la prima sfilata di moda italiana svoltasi a Villa Torrigiani. Nel luglio del 1952 le sfilate si trasferiscono a Palazzo Pitti, dove continueranno a svolgersi fino al 1982, anno in cui la manifestazione si sposterà alla Fortezza da Basso, mantenendo comunque il nome del Palazzo a indicazione dell’evento. Nel 1954 nasce il CFMI, Centro di Firenze per la Moda Italiana. Tale organismo sarà il promotore delle diverse manifestazioni che vanno sotto il nome di Pitti, che si sviluppano nel corso degli anni ‘70 con la nascita di Pitti Uomo (1972), Pitti Bimbo (1975), Pitti Filati (1977) e Pitti Casa (1978), fino al 1983. Nel 1983 viene creato il Centro Moda srl, divenuto nel 1988 Pitti Immagine cui viene affidata l’organizzazione delle attività.

Firenze - Gli Uffizi 1

 

Firenze - Gli Uffizi 0

 

Come arrivare a Firenze


In aereo

Sono due gli aeroporti principali che servono la città di Firenze: l’Amerigo Vespucci e il Galileo Galilei (Pisa) L’aeroporto Amerigo Vespucci è situato nella periferia nord di Firenze. Il collegamento tra il centro città e la stazione aeroportuale è garantita, oltre che dai servizi taxi, dal servizio Vola in bus. Le corse hanno una frequenza di circa 15 minuti e permettono di arrivare al centro città (stazione dei treni di Santa Maria Novella) in mezz’ora. Il costo del biglietto si aggira sui 5 Euro. L’aeroporto Galileo Galilei è l’aeroporto di Pisa. Serve molti voli nazionali ed internazionali, soprattutto low cost. il collegamento con la stazione di Firenze è garantito dal servizio Navetta. e dalla ferrovia. Sono otto corse giornaliere, che in circa un’ora collegano l’aeroporto alla stazione di Firenze La stazione ferroviaria si trova fuori dalla hall Partenze, mentre è possibile acquistare i biglietti del treno presso l'Ufficio informazioni (Terminal Arrivi). I pulmann che effettuano il servizio navetta appartengono al gruppo Gran Turismo della Società Terravision. I biglietti sono in vendita l'Ufficio informazioni (Terminal Arrivi).

Fiesole - Cartina Zona Archeologica

In auto

Sono due le autostrade che passano da Firenze: la A1 che attraversa la penisola da nord e a sud e la A11 (Firenze mare) che collega il capoluogo toscano alla costa.
Le uscite dell’autostrada A1 sono, partendo da Nord: Firenze Nord (nodo di congiunzione con la A11), Firenze Scandicci, Firenze Certosa e Firenze Sud. Nelle prossimità di Firenze sono anche l’uscita Barberino di Mugello, vicino all’autodromo e al Barberino Deisigner Outlet e l’uscita Incisa Valdarno, da cui si raggiunge The Mall. Oltre all’autostrada a pagamento, la città di Firenze è servita da una rete di superstrade, non a pagamento, che integrano la rete autostradale. A seguito le maggiori località toscane e la via consigliata per raggiungerle in auto.


In treno

Nella città di Firenze sono presenti tre stazioni ferroviarie la Stazione di Rifredi, la Stazione di Campo di Marte e la Stazione Centrale di Santa Maria Novella a cui fanno capo tutte anche le altre due stazioni e che è inserita urbanisticamente nel pieno centro storico Fiorentino. La Stazione Leopolda, che un tempo serviva la città, è stata trasformata in centro espositivo.

Stazione ferroviaria di Firenze Santa Maria Novella (Fi SMN)

La stazione di Santa Maria Novella è una delle 13 stazioni del network Grandi stazioni, del gruppo Ferrovie dello Stato. Ubicata in pieno centro storico, la stazione è nelle immediate vicinanze della Chiesa di Santa Maria Novella e ospita al suo interno opere scultoree di Italo Griselli e pittoriche di Ottone Rosai e Mario Romoli.

