giovedì 26 maggio 2011

L'Isola di Madeira : i Video




Video su Madeira Originale del 1931

Video con Fotografie D'Epoca dell'Isola di Madeira


Atterraggio di un Aereo All'Areoporto di Madeira




Telecronaca di un Volo Sopra Madeira

Concorso di Bellezza di "Miss Madeira"

mercoledì 25 maggio 2011

L’Isola di Madeira


Sicurezza:
Madeira è senza dubbio una delle destinazioni più tranquille e sicure al mondo sotto ogni punto di vista. Con le precauzioni minime dettate dal buon senso sarà ben difficile che possa accadere qualcosa di poco piacevole.  In albergo sono comunque presenti casseforti e cassette di sicurezza dove lasciare eventuali beni di valore
Documenti: Madeira è territorio Portoghese. Per chi è cittadino UE occorre solo la carta di identità valida per l’espatrio. Per chi non è cittadino dell’Unione meglio verificare i documenti necessari oltre al passaporto. 
 
Vaccinazioni: nessuna richiesta né consigliata.
 
Animali Domestici: Madeira ospita  il vostro amico a 4 zampe. Naturalmente deve essere munito di regolare passaporto e di tutta la documentazione sanitaria e di proprietà prevista dalle leggi vigenti.  Ricordate che dovete tassativamente  prenotare anche per lui l’aereo e, naturalmente l’albergo. Quando prenotate il vostro viaggio alla vostra agenzia di fiducia indicate sempre e subito la presenza dell’animale con i dettagli di razza e peso che lo riguardano.
Moneta: A Madeira circola l’Euro , in portoghese pronunciato 'Uro' con pesante erre “ moscia” e con la s al plurale
Lingua e Popolazione: Madeira a circa 255.000 abitanti , metà dei quali vive a Funchal . La lingua è il portoghese, molto parlato l'inglese.
Fuso Orario: Madeira ha un'ora in meno rispetto all’Italia tutto l’anno 
Parchi Nazionali e Riserve  Biologiche Naturali a Madeira
Madeira è coperta da  una vegetazione esotica lussureggiante di grande varietà ecco perchè Madeira è un isola conosciuta per la splendida vegetazione.
Il governo autonomo regionale di Madeira nel 1982 ha dichiarato i 2/3 della superficie dell’ isola di Madeira   area biologica protetta o parco nazionale.   Quindi a Madeira non è possibile  raccogliere distruggere o disturbare le specie presenti  e questo fa sì che   il prezioso ecosistema dell’isola venga adeguatamente protetto.
Le aree protette di Madeira  includono: Foresta di Laurissilva, Riserva Naturale delle isole di Desertas e Selvagens, Riserva Naturale di Garajau, Riserva Naturale di Rocha do Navio

Foresta Laurissilva

 

Madeira foresta LaurissilvaLa foresta Laurissilva occupa poco più del 20% della superficie totale di Madeira , prevalentemente nella parte nord dell’isola  ad un’altitudine compresa tra 300 e 1.300 metri, si tratta della più grande foresta al mondo di Laurissilva e si ritiene sia anche la meglio tenuta. La foresta di Laurissilva di Madeira è classificata Patrimonio Mondiale UNESCO.
Il nome Laurissilva viene dal latino silva cioè foresta e da Laurus cioè alloro o lauro famiglia delle specie tipiche di questo parco.
L’origine di questa foresta risale al periodo terziario quando una gran parte dell’area Mediterranea era coperta da vaste foreste di Laurissilva. A nostri giorni questo tipo di foresta si trova solo nell’area biogeografia della Macaronesia .

 

Riserve naturale delle isole di Desertas e Selvagens

 

Madeira Parchi nazionali e riserve biologiche naturali

Le isole Desertas sono tre piccoli isolotti di origine vulcanica: Ilhéu Chão, Deserta Grande e Bugio. Queste isole sono tutte disabitate principalmente  perché non c’è acqua dolce e perché sono belle ma inospitali. Nel 1990 sono state dichiarate zona protetta e nel 1995 riserva naturale. Per visitarle è indispensabile ottenere un’autorizzazione.
Madeira Leoni MariniInizialmente questa riserva venne creata per proteggere la colonia di leoni marini che la abita e che conta attualmente poco meno di 30 membri ed è una delle poche al mondo.
Le isole Selvagens sono composte da 2 piccoli gruppi di isole:  Selvagem Grande , Selvagens Pequena cioè piccola e  Ilhéu de Fora sono le più importanti.
Questa riserva naturale fu creata nel 1971 per proteggere alcune specie di uccelli marini ed è una delle prime create Portogallo. Grazie alle condizioni particolari offerte per la nidificazione di alcune specie marine queste isole sono considerate un vero paradiso ornitologico

 

Riserva Naturale Garajau

Madeira riserva Garajau

La riserva si Garajau è l’unica riserva completamente marina di Madeira e dell’intero Portogallo ed è stata creata per proteggere una vasta area costiera in modo da avere una vera e propria nursery ecologica ed offre condizioni ambientali uniche non solo grazie alla posizione ma anche per le sue acque di eccezionale purezza che creano grande interesse scientifico e turistico.
Naturalmente non  è consentita la pesca in tutta l’area della riserva e c’è grossa sorveglianza lungo le coste per controllare che tutto venga rispettato e rimanga intatto.

 

Riserva Naturale Ponta de São Lourenço

Madeira  Riserva Ponta Sao LourencoLa riserva di Ponta de   São Lourenço  ha una vegetazione unica con alcune specie endemiche molto rare. Oltre alle piante rigogliose ci sono diverse specie di interesse ornitologico. 


Riserva Naturale Rocha do Navio

La riserva di Rocha do Navio è stata creata per arginare il fenomeno della pesca con esplosivo (illegale) che stava pesantemente danneggiando le coste e la fauna marina locali.
Questa riserva, sulla costa nord di Madeira offre uno dei più bei panorami dell’isola e si trova tra Ponta de São Jorge e Ponta do Clérigo.

 

Centro Vulcanologico São Vicente

 

Madeira è un’ isola di origine vulcanica ed  ha un centro di vulcanologia cheMadeira grotte di Sao Vincente  si trova a Sao Vincente un piacevole villaggio sulle coste nord  dell’ isola proprio alla fine delle vallata dove cominciò la formazione di Madeira.
Il centro grazie a proiezioni audiovisive illustra le eruzioni vulcaniche e la nascita dell’isola.
E’ inoltre possibile visitare le grotte di Sao Vincente che sono appunto grotte vulcaniche composte da una serie di gallerie di lava risultato di un’eruzione di circa 400.000 anni fa. Questo complesso di tunnel  vulcanici si sviluppa per una lunghezza di circa 1 chilometro; il sentiero pedonale è lungo circa 700 metri e si percorre con calma  in circa 40 minuti in modo da ammirare stalactiti, gli agglomerati di lava, ed il masso erratico portato dalla lava e rimasto bloccato  all’interno dei canali.
Al centro di vulcanologia di Sao Vincente è inoltre possibile  passeggiare nei lussureggianti giardini  che includono parecchie specie endemiche di Madeira.
Madeira la geografia
Madeira ed il suo arcipelago si trovano tra la latitudine 32°22’20’’ e 33°7’50’’ Nord  e  traMadeira la posizione di Madeira rispetto all'  Europa continentale e all' Africa 16°16’28’’ e 17°16’38’’ di longitudine Ovest. Madeira ed il suo arcipelago fanno parte della Macaronesia la regione biogeografica che include oltre a Madeira l’arcipelago delle Azzorre, le Canarie e Capo Verde. Per  conoscere Madeira, potete iniziare localizzando  l’ arcipelago di Madeira sulla carta qui a lato, un piccolo puntino nell' oceano Atlantico, infatti Madeira si trova  di fronte alle coste dell’Africa, meglio del Marocco a circa 500 km ed  a circa 1.000 km sud, sud-est da Lisbona. La superficie dell’ isola di Madeira è di 741 kmq (459 smls), Madeira  ha una  lunghezza massima di  57 km e larghezza di  21. Madeira è una isola di origine vulcanica abbastanza recente, e questo spiega l'orografia particolarmente complessa, ancora poco modificata dall'erosione di acqua e vento. Le coste sono quasi esclusivamente a picco, ci sono poche spiagge, e spostandosi verso l'interno si guadagna subito quota. La costa nord è piuttosto selvaggia e soggetta alle forze del mare e dei venti. Il lato sud dell'isola, dove si trova anche Funchal, ha un clima più mite ed è quindi il più abitato.
L'arcipelago di Madeira è stato scoperto nel 1418 dai portoghesi. ed  è  composto da diverse isole o meglio 2 isole abitate Madeira e Porto Santo e due gruppi di isolotti rocciosi deserti chiamati  Ilhas Desertas e Ilhas Selvagens; Madeira e le sue isole  appartengono geograficamente all’ Africa, ma sono politicamente ed a tutti gli effetti regioMadeira la cartina di Madeirane del Portogallo.
La grande varietà dei paesaggi di Madeira, conosciuta come il giardino galleggiante, crea la condizione ideale per vari habitats differenti sottolineata anche dalle diverse altitudini. Madeira si può suddividere in tre regioni geografiche : la costa ovest, la costa est, il massiccio centrale. La parte centrale è di origine vulcanica  con eruzioni continuate per milioni di anni iniziate ben 20 milioni di anni fa.  Tutti i vulcani sono  spenti da tempi immemorabili. Le coste di Madeira sono alte e frastagliate .
Madeira si trova a circa 90 minuti di volo da Lisbona. Arrivando in aereo a Madeira atterrerete all’aeroporto di Funchal  sulla punta est dell’isola a circa 30 minuti di auto da Funchal centro.
L’ isola di Porto Santo  è invece praticamente piatta con una lunga magnifica spiaggia di sabbia   di circa 9 chilometri. Gli isolotti delle Desertas e Selvagens sono geologicamente simili a Porto Santo.
Madeira il Clima Madeira il clima di Madeira tutto l'anno
Madeira è lambita dalla corrente del Golfo  che le garantisce un clima mite ed invidiabile tutto l’anno, infatti Madeira, con un clima medio invernale di 19°  centigradi ed una media estiva da giugno a tutto ottobre di 24° e  minime a 17°   è  considerata meta ideale per le vacanze in ogni periodo  dell’anno anche grazie al basso livello medio di umidità ed alle tante attività offerte!
La baia di Funchal,  capoluogo di Madeira  protetta dalle montagne  ha il clima perfetto  tutto l’anno, ed è al riparo dai venti che a volte soffiano sull’isola.
Porto Santo è destinazione adatta esclusivamente a vacanze mare per questo motivo, dato il suo clima piacevole ed asciutto , va visitata possibilmente tra maggio e settembre, negli altri mesi il clima è primaverile ma poco idoneo ad una vera vacanza mare  quindi molto meglio una vacanza a Madeira dove Funchal ha un micro-clima migliore e dove ci sono molte più attrattive e cose da fare rispetto a Porto Santo

Vacanze e viaggi a MadeiraMadeira  Port Moniz

Madeira è un’ isola ideale per una vacanza in ogni momento dell’anno, come si è visto il  clima di Madeira,  le bellezze naturali,  la sicurezza, la vita notturna, il carnevale e le feste di fine anno fanno di Madeira una destinazione di viaggio ideale sia per chi desidera una vacanza di tutto riposo sia per chi vuole un viaggio all’insegna dello sport.
Per Madeira così come per altre destinazioni il miglior consiglio che si possa dare è quello di considerare ciò che si vuole veramente  fare in vacanza e la propria capacità di spesa. Una volta risolti questi due quesiti potrete ottenere da Madeira la miglior vacanza per voi. In linea di massima vi consigliamo di scegliere un buon tour operator che ben conosca Madeira e che la proponga da tempo,  e specificando con sincerità cosa volete dalla vostra vacanza potrete farvi consigliare al meglio per la vostra vacanza a Madeira .
Madeira perfetta per una vacanza Acquistando un pacchetto per Madeira che includa tutti i servizi che voi desiderate per intenderci volo aereo, albergo, auto a noleggio o trasferimenti, escursioni sport o altro secondo le vostre abitudini costruirete la vacanza o il viaggio come lo volete, risparmierete tempo e denaro e sarete ben protetti dalla legge europea che tutela i viaggiatori inoltre molti operatori offrono l’assicurazione per l’eventuale annullamento del viaggio particolare non certo trascurabile (alcuni operatori la propongono a pagamento altri la offrono gratuitamente ).
In linea di massima è auspicabileMadeira Funchal trascorrere a Madeira almeno una settimana, gli alberghi hanno un buono standard e generalmente anche un buon rapporto qualità prezzo, ci sono alberghi di ogni livello residenze ed hotel in stile in grado di soddisfare ogni esigenza. Non dimenticate di noleggiare l’auto almeno per qualche giorno per visitare l’interno dell’isola e ricordate che l’auto è il sistema più pratico e veloce per muoversi a Madeira.
All’arrivo sull’isola vi suggeriamo di richiedere un transfer privato, comodo pratico e veloce vi farà cominciare meglio la vostra vacanza.
Se andate a Madeira per una vacanza all’insegna dello sport potrete richiedere dei pacchetti  specialmente creati per gli appassionati dei vari sport, ci sono ottimi tour operator che li propongono.
Se desiderate una vacanza Madeira e Porto Santo in abbinata vi suggeriamo di trascorrere a Madeira 4 o 5 giorni ed almeno una settimana a Porto Santo.
Porto Santo
Porto Santo si trova a circa 40 chilometri da Madeira, in volo sono circa 15 minuti  da Madeira ePorto Santo si può raggiungere anche con una traversata di poco più di 2 ore e mezza da Funchal; l' isola ha una superficie di poco più di 42 kmq e circa 4.500 abitanti.
Porto Santo  è un’ isola idilliaca e  molto rilassante, offre  clima buono asciutto e stabile (i mesi in cui andare a Porto Santo vanno da metà marzo ad ottobre) Porto Santo è famosa per la meravigliosa spiaggia di sabbia dorata lunga ben 9 chilometri e per le acque cristalline;   Porto Santo è un’ isola ideale per una vacanza mare (da maggio a settembre) con buone strutture  e non ancora rovinata dal troppo turismo. A Porto Santo troverete una natura incontaminata e dei magnifici tramonti. Ci sono buone possibilità di effettuare diversi sport  come immersioni, windsurf, golf , parapendio, cicloturismo nella parte sud dell’isola. A Porto Santo avrete modo di godere del relax e della tranquillità che la vita nelle nostre città ci impediscono di avere durante l’anno.
L’ufficio del Turismo di Porto Santo di trova in Avenida Vieira e Castro a Vila Baleira  ed è aperto dalle 09.00 alle 17.30 da lunedì a venerdì
Madeira è ideale non solo per una vacanza ma anche per una vacanza  sport in tutti in tutte le stagioni a Madeira potrete effettuare equitazione, parapendio, ciclismo , mountain bike, surf, windsurf, vela, sci d’acqua,  nuoto, tennis, passeggiate, trekking,  golf, pesca d’altura  ed altro ancora.
E non dimenticate il Madeira Wine Rally famosa corsa rally automobilistica  che attira a Madeira molti appassionati di questo sport.
 
Trekking a  piedi e passeggiate
 Madeira passeggiate e trekking
Una delle attività per le quali Madeira è famosa, infatti se Madeira è un’isola dal clima eccellente tutto l’anno e con una natura e paesaggi  belli, vari e rigogliosi e logico che le passeggiate siano sempre state tra le attività più popolari. L’arcipelago di Madeira ha molto da offrire a chi ama tenersi in esercizio con passeggiate o trekking a piedi. Ci sono moltissime bellezze naturali splendidi paesaggi e belle montagne, foreste, coste, caratteristici villaggi e tante altre cose da scoprire.
A Madeira ci sono innumerevoli sentieri di vario tipo e livello con una grande estensione adatti ad ogni tipo di camminatore.  Tutti consentono di scoprire a stretto contatto con la natura le molte cose belle che Madeira ha da offrire, famosissimi i sentieri lungo le Levadas
Madeira è una bella opportunità anche per chi ama percorsi di trekking ad ogni livello a contatto con la natura, per il trekking le zone migliori sono quelle delle montagne centro nord  assolutamente perfette per il trekking
Golf
Madeira golfIl golf a Madeira è immerso in una natura che offre il meglio ed i campi sono circondati da bellissimi scenari naturali;  che  Madeira fosse luogo ideale per il golf lo sapevano gli inglesi che in fatto di golf sono dei veri maestri e furono loro a creare, molti anni fa  i due percorsi classici sull’isola di Madeira, il Palheiro Golf e il Santo da Serra.   Gli appassionati  del golf saranno entusiasti di giocare su percorsi ben tenuti e di ottimo livello che garantiscono condizioni climatiche ideali anche per il golf in ogni momento dell’anno. Il più importante evento di golf e il Madeira Open
Porto Santo ha invece un ottimo percorso golf 18 buche il Porto Santo Club inaugurato nel 2004 creato da Sevariano Ballestreros.
Per le  vacanze  all’insegna del golf ci sono ottimi pacchetti viaggio golf studiati per golfisti
 
Surf e Windsurf
Madeira windsurfMadeira è ideale per praticare surf e windsurf, ma la scoperta è avvenuta in anni recenti quando i professionisti del surf si sono accorti delle perfette condizioni delle acque di Madeira per questi sport.  Le coste sono aspre  e la conformazione del fondo marino crea la situazione ideale per la formazioni di onde perfette per il surf. Se siete Madeira surfdei principianti però  non tutti i punti vanno bene per voi e sarà opportuno stare molto attenti agli scogli ed alle rocce
Grazie alla sua localizzazione nell’Atlantico Madeira riceve onde di ogni genere che appassionano gli sportivi. Il clima subtropicale con acque a 15/16 gradi nei mesi freddi e a 22/25 nei mesi caldi suggerisce l’utilizzo della muta .
Pesca d’alturaMadeira pesca d' altura
Anche la pesca d’altura ha in Madeira un luogo ideale infatti la posizione di Madeira nell’Atlantico, gli scenari  ed il clima la rendono perfetta praticamente per tutto.
A soli 5 minuti dalla costa si inizia ad essere in zona ideale di pesca poiché Madeira ha fondali che raggiungono rapidamente grandi profondità . A circa 5 chilometri dalle coste la profondità è di circa 3.000 metri.  Madeira si trova sulla rotta di migrazione di parecchi pesci di grosse dimensioni come i blue Marlin  che raggiungo i 500/600 chili ed i tonni che si trova abbastanza  facilmente tra giugno e settembre. 
Altre specie pescabile nelle limpide acque di Madeira sono:  White Marlin, Tonno dalla Pinna gialla, Tonno dalla pinna Blu , Tonno Albacore , Tonno Obeso o occhiogrosso,  Squalo blu, Pesce martello , Mako,  Barracuda,  Bonito, Pesce spada,  Aguglia,  Wahoo.
Ci sono tour operator che organizzano pacchetti di viaggio destinati agli appassionati di pesca d’altura con personale locale esparto ed ottime attrezzature.
Immersioni
 
Madeira immersioni  Anche le immersioni sono una scoperta abbastanza recente per  Madeira . Le splendide acque, la vita sottomarina ,   le temperature comprese tra 18 e 25 gradi secondo la stagione sono le ragioni grazie alle quali Madeira ha guadagnato e sta guadagnando spazio tra le mete ambite da chi fa immersioni.  Tra le specie che si possono avvistare citiamo: barracuda, mante, razze,   delfini , squadro . Grazie a centri qualificati è possibile effettuare immersioni   assistiti da esperti istruttori  sia per principianti che per divers esperti.
 
Tennis  e Squash
 
Il tennis come tutte gli sport da fare all’aria aperta trova a Madeira la situazione ideale in ogni momento dell’anno e praticamente ogni albergo di Madeira ha il suo campo. Alcuni alberghi dispongono anche di squash
Madeira ha una vjta notturna molto vivace e fortunatamente sicura.Maadeira casino funchal
Oltre al celebre Casino di Funchal, diverse discoteche, moltissimi ristoranti e ristorantini, mediamente si mangia bene ovunque, cucina prevalentemente semplice con piatti tipici che incontrano molto il gusto italiano ,   il personale è gentile disponibile e cordiale praticamente non c'è che l'imbarazzo della scelta per passare una serata piacevole
 

Madeira cenni di storia


Madeira ed il suo arcipelago comparivano sulle carte italiane e spagnole già nel 1300,  ma la scoperta vera e proprio o meglio la riscoperta avvenne nel 1418 ad opera dei portoghesi Joao Gonçalves Zarco, Tristão Vaz Teixeira e Bartolomeu Perestrelo. Madeira acquisì subito importanza sia per la grande produzione di cereali sia come importante base  di supporto del Portogallo nella sua espansione grazie alla ottima posizione geografica ed infatti da subito Madeira giocò un ruolo importante sia da un punto di vista politico che economico.

Madeira su antica mappaPeraltro anche Cristoforo Colombo soggiorno a Madeira e Porto Santo dove ebbe modo di accrescere la sua esperienza nella navigazione e dove preparò il suo viaggio verso le Indie che risultò poi essere il viaggio verso il continente americano.
Nel 1425 l’arcipelago venne diviso in  Funchal, Machico e Porto Santo. Per molti anni lo sviluppo e la ricchezza di Madeira dipesero principalmente dalla produzione di cereali. All’epoca le numerose   aziende agricole di Madeira producevano una enorme quantità di grano quasi tutto inviato nel Portogallo continentale o nei territori  delle colonie portoghesi.
Ma alla fine del ‘400 le colture vennero per la maggior parte trasformate in canna da zucchero e l’esportazione dello zucchero divenne primaria.  Vennero portati schiavi dall’Africa per lavorare nei campi e alla trasformazione. Fu a Madeira che venne inventato il primo mulino meccanico ad acqua proprio per la lavorazione dello zucchero e questo accrebbe enormemente la produzione che, all’inizio del XVI secolo era di circa 3.500 tonnellate. Per Madeira questa fu una vera e propria “età dell’oro”, ed   in questo periodo   Madeira acquisì grande importanza e divenne conosciuta in tutto il mondo.
A Madeira ci sono ancora molte testimonianze architettoniche delll’epoca come ad esempio  il convento di Santa Chiara, la cattedrale di Funchal, le chiese di Machico, Santa Cruz e Calheta, inoltre i musei di Madeira come il ricco museo di Arte Sacra di Funchal hanno importanti opere soprattutto fiamminghe risalenti al periodo.
Alla fine del ‘500 l’esportazione dello zucchero subì un grosso calo sopratutto perchè lo zucchero proveniente dal Brasile, dove proprio gli specialisti giunti da Madeira avevano creato delle piantagioni, aveva un costo inferiore. Per questa ragione il secolo successivo fu per Madeira ed il suo arcipelago un periodo di grossa crisi economica e sociale.  Madeira ed in particolare Funchal grazie al porto rimase importante centro commerciale per i traffici con Africa , America ed India.
Medaglia commemorativa nozze Caterina di BraganzaNel  1580 Madeira e Portogallo  si ritrovarono sotto il regno di Castiglia  fino a quando nel 1640 si ritornò all’indipendenza. Nel periodo l' Infanta Donna Caterina di Braganza figlia del re del Portogallo  si sposa con il Re Carlo II di Inghilterra.
Tra le altre cose questo accrebbe enormemente i commerci tra Madeira e l’Inghilterra soprattutto del famoso vino di Madeira sia verso l’Inghilterra che verso le innumerevole colonie e territori. Dalla fine del ‘600 per Madeira cominciò un nuovo periodo di arricchimento sia economico che culturale  ed il vino di Madeira  rese l’isola famosa ed amata  in tutto il mondo.
La produzione del vino di Madeira raggiunse i 45.000 barili dei quali 30.000 circa destinati all’esportazione. Questo periodo di prosperità dovuto alla produzione del   Madeira ebbe grandi ripercussioni anche nell’arte e nell’architettura dell' isola.  Le grandi case padronali del XVII e XVIII secolo con la pietra con balconi torri balconi e belvedere ne sono una testimonianza.
Madeira, alll’inizio inizio dell’800 conobbe un nuovo periodo di recessione sopratutto dopo la fine delle guerre napoleoniche, inoltre  una malattia delle viti particolarmente perniciosa stroncò la produzione del Madeira e gli inglesi, principali consumatori di questo vino pregiato e delizioso, cominciarono a bere   Porto e Xerex.
In seguito la costruzione dei “levadas” canali di irrigazione portò un aumento della produzione di alcuni prodotti come canna da zucchero, cereali  e banane il tutto destinato all’esportazione con ovvio incremento della prosperità sull’isola di Madeira.
Nel contempo iniziò la produzione e l’esportazione dei magnifici ricami e merletti di Madeira e delle ceste.
Nell’800 cominciò anche il turismo inizialmente come turismo di  benessere e termale. Furono inglesi e tedeschi, per primi a sfruttare il mite e salubre clima di Madeira per curare le malattie bronchiali e polmonari . I medici prescrivevano allora lunghi soggiorni a Madeira per curare queste malattie.
Nel secolo scorso, con la costruzione dell’aeroporto, l’ampliamento del porto e la creazione di una vasta rete stradale il turismo ha avuto a Madeira un enorme sviluppo e Madeira è ora considerata grazie al clima, alla bellezza dei paesaggi,, alla cortesia degli abitanti , alla qualità  dei locali e dei ristoranti  e all’ eccellente livello di hotel, residenze ed alberghi in stile una destinazione di turismo di qualità in ogni momento dell’anno.
 