Firenze

Galleria degli Uffizi:

La Galleria degli Uffizi è riconosciuta unanimemente come uno dei maggiori musei al mondo, al pari del Louvre e della National Gallery. Il museo occupa lo spazio che un tempo era sede degli Uffici, Uffizi appunto, del governo cittadino. Fu il Gran Duca Cosimo I che, volendo riunire tutti gli uffici pubblici in un unica seda, incaricò Vasari di progettare la costruzione da far sorgere nelle prossimità di Palazzo della Signoria. Vasari organizzò gli attuali Uffizi progettando delle alte arcate che alleggerissero l'imponente costruzione. Il Palazzo venne costruito tre il 1560 e il 1580 sotto la direzione di Alfonso Parigi e Bernardo Buontalenti che seguirono il progetto originale di Vasari. Fracesco I de' Medici fu il primo ad abbellire il palazzo con opere d'arte, seguito da Ferdinando I che vi trasferì delle sculture da una villa romana. Ma dobbiamo a Leopoldo e Cosimo II la trasformazione della Galleria in una delle più importanti collezioni d'arte private. Adesso il museo ospita alcune delle più importanti opere artistiche di nomi quali Botticelli, Andrea del Castagno, Giotto, Cimabue, Duccio di Buoninsegna, Paolo Uccello, Pier della Francesca, Beato Angelico, Filippo Lippi, Sandro Boticelli, Del Pollaiolo, Masaccio, Leonardo da Vinci, Andrea Mantegna, Vasari, Pontormo, Raffaello, Buontalenti, Perugino,Giorgione, Andrea del Sarto, Michelangelo, Tintoretto, Caravaggio, Parmigianino, Rembrant, solo per nominarne alcuni.

Firenze - Gli Uffizi 2

Cartina della Zona di Firenze

Accademia

Il museo dell’accademia deve la sua fama alla presenza al suo interno dell’originale del David di Michelangelo. La scultura, in origine, era collocata vicino a Palazzo Vecchio, al momento vi è posta una copia, in rappresentazione della forza dell’uomo, valorizzata dai pensieri umanistici, e la libertà della Repubblica di Firenze. Anche l’origine di questa statua ha una sua storia. Il marmo utilizzato per scolpire il David era destinato, in principio, ad un’altra scultura commissionata ad Agostino di Duccio. Questi abbandonò il progetto cedendo il marmo a Michelangelo, che progettava una statua del David. Ma al posto dell’immagine di un giovane ragazzo, che mai avrebbe potuto battere il gigante Golia senza l’aiuto di Dio, Michelangelo scolpì un uomo adulto, prestante e sicuro della propria forza e dei propri muscoli. Gli occhi di David emanano la forza interiore dell’uomo e l’acutezza mentale. Il David di Michelangelo diventa così il paradigma del pensiero e della filosofia del Rinascimento: l’Umanesimo. Le altre statue presenti nel museo dell’Accademia, rispondono esattamente a questo pensiero. Esse sono incomplete (ne è un esempio la Pietà, una versione della quale è presente anche a Roma e che non è levigata) o sono riprese nell’atto di uscire dalla pietra. Alla loro “prigionia” nel marmo da cui tentano la fuga si deve il nome di Prigioni.

Firenze - Corridoio Vasariano 2

Firenze - Santa Maria Novella 2

Cartina Stradale Firenze

Santa Maria del Fiore - Duomo

La chiesa di Santa Maria del Fiore deve il suo nome alla forma particolare della pianta della chiesa, che riproduce un enorme fiore: il transetto è lo stelo, la zona dell'altare la corolla e l'Abside uno dei petali. La costruzione del duomo di Firenze ebbe inizio nel 1296, sotto la direzione di Arnolfo di Cambio. La nuova cattedrale venne costruita intorno alla vecchia Chiesa di Santa Reparata. La tradizione vuole che la vecchia chiesa fosse abbattuta dopo che la nuova era stata completata. La costruzione della Chiesa proseguì per anni e la direzione passò da Arnolfo di Cambio a Giotto (1334-1336), Francesco Talenti, Lapo e Giovanni Ghini. La cupola, la cui realizzazione fu portata avanti dal 1418 al 1434, è opera di Brunelleschi. La facciata della chiesa fu completata nel 1887 da Emilio de Fabris, seguendo il progetto di Arnolfo di Cambio, modificato dal Talenti. Il Campanile di Giotto mostra, nei diversi piani, l’alternarsi dei diversi artisti che vi hanno lavorato Giotto (1334), Andrea Pisano (che proseguì il lavoro alla morte di Giotto) e, in fine, Francesco Talenti che lo terminò nel 1359. Sul campanile è possibile ammirare 16 statue, a grandezza naturale, e i lavori di Andrea Pisano, Donatello e Luca Della Robbia e altri artisti del XIV e XV secolo.

Firenze - Santa Maria Novella 3

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