 

Madeira ed il suo vinoMadeira vino di Madeira




Madeira non è solo il nome dell' isola, Madeira è  anche  un tipo di vino liquoroso che deve il suo nome alla bella isola sub-tropicale  dove, appunto viene fatto.
I vini liquorosi o vini fortificati come il Madeira sono quei vini prodotti utilizzando un vino base (di gradazione alcolica non inferiore a 12°) addizionato di mistella (mosto al quale è stata bloccata la fermentazione mediante aggiunta di zucchero),alcool acquavite di vino o mosto concentrato (mosto parzialmente disidratato), al fine di aumentarne la gradazione alcolica.
Lo scopo della fortificazione era quello di conservare i vini durante i lunghi viaggi in nave dal luogo di produzione alla destinazione finale (principalmente l’Inghilterra); infatti l’aggiunta di alcool nel vino consentiva di bloccare la fermentazione e favoriva la stabilizzazione del liquido.
Il Madeira  è un vino inizialmente  bianco che viene  riscaldato per un minimo di 3 mesi in “estufas” (stanze calde) in questo modo prende un caratteristico colore ambrato ed un sapore assolutamente unico di caramello bruciato. Tutto accadde quando, nel XVII secolo  si realizzò   che il vino di Madeira migliorava  stando nelle caldissime stive delle navi da carico che  lo trasportavano,  ecco perché,  da allora,   il vino di Madeira viene riscaldato nei tini a più di 38° C per permettere agli zuccheri di caramellarsi. I primi e più grandi appassionati di Madeira, così come di altri vini  fortificati furono gli inglesi.
I   Madeira sono fatti principalmente con un vitigno locale chiamato Tinta Negra Mole, ma   per le riserve di più alta qualità e per  i Madeira d'annata viene usato uno dei quattro vitigni nobili tradizionali  : Sercial, il più secco, Verdello semi-secco, Bual semi-dolce e Malmsey o Malvasia il più dolce.
Madeira cantine di MadeiraIn passato   tutti e quattro questi   vitigni furono distrutti dalla fillossera alla fine dell’800,  con un grande investimento sono stati ripiantati  sull'isola .
I Madeira di pregio  raggiungono quotazioni molto elevate  ma naturalmente ci sono Madeira di ogni qualità e livello di prezzo .
I Madeira sono vini ad alto contenuto alcolico e di grande durata.
Il Madeira esiste anche millesimato  ed è quello di più grande durata: anche parecchie decine di anni.
A Funchal è possibile visitare il museo del vino di Madeira.

 

 

Le Levadas di Madeira

 

Madeira levadas un sentiero 

Sono tipiche di Madeira queste antiche  condutture la cui costruzione fu iniziata secoli fà  che formano un organizzatissimo sistema di irrigazione sviluppato per distribuire in modo efficace l’acqua piovana e l’acqua delle sorgenti dalle regioni più umide a quelle più secche delle costa di Madeira e alle zone coltivate . Infatti il nome levadas viene dal portoghese levar cioè portare.  Si tratta di un sistema di irrigazione capillare, che copre tutta l'isola per una lunghezza di poco meno di 2.500 km portando l’acqua alle piantagioni ed ai vigneti.
Madeira levadas Anche se le levadas sono state create esclusivamente per l’irrigazione hanno ora molta rilevanza anche dal punto di vista turistico perchè offrono una ricca e ben organizzata rete di sentieri    panoramici, infatti,  tutte le levadas sono fiancheggiate da sentieri originariamente realizzati per la manutenzione, ed  è possibile costeggiarle per chilometri e chilometri, facendo lunghe piacevoli passeggiate circondati da una natura lussureggiante in tutta tranquillità in zone inaccessibili ai mezzi di trasporto.  I sentieri lungo le levadas sono infatti molto apprezzati dagli appassionati di tutto il mondo.

Madeira natura ed animali
 
Madeira natura mare e  fioriMadeira offre grandi panorami ed una natura rigogliosa che la rendono un vero e proprio giardino dell’Eden. L’ arcipelago di Madeira è parte della regione biogeografica della Macaronesia composta dall’arcipelago delle Azzorre, quello di Madeira, le Canarie e Capo Verde, tale area è  considerata zona di enorme valore scientifico e riconosciuta Patrimonio Naturale dell’umanità dall’ UNESCO.
Madeira però è anche ricca di una grande varietà di piante e fiori esotici di ogni colore che, nel corso dei secoli sono giunti sull’ isola da ogni parte del mondo e che, grazie al clima particolarmente favorevole, di sono perfettamente adattate  ed integrate.
Madeira è molto impegnata nella conservazione della sua natura indigena e per questaMadeira ragione sono state create 5 grosse aree di  riserve naturali. Due di queste riserve riguardano le piccole isole disabitate dell’ arcipelago di Madeira cioè le isole di  Desertas e Selvagens ed inoltre la riserva di Rocha do Navio di Garajau e Ponta di Sao Lourenço tutte ricche di grande natura endemica.  A Madeira troviamo poi  la foresta Laurissilva grande circa 15.000 ettari. Questa antica foresta risalente all’era terziaria include alberi di grandi dimensioni come , il laurus azoica (lauro)  ed il Persea Indica (mogano) le ocotea foetens ed un grande numero di alberi, piante, cespugli, felci, eriche.
Per quanto riguarda i volatili  sono presenti a Madeira alcune specie rare ed in pericolo di estinzione come, ad esempio la colomba trocaz  o colombaccio minore di Madeira comunemente detto Colomba di Madeira  e la Pterodroma madeira o Uccello delle Tempeste di Zino meglio noto come Petrello di Madeira.
Non tutti sanno che Madeira ha una razza canina autoctona creata principalmente per sorvegliare le piantagioni di Banane si tratta dello  Xochaso

 

Xochaso: il cane da fattoria di Madeira

 

         

Origini:  Isola di Madeira , Portogallo
Storia: Madeira è un’isola che ha sempre avuto grandi piantagioni di banane e proprietà terriere. Le banane sono piante non alte (circa mt.2.5) che hanno grandi foglie ed i caschi grandi e pesanti con i frutti, inoltre grossi pali di legno o metallo che fanno da tutore in modo che la pianta regga i caschi. Tutto questo rende particolarmente difficile camminare sotto le piante e in passato le piantagioni erano spesso preda di ladri. Oltre a questo in passato Madeira era anche sovrapopolata di cinghiali e lepri ed anche questi, tanto numerosi creavano danni.  Ecco perché Madeira aveva la necessità di avere un cane di taglia media agile ed abile che scoraggiasse gli intrusi e fosse anche in grado di cacciare questi animali.  Ecco perché venne creato un nuovo cane il  Xochaso (cane da fattoria di Madeira)   dall’incrocio tra  Mastino Boerboels, Hyenhund (bracco norvegese), Perro de Toro (cane da pastore spagnolo), Dogo Canario, Rhodesian  Ridgeback e cani autoctoni  di Madeira . Questa razza è in attesa del riconoscimento ufficiale da parte delle autorità competenti. 
Caratteristiche : Cane di media taglia; corpo massiccio e potente. Pelo corto, grandi orecchie spioventi. Eccellente cane da guardia e da lavoro particolarmente adatto alla sorveglianza delle piantagioni.
Temperamento: Molto coraggioso e leale. Non è un cane dominante.  E’ aggressivo solo quando sta lavorando. Socievole, docile  ed amante della famiglia e dei bambini con i quali ama giocare senza mai stancarsi.  Diffidente con gli sconosciuti. E’ un ottimo corridore ed un ottimo saltatore.
Impiego: E’ impiegato prevalentemente come cane da guardia alle piantagioni di banana, come cane da pastore ed anche  per la caccia alle lepri ed è,   un ottimo cane da guardia anche per case e proprietà, questo rende l’idea della grande intelligenza e versatilità di questo cane. Si adatta bene anche alla vita di città purchè abbia l’opportunità di fare ogni giorno grandi passeggiate e molta attività fisica. Spesso è  utilizzato in gruppetti di 2/3 cani che lavorano come pattuglia con grande precisione. Grazie al loro olfatto eccezionale vengono anche usati come cani poliziotto in modo particolare dalle squadre antidroga. Lo si può davvero definire un cane per tutte le occasioni !!
Taglia :                    Media
Altezza: da 50 a 57cm  i maschi; da 44 a 52cm le femmine
Peso:                        da 12/20kg  le femmine,   da  18 /32 kg i maschi
Colore:   biondo, fulvo, marrone, nero, bicolore.
Esercizio fisico: ha bisogno di parecchia attività fisica quotidiana
Salute: è una razza molto forte
Aspettativa di vita: 14/16 anni
Socievole con bimbi: assolutamente sì
Socievole con cani: assolutamente sì
Socievole con altri animali: assolutamente sì

martedì 17 maggio 2011

I Video sulle Azzorre

Video sulle Azzorre Originale del 1969








Video Sull'Isola di St. Miguel



Video Sull'Isola Terciera



Le Isole Azzorre

AZZORRE
L’arcipelago delle Azzorre è un magnifico paradiso naturale formato da 9 isole vulcaniche al centro dell’Oceano Atlantico, a circa 1.500 chilometri dalle coste della Europa e a poco meno di 4.000 dalle coste del Nord America. L’arcipelago delle Azzorre è compreso tra 25° grado di longitudine ovest e 39° di latitudine nord ed occupa una superficie totale di 2.333 Kmq. La distanza minima tra due isole è di 6 Km tra Pico e Faial e la distanza maggiore è di circa 600 Km  tra Santa Maria e Corvo.
Le Azzorre costituiscono l’estremo confine occidentale della Unione Europea, sono parte della Repubblica del Portogallo e sono una regione autonoma dal 1976.  Il Governo regionale ha sede a Sao Miguel, l’assemblea regionale eletta dal popolo si trova a Horta, nell’isola di Faial, ed  Il Ministro della Repubblica, che rappresenta il governo centrale,  risiede ad Angra do Heroismo nell’isola di Terceira.  La popolazione residente è di circa 240.000 persone, con una media di 105 abitanti per Kmq.
Per circa cinquecento anni le Azzorre sono rimaste quasi del tutto incontaminate. Le isole presentano paesaggi magnifici crateri verdeggianti di antichi vulcani, laghi azzurri e verdi incorniciati da ortensie ed azalee, valli, prati, vulcani, scogliere e montagne con paesaggi suggestivi ed idilliaci.

9 isole, 9 viaggi...





L’arcipelago delle Azzorre è costituito da nove isole color smeraldo immerse nell’oceano Atlantico tra il Portogallo (1500 Km) e il Nord America (3500 Km). Da molti ritenute ciò che resta del mitico continente di Atlantide, l’arcipelago venne scoperto nel 15° secolo dai navigatori portoghesi in rotta verso il nuovo mondo e divenne ben presto uno dei punti di approdo preferiti tra l’Europa e l’America.
L’origine vulcanica delle isole è il motivo principale del loro affascinante aspetto selvaggio: antichi crateri occupati da laghi cristallini, scogliere nere che si scagliano nelle acque dell’atlantico, aspre montagne, sorgenti di acque sulfuree e fumarole sono gli elementi che formano uno scenario naturalistico unico al mondo, aspro e spesso impervio ma sempre ingentilito dai fiori che vi crescono durante tutto l’anno, dai pascoli delimitati da siepi di ortensie e dalle tipiche case rurali intonacate di bianco. L’architettura è tipicamente portoghese e le città principali conservano edifici del 18° e 19° secolo.
Le Azzorre costituiscono una delle ultime destinazioni europee dove il turismo è ancora agli albori, si conservano tradizioni antichissime ed è ancora possibile vive al ritmo del “tempo naturale”.
Vi invitiamo a ritornare alle origini del tempo, vi invitiamo alle Azzorre. 



Le Azzorre sono un arcipelago di origine vulcanica situato nell'oceano Atlantico e formato da nove isole principali e da numerosi isolotti. Le isole sono una regione autonoma del Portogallo.
Si tratta di isole verdissime, piene di vegetazione (bellissimi i giardini e i parchi), campi coltivati (mais, banane ecc.) e pascoli.
Alle Azzorre si va per le bellezze naturali: i boschi, i grandi crateri dei vulcani estinti, la vegetazione lussureggiante e curatissima, specie nei giardini, i laghi vulcanici, le colate di lava nera, le coste alte e dirupate con dei panorami straordinari che si ammirano dai miradouro, zone coltivate e zone naturali e percorrendo strade bordate da chilometri di ortensie. Insomma una natura meravigliosa ma non selvaggia.
Le coste sono generalmente alte e scoscese, quindi le strade costiere sono in alto, e via via ci sono delle stradine che portano giù ai piccoli borghi sul mare, stradine strette e tortuose ma spettacolari.
Le nove isole si estendono per più di 600 km nel cuore dell'Oceano Atlantico e sono collocate in direzione nordovest-sudest tra il 36° e il 40° parallelo Nord e tra il 24° e il 32° meridiano ovest. La terra più vicina è Madera, a circa 1200 km. Azzorre
Le Azzorre sono situate nell'ecozona paleartica e formano un bioma unico tra le foreste temperate di latifoglie e miste del mondo, con numerose specie endemiche di piante. Le isole dell'arcipelago ha una superficie totale di 2.355 km². Le singole isole vanno dai 759 km² di São Miguel ai 17 km² dell'isola di Corvo. Tre isole (São Miguel, Pico and Terceira) sono più estese di Malta, e la sola São Miguel è grande il doppio.
Le isole hanno origine vulcanica, benché Santa Maria presenti anche degli elementi corallini. La montagna di Pico sull'isola omonima, a 2.351 metri di altitudine, è la più alta di tutto il Portogallo. Le Azzorre sono effettivamente le cime di alcune delle montagne più alte del pianeta, se misurate dalla base sul fondo dell'oceano.
L'ultima eruzione di un vulcano attivo è stata quella del vulcano Capelinho nel 1957, nella parte occidentale dell'isola, eruzione che ha fatto incrementare la dimensione dell'isola. L'isola di Santa Maria è la più antica e vi si ritrovano rocce calcaree ed estesi sedimenti di argilla rossa.
Le Azzorre sono suddivise in 19 municipalità ciascuna municipalità è suddivisa ulteriormente in entità territoriali minori . Le Azzorre contano un totale di 156 freguesias. Vi sono anche 5 centri urbani maggiori: Ponta Delgada e Ribeira Grande sull'isola di São Miguel; Angra do Heroísmo e Praia da Vitória su Terceira e Horta su Faial.

Nel 1427 uno dei capitani al servizio di Enrico il Navigatore, probabilmente Gonçalo Velho, scoprì le Azzorre. La colonizzazione delle isole ancora non occupate ebbe inizio nel 1439 con popolazioni provenienti principalmente dalle province continentali dell'Algarve e Alentejo; nei secoli seguenti giunsero coloni da altri paesi europei, specialmente dalla Francia settentrionale e le Fiandre.
  Nel 1583 Filippo II di Spagna in qualità di re del Portogallo inviò la sua flotta per scacciare i mercanti francesi dalle Azzorre, facendo impiccare i prigionieri di guerra e contribuendo così alla "Leggenda Nera". Le Azzorre furono l'ultimo territorio a resistere alla sovranità di Filippo sul Portogallo. Nel corso del XVII secolo le Azzorre diedero i natali allo storico e scrittore Antonio Cordeiro, ivi nato nel 1641.
La guerra civile portoghese del 1820 ebbe gravi ripercussioni nelle isole. Nel 1829, a Vila da Praia, il partito liberale ebbe la meglio sull'assolutismo, facendo dell'isola di Terceira il quartier generale del nuovo regime, dove fu anche stabilito il Consiglio di Reggenza (Conselho de Regência) di Maria II di Portogallo.
A partire dal 1868 il Portogallo iniziò l'emissione di francobolli con la sovraimpressione "AÇORES" per l'uso nelle isole. Tra il 1892 e il 1906, emise francobolli distinti per i tre distretti amministrativi in cui al tempo le isole erano divise.
Dal 1938 al 1978, l'arcipelago fu diviso in tre distretti quasi del tutto equivalenti a quelli presenti sulla terraferma portoghese.
Nel 1976 le Azzorre furono proclamate Regione Autonoma (Região Autónoma dos Açores) e i distretti soppressi. 


Isola Graciosa




Campi ondulati, vigneti verdi e porpora, mulini a vento accanto a lagune nascoste nel ventre della terra. La pace della vita di campagna, i vini deliziosi, le attrattive dei pascoli e dei fondali marini costituiscono l'interesse di questa isola.
La piccola isola (lunga 12 km. e larga 8 km.) rispecchia fedelmente il nome che porta, apparendoci subito come un posto dolce e tranquillo, dove gran parte dei suoi circa 5.100 abitanti, sembrano condurre un’ esistenza serena, al riparo dello stress tipico di altre realtà urbane e sociali. Graciosa dà l’idea, da subito, di essere molto solare; è sicuramente la più mediterranea delle isole atlantiche. L’isola è avvolta da una piacevole atmosfera agreste e bucolica, dove vigneti, campi di cereali, mulini a vento, echi di fenomeni vulcanici, uno splendido mare e sorgenti termali costituiscono un insieme difficile da trovare altrove.
Come accennato, Graciosa è interessante sotto vari aspetti. Da un punto di vista naturalistico segnaliamo i fenomeni vulcanici ancora presenti a la Furna do Enxoforre, studiati attentamente dai vulcanologi, nonché le terme di Carapacho, con le acque sulfuree dagli effetti curativi, dove il mare adiacente è di particolare bellezza, con fondali stupendi molto ricchi di pesce; anche la temperatura dell’acqua sembra più mite rispetto a quella di altre zone dell’Atlantico. A Graciosa tutto è mite e distensivo, anche i mulini a vento, spesso affittati come abitazione ai turisti, contribuiscono a conferire all’isola un‘immagine di passato dai teneri risvolti.
I centri abitati principali sono Santa Cruz da Graziosa, Praia, Guadalupe, Luz. Il più grande, Santa Cruz, è anche la città più vivace, caratterizzata dal rispetto della tradizione. Molto piacevole è passeggiare per le stradine in mezzo alle case bianche, decorate con pietra lavica. Da vedere inoltre vi sono le grosse vasche piene d’acqua (la più grande è nella piazza centrale) appartenenti al secolo scorso ed utilizzate per la raccolta delle acque; oggi spesso all’interno vi sono i cigni e altri volatili acquatici. Un’altra visita da effettuare è quella al piccolo museo locale, dove si può meglio comprendere, osservando gli oggetti ed i documenti del passato esposti, la tradizione isolana.
 
Isola di Corvo




Isola Corvo

Vulcani e picchi scoscesi sono gli elementi caratteristici di Corvo, accanto alle stradine pittoresche in cui si aprono le case prive di serratura di questi abitanti molti dei quali conducono la loro vita agricola e pastorale in regime di semicomunità.
Corvo
Concludiamo il nostro piacevole giro per le Azzorre raggiungendo l’isola più lontana dal Portogallo, estremo limite occidentale d’Europa, la piccolissima isola di Corvo, lunga 6,5 km. e larga quasi 4 km, dove i suoi circa 500 abitanti vivono oggi una vita tranquilla, al di fuori del tempo. Nel corso della sua storia Corvo ha conosciuto varie visite da parte dei pirati e dall’isola molti sono emigrarti (anche come equipaggi delle baleniere inglesi) verso l’America, per poi stabilirsi nel Nuovo continente, dando vita ad una piccola comunità azzorriana, ancora esistente ai giorni nostri.

Il centro abitato dell’isola è il villaggio di Vila nova, in pratica un’insieme di casette molto vicine l’una all’altra, in un dedalo di stradine strette, dove per fortuna sono presenti pochissime automobili (sono più utilizzate le particolari moto con due ruote posteriori, adatte per circolare in spazi stretti e superare discrete pendenze stradali). Corvo è un’isoletta dolcissima, che trasmette serenità e voglia di riposarsi, in pace con la natura e con se stessi. Uno dei posti più belli dell’isola è situato alla fine della salita principale, oltre il paese, dal quale si può godere di una bellissima vista sulla Caldera (il cratere centrale di Corvo, con i suoi piccoli laghetti) da un lato ed una fantastica visione dell’oceano dall’altro.
Molto interessanti da vedere sono poi i mulini a vento, di tipo arabo, testimonianza di un passato non lontanissimo. Molto belli sono anche i pascoli, verdissimi ed anche la vista, dalla costa, della lontana isola di Flores, che resta l’unica isola delle Azzorre in qualche modo raggiungibile da Corvo; le altre sono veramente lontanissime. Prima di lasciare Corvo, l’intero arcipelago delle Azzorre con la sua gente semplice e cordiale, facciamo un ultimo bagno nella bellissima insenatura situata sotto il paese, a 300 metri dal porto, dove l’acqua è limpidissima (e abbastanza profonda) e si nuota, veramente, in mezzo ai pesci.










 Isola di Pico

Il suo vulcano alto oltre 2300 mt, è l’incontrastato sovrano dell’arcipelago. L’isola ha un fascino selvaggio dato dalla scura lava che ne caratterizza il paesaggio. E’ famosa per l’ottimo vino coltivato in vigneti tanto particolari da essere considerati Patrimonio dell’Umanità. E’ anche nota per il museo dei balenieri, l’unico retaggio di una antica attività economica oggi riconvertita in grande attrazione turistica.
Pico
E siamo finalmente arrivati a Pico, l’isola che con il monte che le da il nome (il monte Pico, alto 2351 metri) detiene la vetta più alta di tutto il Portogallo. Il monte, che si vede da grande distanza e che spesso pare spuntare dalle nuvole più basse, è la principale attrazione dell’isola, unitamente al mare, molto ricco di pesce, e parecchio frequentato da cetacei e delfini.. L’isola, la seconda per estensione dell’arcipelago; ha nel suolo una grande presenza di basalto, a testimonianza di antiche eruzioni. La montagna, ed i territori circostanti, sono stati dichiarati Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, e sono fieramente salvaguardati, nella loro integrità, anche dagli abitanti dell’isola.

Un posto importante nella storia e nella tradizione dell’isola (comune anche alla maggioranza delle altre isole Azzorre) ce l’ha la pesca alla balena, come testimonia l’originale Museu dos Baleeiros di Laies, dove dei locali, un tempo dediti a ospitare barche, attrezzi per la pesca e lavorazione della balena, dopo il divieto di praticarla, ospitano utensili, ricordi e testimonianze di quel periodo antico. Un'altra tradizione, che invece persiste con successo, è legata alla coltivazione della vite e alla produzione di vini, dei quali, almeno uno, il liquoroso Verdelho, è di qualità eccezionale. Altri vini locali, degni di menzione, sono il lajido, il Frei Gigante, il Terras de Lava e il Basalto.
Per quanto riguarda le città, la più importante è Madalena, vivace ed animata, raggiunta dal turismo anche per scalare la montagna ed effettuare crociere marine per l’avvistamento dei cetacei. Sia la scalata del monte, che dopo una bella faticata (fumarole e varie asperità) consente la vista di uno spettacolo eccezionale, sull’Atlantico maestoso e sulle altre Azzorre più vicine (in particolare Faial e Sao Jorge), sia le gite in mare per ammirare balene, capodogli, delfini, etc., sono fortemente consigliate. Si suggerisce infine di visitare i paesini di Cabrito, Lajido e Arcos, nonchè il Museo dell’Artigianato di Santo Amaro ed il faro di Ponta da Menhinha.


 


 
 




Isola di Santa Maria





E’ l’isola più orientale dell’arcipelago, famosa per il clima mite e secco e per le belle spiagge, tutte caratteristiche che ne fanno la località più rinomata per gli amanti delle vacanze balneari. Santa Maria è anche nota per i ripidi vigneti, per i paesaggi urbani che rammentano quelli tipici della regione dell’Algarve, per i retaggi storici delle città di Vila do Porto e di Anjos che vide approdare Cristoforo Colombo nel suo primo viaggio verso l’America.
Santa Maria
Iniziamo il viaggio nell’arcipelago partendo da Lisbona ed arrivando all’isola meno distante dalla alla capitale portoghese, l’isola di Santa Maria. Santa Maria è l’isola più a sud delle Azzorre, ed è famosa soprattutto per le sue spiagge, considerate le più belle. Santa Maria è anche l’unica isola delle Azzorre non di origine vulcanica e la prima ad essere colonizzata (dai portoghesi dell’Algarve e dell’Alentejo).In epoca più antica l’isola era famosa anche per la raccolta e la commercializzazione di una pianta dalla quale si estraeva una sostanza, la Roccella tintoria, utilizzata per tingere i tessuti in un particolare ed esclusivo colore porpora.

Ma come accennato prima, sono le spiagge la principale bellezza dell’isola; la più importante è Praia Formosa, dalla sabbia bianca finissima, molto frequentata, per le favorevoli condizioni dei venti e del mare, dai surfisti. Nel mese di Agosto vi si tiene il raduno musicale del Marè, che attira numerosi giovani provenienti da varie parti d’Europa. Altra spiaggia importante è la Praia di Sao Lourenso, con le sue piscine naturali e con l’adiacente isoletta, denominata Ilheu Pomerio, rifugio di numerosi uccelli marini. La città principale dell’isola è Vila do Porto, della quale sono apprezzabili la Chiesa Matriz da Nossa Senhora da Assunsao e la fortezza sul mare di Sao Bras.
Altre interessanti mete turistiche sono il villaggio di Sao Pedro, famoso per i mata mouras, buchi fatti nelle aie delle case, ricoperti da pietre di grosse dimensioni, che servivano ad occultare il frutto dei raccolti nelle razzie dei Mori e il paese di Santa Barbara con le sue case tipiche e la fioritura rigogliosa. Molto bello è anche il borgo di Pedras da Maia, caratterizzato dai muretti di vigneti a picco sul mare, che, pur nelle fatiche di una vendemmia difficile, consentono la produzione di un vino liquoroso di ottima qualità. Citiamo infine il Pico Alto, un punto di osservazione dove, dall’alto appunto, si gode di un panorama dell’isola di particolare bellezza.
 


 
 
 















 Isola di Flores

La più occidentale delle Azzorre, la più remona e selvaggia un vero giardino tropicale galleggiante nell’oceano, verde e rosa - blu d’ortensie. Piccola, è la più piovosa dell’arcipelago, qualcuno pensa sia la più bella, ma sicuramente è la più selvaggia. L’isola è ricca di ruscelli e di cascate ma è Rocha dos Bordoes la principale attrattiva: un fenomeno geologico unico fatto dalla solidificazione del basalto in colonnine verticali fittissime, quasi fossero i denti di una balena pietrificata dal tempo.
Flores
Ed arriviamo finalmente nella lontana Flores, l’isola dal nome bellissimo e dalla bellezza cristallina, con le sue cascate ed i corsi d’acqua, con le sue grotte marine e con i suoi splendidi fiori, con le immancabili ortensie che crescono spontanee quasi ovunque, intrecciate alle rose selvatiche, e nelle stagioni appropriate, anche a ginestre, campanule, calle e molti altri fiori. L’isola, una delle più piccole delle Azzorre, distante più di 2000 km dalla capitale del Portogallo, è veramente molto affascinante, ed i suoi 4000 abitanti circa sembrano vivere felicemente. In passato le risorse principali erano l’allevamento e l’agricoltura; importante era la coltivazione di una pianta, Isatis tinctoria, utilizzata per tingere i tessuti e molto apprezzata dai tessitori fiamminghi.

Anche qui, come nelle altre isole, un posto importante l’ha avuto, in passato, la pesca alla balena e la conseguente lavorazione; vennero costruiti stabilimenti per l’estrazione dell’olio dai cetacei. Molti abitanti dell’isola furono ingaggiati dalle baleniere americane. Oggi, che saggiamente tale pesca non viene più praticata, vi sono nuove attività, come ad esempio il turismo, che è in continua espansione, e assorbe, tra i locali, un sempre crescente numero di persone da utilizzare nel settore. Ma Flores, anche nella crescita turistica, rimane comunque un posto tranquillissimo, dove chi cerca pace e solitudine, rimane soddisfatto.
Per quanto riguarda i centri abitati, il principale è Santa Cruz das Flores, dal bel lungomare e dall’aria antica, con una bella piazza alberata (è il vero centro cittadino) dove è veramente possibile assaporare il gusto piacevole di un certo passato; molto bello è, naturalmente, il mare, con le incantevoli piscine naturali, molto frequentate dai turisti e anche dai giovani del luogo. E il tema del mare ricorre molto anche nel museo etnografico cittadino, con un’esposizione di strumenti nautici, modelli di barche ed immagini e disegni riguardanti la pesca alla balena. Altri centri piacevoli da vedere, sono Laies da Flores, Faja Grande e Ponta Delgada. 

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Isola di Fayal





La bella marina di Horta, il capoluogo, è famosa tra i marinai di mezzo mondo che vi trovano riparo da secoli durante le traversate dell’Atlantico. Vi si respira un’atmosfera cosmopolita, perché a Faial prima o poi capitano tutti i navitagori, solitari e non. E tutti lasciano un segno, centinaia di graffiti divenuti un mosaico di murales naif a due passi dal mare. Il paesaggio è dominato dalle migliaia di ortensie che separano gli abbondanti pascoli. Bellissima è la Caldera, il cratere di un vulcano ormai inattivo. Sulla costa si trova invece il Capelinhos, un cratere nato dal nulla appena 50 anni or sono

Faial

E arriviamo finalmente all’isola dei naviganti, Faial ed a Horta, un porto naturale di eccezionale comodità e bellezza, da sempre utilizzato dai navigatori atlantici di ogni epoca, come punto di sosta e ristoro. Testimonianza di questo incrocio marino, di epoche e persone, sono i murales ed il pavimento del porto, con nomi, segni, graffiti e raffigurazioni lì lasciati dai singoli navigatori e dagli equipaggi delle varie imbarcazioni transitate a Horta. Altro luogo dedicato ad accogliere i ricordi marinari dell’isola, è, sempre ad Horta, il famosissimo bar cafè sport Peter, dove, a partire dai lontani anni 30, venivano raccolte le tracce del passaggio degli uomini di mare che lasciavano, nel locale, dediche, gagliardetti e quant’altro in cambio delle attenzioni e cordialità ricevute.

Ma Faial non è certo solo Horta, il suo porto e la sua storia marinara (tra l’altro Horta ha anche un’architettura gradevole, dove la città vecchia e le costruzioni più moderne si fondono piacevolmente). Faial è anche un isola molto verde, che, soprattutto d’estate, con la fioritura delle splendide ortensie, si colora di un blu intenso, tale da essere definita l’ isola blu. Faial è dominata da un cono vulcanico, spento da molto tempo,la Grande Caldera, imponente e selvaggio. Un altro vulcano, il Capelinhos, è tuttora attivo ed ebbe, una cinquantina d’anni fa, un’ eruzione violenta, che, partendo dal mare, seppellì un faro ed alcune abitazioni, creando danni e paura tra gli abitanti.
Girando per Faial si respira un’atmosfera particolare; il verde dei campi è di un colore molto vivo e riflette la cura e la passione degli isolani nutrono per la flora. C’è anche, situato a meno di 3 km. dal centro di Horta, un giardino botanico ben rappresentativo della vegetazione locale, con specie endemiche quali l’ Euphorbia azorica e l’Azorina vidalii, altre esotiche quali lo Juncus acutus e il Solidago sempervirens. Un'altra particolare sensibilità gli abitanti di Faial ce l’hanno per la musica, molto presente nella tradizione portoghese in genere, e qui inserita in un contesto estremamente naturale ed appropriato. Provate per esempio ad assistere, ad Horta, ad un concerto di fado.


Isola di Sao Jorge



Stretta. Lunga e sottile, Sao Jorge sembra una lucertola stesa al sole. Le coste alte e rocciose le danno l’aspetto di una roccaforte inespugnabile, ma all’interno con sorpresa si scoprono pascoli ed un microcosmo fatto da felci, castagni, ortensie ed eucalipti. Il capoluogo è Velas.
All’estremo orientale dell’isola che si trova l’Ilheu de Topo, riserva naturale di uccelli marini. Per gli amanti del trekking Sao Jorge rappresenta un vero paradiso.


Sao Jorge

E’ questa una delle isole più verdi dell’arcipelago delle Azzorre, particolarmente nota per le faja, le pianure a livello del mare molto fertili nelle quali, grazie al clima particolarmente favorevole, vengono coltivati legumi e cereali, ma anche banane, frutti tropicali, caffè e the. Le faja sono terreni produttivi creatisi a seguito dell’ antico crollo delle falesie; quelli situati nella parte meridionale sono più redditizi e popolati, quelli siti nella parte settentrionale sono più suggestivi dal punto di vista paesaggistico, intercalati come sono da cascate e lagune. Sao Jorge ospita inoltre castagni, pini, eucalipti, acacie, oltre alle solite ortensie delle Azzorre, qui veramente stupende.

A Sao Jorge l’economia è di tipo agricolo – artigianale; è inoltre molto sviluppato l’allevamento (vi sono almeno 20.000 capi di bestiame) e molto intensa è anche la produzione di latte e dei suoi derivati. Particolarmente riuscito è il formaggio locale. Il più noto è il queso Sao Jorge, simile al formaggio olandese, esportato anche in Portogallo. Un altro aspetto artigianale caratteristico dell’isola, riguarda la tessitura e la tintura dei tessuti, in passato molto praticate, ma ancora presenti nelle cooperative di donne, operanti nel settore, che tengono viva la tradizione, utilizzando alcune tecniche antiche, importate all’epoca dai maestri fiamminghi.
Anche il mare, naturalmente, ha un posto di riguardo nello sviluppo dell’isola; fortemente consigliato è ad esempio un tuffo nella piscina naturale di Punta do Topo, nonché l’assaggio dei saporitissimi pesci, pescati localmente e cucinati con varie ricette tradizionali. Per quanto riguarda le città, la più importante è Velas, con il suo piccolo centro antico ed il suo animato porto. Altri centri abitati, meritevoli di una visita, sono la cittadina di Urzelina (il nome deriva dal lichene urzela usato nella tintura dei tessuti), con resti di mura di fortificazioni, e quella di Calheta, con interessanti case antiche e con la bella chiesa barocca di Santa Caterina

Isola di Sao Miguel




E’ l’isola principale dell’arcipelago non solo per l’estensione, ma perché vi si concentrano le più importanti attività economiche. Ponta Delgada, la capitale, è una bella cittadina vivace, moderna ed ospitale. L’entroterra si caratterizza per gli ampi spazi occupati da una ricchissima vegetazione che nasconde laghi cristallini e piccoli villaggi. La natura è la grande protagonista dell’offerta naturalistica dell’isola: a ovest si trovano i famosi laghi si Sete Cidades che occupano un antico cratere. Nel centro dell’isola si trova la splendida Lagoa do Fogo un lago dalle acque cristalline, delimitato da una spiaggia con sabbia bianchissima che occupa un profondo cratere. A poca distanza si trova la Valle di Furnas dove l’attività geotermica è ancora visibile nelle sue fumarole e nelle decine e decine di sorgenti di acque minerali e sulfuree. Qui si trova anche il famoso parco di Terra Nostra, un meraviglioso giardino botanico che nasconde piante esotiche ed endemiche. La regione orientale dell’isola è il paradiso per gli amanti del trekking.

Sao Miguel
La seconda tappa del nostro giro si svolge a Sao Miguel, la più grande e conosciuta delle Azzorre, con circa 140.000 abitanti (circa la metà dell’intero arcipelago), sicuramente la più europea delle isole, che può vantare uno sviluppo, anche imprenditoriale, ormai consolidato. Dopo l’iniziale colonizzazione, che ha visto un’alternanza nel passato di Spagnoli e Portoghesi, ma con presenze anche di Francesi e Mori, l’isola si è affermata per la produzione e commercializzazione di grano, zucchero e successivamente arance. In un epoca più moderna l’agricoltura si è posizionata sulla produzione di ananas (piccoli e di qualità pregiatissima), di banane e (unica in Europa) di tè.

Nell’isola la natura è spettacolare grazie anche alla vegetazione lussureggiante; vi si trovano infatti giardini tropicali, laghi di acqua calda, lagune, spiagge vaste alternate a scogliere a picco sul mare, ma anche montagne e boschi. Da un punto di vista naturalistico molto interessante è la visita a Furnas delle caldeiras, con fumarole e geyser, prodotte dal vulcano attivo esistente, che dalla collina fuoriescono, scendendo verso il fiume adiacente. Sicuramente da visitare è la zona intorno a Nordeste, aspra e selvaggia, con spiagge quasi deserte; lì vive uno dei simboli isolani, il “ciuffolotto delle Azzorre “, priolo in portoghese, un uccellino di 30 grammi, a rischio d’estinzione.






 
 
 
 

 
Altra località che merita una visita è Sete Cidades, una laguna di particolare bellezza, unitamente all’altra dal nome di lagoa do Canario. Adiacente alle due lagune vi è il Miradouro Vista do Rei, un punto d’osservazione che si trova sul bordo di un cratere a picco sul lago, ricco di ortensie. Ma San Miguel non è solo natura, bellissime sono ad esempio le città di Ponta Delgada (il centro più rappresentativo dell’isola), Vila Franca do Campo (l’antica capitale) e Ribeira Grande. Del capoluogo in particolare ammiriamo l’architettura barocca, le piccole stradine del centro, l’interessante Museo Carlos Machado, il Convento dei Gesuiti e il Forte di Sao Bras.
 
Isola di Terceira



Terceira
E' la capitale “culturale” dell’arcipelago, quella più ricca di bellezze architettoniche e monumentali e dove antiche tradizioni popolari sono ancora molto sentite. Angra do Heroismo, il capoluogo, è considerato Patrimonio dell’Umanità ed è posta sotto tutela dell’Unesco conserva un centro storico del coloniale di particolare pregio dove si unisce lo stile tradizionale portoghese alle rielaborazioni barocche delle colonie sudamericane. I villaggi costieri della zona settentrionale si caratterizzano per i coloratissimi “imperios” tipici edifici sacri dedicati al culto dello Spirito Santo. L’isola è anche nota per le “touradas de corda” una sorta di corrida di strada incruenta che si ripete, quasi quotidianamente, anche nei villaggi più piccoli.
Terceira
La terza meta del nostro tour nelle isole Azzorre ci conduce appunto a Terceira, meta di particolare interesse. La prima sensazione che si ricava nella visita è di un’isola forse priva della natura selvaggia presente in altre isole dell’arcipelago delle Azzorre, però sicuramente ricca di una piacevole atmosfera culturale e anche di piacevoli confort ambientali. Terceira, nella sua storia, ha risentito dell’alternanza di dominazioni subite (spagnola e portoghese), ma si è anche forgiata in una sua personale essenza legata alle tradizioni ed a un forte attaccamento alle origini, che vengono ricordate in alcune suggestive feste celebrative.

Parlando delle città più importanti dell‘isola, non si può che iniziare dalla città principale, Angra do Heroismo, che ricorda, già nel nome, gli episodi di eroismo, compiuti dai suoi abitanti, durante l’assedio (poi vittorioso) effettuato dagli spagnoli, nel 1853. La città, dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, è molto bella, e risente tuttora dei canoni urbanistici dell’Europa medievale. L’aria rinascimentale è ancora percepibile, così com’è ancora possibile ammirare i resti di fortificazioni antiche, conventi e monasteri. Anche le chiese, in particolare quella della Misericordia, del XVIII secolo, e la cattedrale di San Salvador da Sé, del XVII secolo, ricche di decorazioni barocche, sono molto interessanti.
L’altra città dell’ isola, sicuramente da visitare, è Praia da Vitoria, che fondata nel primo periodo della colonizzazione, è oggi una della città più moderne delle Azzorre, all’avanguardia sotto gli aspetti urbanistici, ed anche dotata di buona ricettività turistica, con alberghi e ristoranti di vari livelli, nonché di un porto turistico ben attrezzato. Da vedere inoltre nell’isola, sotto il profilo più naturalistico, le bellissime piscine naturali (in particolare quelle della zona di Biscoitos) e anche le grotte di origine vulcanica situate verso Algar do Carvao. Da ricordare infine l’importanza della musica, che, soprattutto ad Angra, viene riproposta in varie manifestazioni culturali di successo.
 

 
 
 
 
 
 

 
 
 
 
 

 

GEOGRAFIA, DOCUMENTI E VALUTA.

Politicamente le Azzorre appartengono al Portogallo e quindi alla Comunità Europea. Il territorio portoghese è inserito nell’area di circolazione della moneta unica europea (Euro) e nella zona Schengen (non sono previsti controlli di frontiera). Per l’imbarco e per le procedure di sicurezza è sempre e comunque indispensabile presentare un valido documento di riconoscimento.

LINGUA

La lingua ufficiale è il portoghese seppur caratterizzato da tipiche inflessioni.

FUSO ORARIO

Due ore in meno rispetto all’Italia.

ELETTRICITA

Corrente alternata a 220 volts.

CLIMA

Seppur favorite dalla corrente del golfo, le Azzorre sono soggetta ad un clima mite ma normalmente molto variabile. Non è tanto raro sperimentare le quattro stagioni in una sola giornata quindi siate pronti a variazioni improvvise del clima soprattutto durante i trekking. E’ possibile nuotare praticamente durante tutto l’anno in quanto la temperatura del mare raramente scende sotto i 15 gradi in inverno per arrivare anche ai 23 gradi in estate.

QUANDO ANDARE

Il periodo migliore per visitare le Azzorre è quello compreso tra maggio e settembre quando le ortensie sono in fiore, le balene e i delfini nuotano liberamente tra le onde e la temperatura consente di stendersi al sole senza mai superari i 23 gradi.

ABBIGLIAMENTO

Nel periodo estivo bastano indumenti leggeri e qualche golfino per la sera. L’abbigliamento più pesante è necessario solo per chi prevede passeggiate in altitudine, mentre è sempre bene essere attrezzati per la pioggia.

VIABILITA

È valida la patente italiana. La rete stradale è discreta con alcuni tratti di sterrato e di pavè.
IN AEREO:
E’ in assoluto il mezzo di trasporto più opportuno per muoversi tra le isole dell’arcipelago. Il tempo di volo tra le isole del gruppo occidentale e quelle del gruppo centrale è di circa un’ora. Un’altra ora è necessaria per raggiungere Flores e Corvo dalle isole del gruppo centrale. Tutte le isole dispongono di un proprio aeroporto. I collegamenti aerei sono assicurati dalla compagnia aerea SATA.
IN BATTELLO:
Le isole del gruppo centrale sono collegate via mare da un servizio di battelli e aliscafi. In particolare le isole di Faial, Pico e Sao Jorge dispongono di collegamenti eccellenti. Santa Maria può essere raggiunta da Ponta Delgada ma è bene sapere che il trasferimento è lungo e non particolarmente comodo.











































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giovedì 26 maggio 2011

L'Isola di Madeira : i Video




Video su Madeira Originale del 1931

Video con Fotografie D'Epoca dell'Isola di Madeira


Atterraggio di un Aereo All'Areoporto di Madeira




Telecronaca di un Volo Sopra Madeira

Concorso di Bellezza di "Miss Madeira"

mercoledì 25 maggio 2011

L’Isola di Madeira


Sicurezza:
Madeira è senza dubbio una delle destinazioni più tranquille e sicure al mondo sotto ogni punto di vista. Con le precauzioni minime dettate dal buon senso sarà ben difficile che possa accadere qualcosa di poco piacevole.  In albergo sono comunque presenti casseforti e cassette di sicurezza dove lasciare eventuali beni di valore
Documenti: Madeira è territorio Portoghese. Per chi è cittadino UE occorre solo la carta di identità valida per l’espatrio. Per chi non è cittadino dell’Unione meglio verificare i documenti necessari oltre al passaporto. 
 
Vaccinazioni: nessuna richiesta né consigliata.
 
Animali Domestici: Madeira ospita  il vostro amico a 4 zampe. Naturalmente deve essere munito di regolare passaporto e di tutta la documentazione sanitaria e di proprietà prevista dalle leggi vigenti.  Ricordate che dovete tassativamente  prenotare anche per lui l’aereo e, naturalmente l’albergo. Quando prenotate il vostro viaggio alla vostra agenzia di fiducia indicate sempre e subito la presenza dell’animale con i dettagli di razza e peso che lo riguardano.
Moneta: A Madeira circola l’Euro , in portoghese pronunciato 'Uro' con pesante erre “ moscia” e con la s al plurale
Lingua e Popolazione: Madeira a circa 255.000 abitanti , metà dei quali vive a Funchal . La lingua è il portoghese, molto parlato l'inglese.
Fuso Orario: Madeira ha un'ora in meno rispetto all’Italia tutto l’anno 
Parchi Nazionali e Riserve  Biologiche Naturali a Madeira
Madeira è coperta da  una vegetazione esotica lussureggiante di grande varietà ecco perchè Madeira è un isola conosciuta per la splendida vegetazione.
Il governo autonomo regionale di Madeira nel 1982 ha dichiarato i 2/3 della superficie dell’ isola di Madeira   area biologica protetta o parco nazionale.   Quindi a Madeira non è possibile  raccogliere distruggere o disturbare le specie presenti  e questo fa sì che   il prezioso ecosistema dell’isola venga adeguatamente protetto.
Le aree protette di Madeira  includono: Foresta di Laurissilva, Riserva Naturale delle isole di Desertas e Selvagens, Riserva Naturale di Garajau, Riserva Naturale di Rocha do Navio

Foresta Laurissilva

 

Madeira foresta LaurissilvaLa foresta Laurissilva occupa poco più del 20% della superficie totale di Madeira , prevalentemente nella parte nord dell’isola  ad un’altitudine compresa tra 300 e 1.300 metri, si tratta della più grande foresta al mondo di Laurissilva e si ritiene sia anche la meglio tenuta. La foresta di Laurissilva di Madeira è classificata Patrimonio Mondiale UNESCO.
Il nome Laurissilva viene dal latino silva cioè foresta e da Laurus cioè alloro o lauro famiglia delle specie tipiche di questo parco.
L’origine di questa foresta risale al periodo terziario quando una gran parte dell’area Mediterranea era coperta da vaste foreste di Laurissilva. A nostri giorni questo tipo di foresta si trova solo nell’area biogeografia della Macaronesia .

 

Riserve naturale delle isole di Desertas e Selvagens

 

Madeira Parchi nazionali e riserve biologiche naturali

Le isole Desertas sono tre piccoli isolotti di origine vulcanica: Ilhéu Chão, Deserta Grande e Bugio. Queste isole sono tutte disabitate principalmente  perché non c’è acqua dolce e perché sono belle ma inospitali. Nel 1990 sono state dichiarate zona protetta e nel 1995 riserva naturale. Per visitarle è indispensabile ottenere un’autorizzazione.
Madeira Leoni MariniInizialmente questa riserva venne creata per proteggere la colonia di leoni marini che la abita e che conta attualmente poco meno di 30 membri ed è una delle poche al mondo.
Le isole Selvagens sono composte da 2 piccoli gruppi di isole:  Selvagem Grande , Selvagens Pequena cioè piccola e  Ilhéu de Fora sono le più importanti.
Questa riserva naturale fu creata nel 1971 per proteggere alcune specie di uccelli marini ed è una delle prime create Portogallo. Grazie alle condizioni particolari offerte per la nidificazione di alcune specie marine queste isole sono considerate un vero paradiso ornitologico

 

Riserva Naturale Garajau

Madeira riserva Garajau

La riserva si Garajau è l’unica riserva completamente marina di Madeira e dell’intero Portogallo ed è stata creata per proteggere una vasta area costiera in modo da avere una vera e propria nursery ecologica ed offre condizioni ambientali uniche non solo grazie alla posizione ma anche per le sue acque di eccezionale purezza che creano grande interesse scientifico e turistico.
Naturalmente non  è consentita la pesca in tutta l’area della riserva e c’è grossa sorveglianza lungo le coste per controllare che tutto venga rispettato e rimanga intatto.

 

Riserva Naturale Ponta de São Lourenço

Madeira  Riserva Ponta Sao LourencoLa riserva di Ponta de   São Lourenço  ha una vegetazione unica con alcune specie endemiche molto rare. Oltre alle piante rigogliose ci sono diverse specie di interesse ornitologico. 


Riserva Naturale Rocha do Navio

La riserva di Rocha do Navio è stata creata per arginare il fenomeno della pesca con esplosivo (illegale) che stava pesantemente danneggiando le coste e la fauna marina locali.
Questa riserva, sulla costa nord di Madeira offre uno dei più bei panorami dell’isola e si trova tra Ponta de São Jorge e Ponta do Clérigo.

 

Centro Vulcanologico São Vicente

 

Madeira è un’ isola di origine vulcanica ed  ha un centro di vulcanologia cheMadeira grotte di Sao Vincente  si trova a Sao Vincente un piacevole villaggio sulle coste nord  dell’ isola proprio alla fine delle vallata dove cominciò la formazione di Madeira.
Il centro grazie a proiezioni audiovisive illustra le eruzioni vulcaniche e la nascita dell’isola.
E’ inoltre possibile visitare le grotte di Sao Vincente che sono appunto grotte vulcaniche composte da una serie di gallerie di lava risultato di un’eruzione di circa 400.000 anni fa. Questo complesso di tunnel  vulcanici si sviluppa per una lunghezza di circa 1 chilometro; il sentiero pedonale è lungo circa 700 metri e si percorre con calma  in circa 40 minuti in modo da ammirare stalactiti, gli agglomerati di lava, ed il masso erratico portato dalla lava e rimasto bloccato  all’interno dei canali.
Al centro di vulcanologia di Sao Vincente è inoltre possibile  passeggiare nei lussureggianti giardini  che includono parecchie specie endemiche di Madeira.
Madeira la geografia
Madeira ed il suo arcipelago si trovano tra la latitudine 32°22’20’’ e 33°7’50’’ Nord  e  traMadeira la posizione di Madeira rispetto all'  Europa continentale e all' Africa 16°16’28’’ e 17°16’38’’ di longitudine Ovest. Madeira ed il suo arcipelago fanno parte della Macaronesia la regione biogeografica che include oltre a Madeira l’arcipelago delle Azzorre, le Canarie e Capo Verde. Per  conoscere Madeira, potete iniziare localizzando  l’ arcipelago di Madeira sulla carta qui a lato, un piccolo puntino nell' oceano Atlantico, infatti Madeira si trova  di fronte alle coste dell’Africa, meglio del Marocco a circa 500 km ed  a circa 1.000 km sud, sud-est da Lisbona. La superficie dell’ isola di Madeira è di 741 kmq (459 smls), Madeira  ha una  lunghezza massima di  57 km e larghezza di  21. Madeira è una isola di origine vulcanica abbastanza recente, e questo spiega l'orografia particolarmente complessa, ancora poco modificata dall'erosione di acqua e vento. Le coste sono quasi esclusivamente a picco, ci sono poche spiagge, e spostandosi verso l'interno si guadagna subito quota. La costa nord è piuttosto selvaggia e soggetta alle forze del mare e dei venti. Il lato sud dell'isola, dove si trova anche Funchal, ha un clima più mite ed è quindi il più abitato.
L'arcipelago di Madeira è stato scoperto nel 1418 dai portoghesi. ed  è  composto da diverse isole o meglio 2 isole abitate Madeira e Porto Santo e due gruppi di isolotti rocciosi deserti chiamati  Ilhas Desertas e Ilhas Selvagens; Madeira e le sue isole  appartengono geograficamente all’ Africa, ma sono politicamente ed a tutti gli effetti regioMadeira la cartina di Madeirane del Portogallo.
La grande varietà dei paesaggi di Madeira, conosciuta come il giardino galleggiante, crea la condizione ideale per vari habitats differenti sottolineata anche dalle diverse altitudini. Madeira si può suddividere in tre regioni geografiche : la costa ovest, la costa est, il massiccio centrale. La parte centrale è di origine vulcanica  con eruzioni continuate per milioni di anni iniziate ben 20 milioni di anni fa.  Tutti i vulcani sono  spenti da tempi immemorabili. Le coste di Madeira sono alte e frastagliate .
Madeira si trova a circa 90 minuti di volo da Lisbona. Arrivando in aereo a Madeira atterrerete all’aeroporto di Funchal  sulla punta est dell’isola a circa 30 minuti di auto da Funchal centro.
L’ isola di Porto Santo  è invece praticamente piatta con una lunga magnifica spiaggia di sabbia   di circa 9 chilometri. Gli isolotti delle Desertas e Selvagens sono geologicamente simili a Porto Santo.
Madeira il Clima Madeira il clima di Madeira tutto l'anno
Madeira è lambita dalla corrente del Golfo  che le garantisce un clima mite ed invidiabile tutto l’anno, infatti Madeira, con un clima medio invernale di 19°  centigradi ed una media estiva da giugno a tutto ottobre di 24° e  minime a 17°   è  considerata meta ideale per le vacanze in ogni periodo  dell’anno anche grazie al basso livello medio di umidità ed alle tante attività offerte!
La baia di Funchal,  capoluogo di Madeira  protetta dalle montagne  ha il clima perfetto  tutto l’anno, ed è al riparo dai venti che a volte soffiano sull’isola.
Porto Santo è destinazione adatta esclusivamente a vacanze mare per questo motivo, dato il suo clima piacevole ed asciutto , va visitata possibilmente tra maggio e settembre, negli altri mesi il clima è primaverile ma poco idoneo ad una vera vacanza mare  quindi molto meglio una vacanza a Madeira dove Funchal ha un micro-clima migliore e dove ci sono molte più attrattive e cose da fare rispetto a Porto Santo

Vacanze e viaggi a MadeiraMadeira  Port Moniz

Madeira è un’ isola ideale per una vacanza in ogni momento dell’anno, come si è visto il  clima di Madeira,  le bellezze naturali,  la sicurezza, la vita notturna, il carnevale e le feste di fine anno fanno di Madeira una destinazione di viaggio ideale sia per chi desidera una vacanza di tutto riposo sia per chi vuole un viaggio all’insegna dello sport.
Per Madeira così come per altre destinazioni il miglior consiglio che si possa dare è quello di considerare ciò che si vuole veramente  fare in vacanza e la propria capacità di spesa. Una volta risolti questi due quesiti potrete ottenere da Madeira la miglior vacanza per voi. In linea di massima vi consigliamo di scegliere un buon tour operator che ben conosca Madeira e che la proponga da tempo,  e specificando con sincerità cosa volete dalla vostra vacanza potrete farvi consigliare al meglio per la vostra vacanza a Madeira .
Madeira perfetta per una vacanza Acquistando un pacchetto per Madeira che includa tutti i servizi che voi desiderate per intenderci volo aereo, albergo, auto a noleggio o trasferimenti, escursioni sport o altro secondo le vostre abitudini costruirete la vacanza o il viaggio come lo volete, risparmierete tempo e denaro e sarete ben protetti dalla legge europea che tutela i viaggiatori inoltre molti operatori offrono l’assicurazione per l’eventuale annullamento del viaggio particolare non certo trascurabile (alcuni operatori la propongono a pagamento altri la offrono gratuitamente ).
In linea di massima è auspicabileMadeira Funchal trascorrere a Madeira almeno una settimana, gli alberghi hanno un buono standard e generalmente anche un buon rapporto qualità prezzo, ci sono alberghi di ogni livello residenze ed hotel in stile in grado di soddisfare ogni esigenza. Non dimenticate di noleggiare l’auto almeno per qualche giorno per visitare l’interno dell’isola e ricordate che l’auto è il sistema più pratico e veloce per muoversi a Madeira.
All’arrivo sull’isola vi suggeriamo di richiedere un transfer privato, comodo pratico e veloce vi farà cominciare meglio la vostra vacanza.
Se andate a Madeira per una vacanza all’insegna dello sport potrete richiedere dei pacchetti  specialmente creati per gli appassionati dei vari sport, ci sono ottimi tour operator che li propongono.
Se desiderate una vacanza Madeira e Porto Santo in abbinata vi suggeriamo di trascorrere a Madeira 4 o 5 giorni ed almeno una settimana a Porto Santo.
Porto Santo
Porto Santo si trova a circa 40 chilometri da Madeira, in volo sono circa 15 minuti  da Madeira ePorto Santo si può raggiungere anche con una traversata di poco più di 2 ore e mezza da Funchal; l' isola ha una superficie di poco più di 42 kmq e circa 4.500 abitanti.
Porto Santo  è un’ isola idilliaca e  molto rilassante, offre  clima buono asciutto e stabile (i mesi in cui andare a Porto Santo vanno da metà marzo ad ottobre) Porto Santo è famosa per la meravigliosa spiaggia di sabbia dorata lunga ben 9 chilometri e per le acque cristalline;   Porto Santo è un’ isola ideale per una vacanza mare (da maggio a settembre) con buone strutture  e non ancora rovinata dal troppo turismo. A Porto Santo troverete una natura incontaminata e dei magnifici tramonti. Ci sono buone possibilità di effettuare diversi sport  come immersioni, windsurf, golf , parapendio, cicloturismo nella parte sud dell’isola. A Porto Santo avrete modo di godere del relax e della tranquillità che la vita nelle nostre città ci impediscono di avere durante l’anno.
L’ufficio del Turismo di Porto Santo di trova in Avenida Vieira e Castro a Vila Baleira  ed è aperto dalle 09.00 alle 17.30 da lunedì a venerdì
Madeira è ideale non solo per una vacanza ma anche per una vacanza  sport in tutti in tutte le stagioni a Madeira potrete effettuare equitazione, parapendio, ciclismo , mountain bike, surf, windsurf, vela, sci d’acqua,  nuoto, tennis, passeggiate, trekking,  golf, pesca d’altura  ed altro ancora.
E non dimenticate il Madeira Wine Rally famosa corsa rally automobilistica  che attira a Madeira molti appassionati di questo sport.
 
Trekking a  piedi e passeggiate
 Madeira passeggiate e trekking
Una delle attività per le quali Madeira è famosa, infatti se Madeira è un’isola dal clima eccellente tutto l’anno e con una natura e paesaggi  belli, vari e rigogliosi e logico che le passeggiate siano sempre state tra le attività più popolari. L’arcipelago di Madeira ha molto da offrire a chi ama tenersi in esercizio con passeggiate o trekking a piedi. Ci sono moltissime bellezze naturali splendidi paesaggi e belle montagne, foreste, coste, caratteristici villaggi e tante altre cose da scoprire.
A Madeira ci sono innumerevoli sentieri di vario tipo e livello con una grande estensione adatti ad ogni tipo di camminatore.  Tutti consentono di scoprire a stretto contatto con la natura le molte cose belle che Madeira ha da offrire, famosissimi i sentieri lungo le Levadas
Madeira è una bella opportunità anche per chi ama percorsi di trekking ad ogni livello a contatto con la natura, per il trekking le zone migliori sono quelle delle montagne centro nord  assolutamente perfette per il trekking
Golf
Madeira golfIl golf a Madeira è immerso in una natura che offre il meglio ed i campi sono circondati da bellissimi scenari naturali;  che  Madeira fosse luogo ideale per il golf lo sapevano gli inglesi che in fatto di golf sono dei veri maestri e furono loro a creare, molti anni fa  i due percorsi classici sull’isola di Madeira, il Palheiro Golf e il Santo da Serra.   Gli appassionati  del golf saranno entusiasti di giocare su percorsi ben tenuti e di ottimo livello che garantiscono condizioni climatiche ideali anche per il golf in ogni momento dell’anno. Il più importante evento di golf e il Madeira Open
Porto Santo ha invece un ottimo percorso golf 18 buche il Porto Santo Club inaugurato nel 2004 creato da Sevariano Ballestreros.
Per le  vacanze  all’insegna del golf ci sono ottimi pacchetti viaggio golf studiati per golfisti
 
Surf e Windsurf
Madeira windsurfMadeira è ideale per praticare surf e windsurf, ma la scoperta è avvenuta in anni recenti quando i professionisti del surf si sono accorti delle perfette condizioni delle acque di Madeira per questi sport.  Le coste sono aspre  e la conformazione del fondo marino crea la situazione ideale per la formazioni di onde perfette per il surf. Se siete Madeira surfdei principianti però  non tutti i punti vanno bene per voi e sarà opportuno stare molto attenti agli scogli ed alle rocce
Grazie alla sua localizzazione nell’Atlantico Madeira riceve onde di ogni genere che appassionano gli sportivi. Il clima subtropicale con acque a 15/16 gradi nei mesi freddi e a 22/25 nei mesi caldi suggerisce l’utilizzo della muta .
Pesca d’alturaMadeira pesca d' altura
Anche la pesca d’altura ha in Madeira un luogo ideale infatti la posizione di Madeira nell’Atlantico, gli scenari  ed il clima la rendono perfetta praticamente per tutto.
A soli 5 minuti dalla costa si inizia ad essere in zona ideale di pesca poiché Madeira ha fondali che raggiungono rapidamente grandi profondità . A circa 5 chilometri dalle coste la profondità è di circa 3.000 metri.  Madeira si trova sulla rotta di migrazione di parecchi pesci di grosse dimensioni come i blue Marlin  che raggiungo i 500/600 chili ed i tonni che si trova abbastanza  facilmente tra giugno e settembre. 
Altre specie pescabile nelle limpide acque di Madeira sono:  White Marlin, Tonno dalla Pinna gialla, Tonno dalla pinna Blu , Tonno Albacore , Tonno Obeso o occhiogrosso,  Squalo blu, Pesce martello , Mako,  Barracuda,  Bonito, Pesce spada,  Aguglia,  Wahoo.
Ci sono tour operator che organizzano pacchetti di viaggio destinati agli appassionati di pesca d’altura con personale locale esparto ed ottime attrezzature.
Immersioni
 
Madeira immersioni  Anche le immersioni sono una scoperta abbastanza recente per  Madeira . Le splendide acque, la vita sottomarina ,   le temperature comprese tra 18 e 25 gradi secondo la stagione sono le ragioni grazie alle quali Madeira ha guadagnato e sta guadagnando spazio tra le mete ambite da chi fa immersioni.  Tra le specie che si possono avvistare citiamo: barracuda, mante, razze,   delfini , squadro . Grazie a centri qualificati è possibile effettuare immersioni   assistiti da esperti istruttori  sia per principianti che per divers esperti.
 
Tennis  e Squash
 
Il tennis come tutte gli sport da fare all’aria aperta trova a Madeira la situazione ideale in ogni momento dell’anno e praticamente ogni albergo di Madeira ha il suo campo. Alcuni alberghi dispongono anche di squash
Madeira ha una vjta notturna molto vivace e fortunatamente sicura.Maadeira casino funchal
Oltre al celebre Casino di Funchal, diverse discoteche, moltissimi ristoranti e ristorantini, mediamente si mangia bene ovunque, cucina prevalentemente semplice con piatti tipici che incontrano molto il gusto italiano ,   il personale è gentile disponibile e cordiale praticamente non c'è che l'imbarazzo della scelta per passare una serata piacevole
 

Madeira cenni di storia


Madeira ed il suo arcipelago comparivano sulle carte italiane e spagnole già nel 1300,  ma la scoperta vera e proprio o meglio la riscoperta avvenne nel 1418 ad opera dei portoghesi Joao Gonçalves Zarco, Tristão Vaz Teixeira e Bartolomeu Perestrelo. Madeira acquisì subito importanza sia per la grande produzione di cereali sia come importante base  di supporto del Portogallo nella sua espansione grazie alla ottima posizione geografica ed infatti da subito Madeira giocò un ruolo importante sia da un punto di vista politico che economico.

Madeira su antica mappaPeraltro anche Cristoforo Colombo soggiorno a Madeira e Porto Santo dove ebbe modo di accrescere la sua esperienza nella navigazione e dove preparò il suo viaggio verso le Indie che risultò poi essere il viaggio verso il continente americano.
Nel 1425 l’arcipelago venne diviso in  Funchal, Machico e Porto Santo. Per molti anni lo sviluppo e la ricchezza di Madeira dipesero principalmente dalla produzione di cereali. All’epoca le numerose   aziende agricole di Madeira producevano una enorme quantità di grano quasi tutto inviato nel Portogallo continentale o nei territori  delle colonie portoghesi.
Ma alla fine del ‘400 le colture vennero per la maggior parte trasformate in canna da zucchero e l’esportazione dello zucchero divenne primaria.  Vennero portati schiavi dall’Africa per lavorare nei campi e alla trasformazione. Fu a Madeira che venne inventato il primo mulino meccanico ad acqua proprio per la lavorazione dello zucchero e questo accrebbe enormemente la produzione che, all’inizio del XVI secolo era di circa 3.500 tonnellate. Per Madeira questa fu una vera e propria “età dell’oro”, ed   in questo periodo   Madeira acquisì grande importanza e divenne conosciuta in tutto il mondo.
A Madeira ci sono ancora molte testimonianze architettoniche delll’epoca come ad esempio  il convento di Santa Chiara, la cattedrale di Funchal, le chiese di Machico, Santa Cruz e Calheta, inoltre i musei di Madeira come il ricco museo di Arte Sacra di Funchal hanno importanti opere soprattutto fiamminghe risalenti al periodo.
Alla fine del ‘500 l’esportazione dello zucchero subì un grosso calo sopratutto perchè lo zucchero proveniente dal Brasile, dove proprio gli specialisti giunti da Madeira avevano creato delle piantagioni, aveva un costo inferiore. Per questa ragione il secolo successivo fu per Madeira ed il suo arcipelago un periodo di grossa crisi economica e sociale.  Madeira ed in particolare Funchal grazie al porto rimase importante centro commerciale per i traffici con Africa , America ed India.
Medaglia commemorativa nozze Caterina di BraganzaNel  1580 Madeira e Portogallo  si ritrovarono sotto il regno di Castiglia  fino a quando nel 1640 si ritornò all’indipendenza. Nel periodo l' Infanta Donna Caterina di Braganza figlia del re del Portogallo  si sposa con il Re Carlo II di Inghilterra.
Tra le altre cose questo accrebbe enormemente i commerci tra Madeira e l’Inghilterra soprattutto del famoso vino di Madeira sia verso l’Inghilterra che verso le innumerevole colonie e territori. Dalla fine del ‘600 per Madeira cominciò un nuovo periodo di arricchimento sia economico che culturale  ed il vino di Madeira  rese l’isola famosa ed amata  in tutto il mondo.
La produzione del vino di Madeira raggiunse i 45.000 barili dei quali 30.000 circa destinati all’esportazione. Questo periodo di prosperità dovuto alla produzione del   Madeira ebbe grandi ripercussioni anche nell’arte e nell’architettura dell' isola.  Le grandi case padronali del XVII e XVIII secolo con la pietra con balconi torri balconi e belvedere ne sono una testimonianza.
Madeira, alll’inizio inizio dell’800 conobbe un nuovo periodo di recessione sopratutto dopo la fine delle guerre napoleoniche, inoltre  una malattia delle viti particolarmente perniciosa stroncò la produzione del Madeira e gli inglesi, principali consumatori di questo vino pregiato e delizioso, cominciarono a bere   Porto e Xerex.
In seguito la costruzione dei “levadas” canali di irrigazione portò un aumento della produzione di alcuni prodotti come canna da zucchero, cereali  e banane il tutto destinato all’esportazione con ovvio incremento della prosperità sull’isola di Madeira.
Nel contempo iniziò la produzione e l’esportazione dei magnifici ricami e merletti di Madeira e delle ceste.
Nell’800 cominciò anche il turismo inizialmente come turismo di  benessere e termale. Furono inglesi e tedeschi, per primi a sfruttare il mite e salubre clima di Madeira per curare le malattie bronchiali e polmonari . I medici prescrivevano allora lunghi soggiorni a Madeira per curare queste malattie.
Nel secolo scorso, con la costruzione dell’aeroporto, l’ampliamento del porto e la creazione di una vasta rete stradale il turismo ha avuto a Madeira un enorme sviluppo e Madeira è ora considerata grazie al clima, alla bellezza dei paesaggi,, alla cortesia degli abitanti , alla qualità  dei locali e dei ristoranti  e all’ eccellente livello di hotel, residenze ed alberghi in stile una destinazione di turismo di qualità in ogni momento dell’anno.
 

 

Madeira ed il suo vinoMadeira vino di Madeira




Madeira non è solo il nome dell' isola, Madeira è  anche  un tipo di vino liquoroso che deve il suo nome alla bella isola sub-tropicale  dove, appunto viene fatto.
I vini liquorosi o vini fortificati come il Madeira sono quei vini prodotti utilizzando un vino base (di gradazione alcolica non inferiore a 12°) addizionato di mistella (mosto al quale è stata bloccata la fermentazione mediante aggiunta di zucchero),alcool acquavite di vino o mosto concentrato (mosto parzialmente disidratato), al fine di aumentarne la gradazione alcolica.
Lo scopo della fortificazione era quello di conservare i vini durante i lunghi viaggi in nave dal luogo di produzione alla destinazione finale (principalmente l’Inghilterra); infatti l’aggiunta di alcool nel vino consentiva di bloccare la fermentazione e favoriva la stabilizzazione del liquido.
Il Madeira  è un vino inizialmente  bianco che viene  riscaldato per un minimo di 3 mesi in “estufas” (stanze calde) in questo modo prende un caratteristico colore ambrato ed un sapore assolutamente unico di caramello bruciato. Tutto accadde quando, nel XVII secolo  si realizzò   che il vino di Madeira migliorava  stando nelle caldissime stive delle navi da carico che  lo trasportavano,  ecco perché,  da allora,   il vino di Madeira viene riscaldato nei tini a più di 38° C per permettere agli zuccheri di caramellarsi. I primi e più grandi appassionati di Madeira, così come di altri vini  fortificati furono gli inglesi.
I   Madeira sono fatti principalmente con un vitigno locale chiamato Tinta Negra Mole, ma   per le riserve di più alta qualità e per  i Madeira d'annata viene usato uno dei quattro vitigni nobili tradizionali  : Sercial, il più secco, Verdello semi-secco, Bual semi-dolce e Malmsey o Malvasia il più dolce.
Madeira cantine di MadeiraIn passato   tutti e quattro questi   vitigni furono distrutti dalla fillossera alla fine dell’800,  con un grande investimento sono stati ripiantati  sull'isola .
I Madeira di pregio  raggiungono quotazioni molto elevate  ma naturalmente ci sono Madeira di ogni qualità e livello di prezzo .
I Madeira sono vini ad alto contenuto alcolico e di grande durata.
Il Madeira esiste anche millesimato  ed è quello di più grande durata: anche parecchie decine di anni.
A Funchal è possibile visitare il museo del vino di Madeira.

 

 

Le Levadas di Madeira

 

Madeira levadas un sentiero 

Sono tipiche di Madeira queste antiche  condutture la cui costruzione fu iniziata secoli fà  che formano un organizzatissimo sistema di irrigazione sviluppato per distribuire in modo efficace l’acqua piovana e l’acqua delle sorgenti dalle regioni più umide a quelle più secche delle costa di Madeira e alle zone coltivate . Infatti il nome levadas viene dal portoghese levar cioè portare.  Si tratta di un sistema di irrigazione capillare, che copre tutta l'isola per una lunghezza di poco meno di 2.500 km portando l’acqua alle piantagioni ed ai vigneti.
Madeira levadas Anche se le levadas sono state create esclusivamente per l’irrigazione hanno ora molta rilevanza anche dal punto di vista turistico perchè offrono una ricca e ben organizzata rete di sentieri    panoramici, infatti,  tutte le levadas sono fiancheggiate da sentieri originariamente realizzati per la manutenzione, ed  è possibile costeggiarle per chilometri e chilometri, facendo lunghe piacevoli passeggiate circondati da una natura lussureggiante in tutta tranquillità in zone inaccessibili ai mezzi di trasporto.  I sentieri lungo le levadas sono infatti molto apprezzati dagli appassionati di tutto il mondo.

Madeira natura ed animali
 
Madeira natura mare e  fioriMadeira offre grandi panorami ed una natura rigogliosa che la rendono un vero e proprio giardino dell’Eden. L’ arcipelago di Madeira è parte della regione biogeografica della Macaronesia composta dall’arcipelago delle Azzorre, quello di Madeira, le Canarie e Capo Verde, tale area è  considerata zona di enorme valore scientifico e riconosciuta Patrimonio Naturale dell’umanità dall’ UNESCO.
Madeira però è anche ricca di una grande varietà di piante e fiori esotici di ogni colore che, nel corso dei secoli sono giunti sull’ isola da ogni parte del mondo e che, grazie al clima particolarmente favorevole, di sono perfettamente adattate  ed integrate.
Madeira è molto impegnata nella conservazione della sua natura indigena e per questaMadeira ragione sono state create 5 grosse aree di  riserve naturali. Due di queste riserve riguardano le piccole isole disabitate dell’ arcipelago di Madeira cioè le isole di  Desertas e Selvagens ed inoltre la riserva di Rocha do Navio di Garajau e Ponta di Sao Lourenço tutte ricche di grande natura endemica.  A Madeira troviamo poi  la foresta Laurissilva grande circa 15.000 ettari. Questa antica foresta risalente all’era terziaria include alberi di grandi dimensioni come , il laurus azoica (lauro)  ed il Persea Indica (mogano) le ocotea foetens ed un grande numero di alberi, piante, cespugli, felci, eriche.
Per quanto riguarda i volatili  sono presenti a Madeira alcune specie rare ed in pericolo di estinzione come, ad esempio la colomba trocaz  o colombaccio minore di Madeira comunemente detto Colomba di Madeira  e la Pterodroma madeira o Uccello delle Tempeste di Zino meglio noto come Petrello di Madeira.
Non tutti sanno che Madeira ha una razza canina autoctona creata principalmente per sorvegliare le piantagioni di Banane si tratta dello  Xochaso

 

Xochaso: il cane da fattoria di Madeira

 

         

Origini:  Isola di Madeira , Portogallo
Storia: Madeira è un’isola che ha sempre avuto grandi piantagioni di banane e proprietà terriere. Le banane sono piante non alte (circa mt.2.5) che hanno grandi foglie ed i caschi grandi e pesanti con i frutti, inoltre grossi pali di legno o metallo che fanno da tutore in modo che la pianta regga i caschi. Tutto questo rende particolarmente difficile camminare sotto le piante e in passato le piantagioni erano spesso preda di ladri. Oltre a questo in passato Madeira era anche sovrapopolata di cinghiali e lepri ed anche questi, tanto numerosi creavano danni.  Ecco perché Madeira aveva la necessità di avere un cane di taglia media agile ed abile che scoraggiasse gli intrusi e fosse anche in grado di cacciare questi animali.  Ecco perché venne creato un nuovo cane il  Xochaso (cane da fattoria di Madeira)   dall’incrocio tra  Mastino Boerboels, Hyenhund (bracco norvegese), Perro de Toro (cane da pastore spagnolo), Dogo Canario, Rhodesian  Ridgeback e cani autoctoni  di Madeira . Questa razza è in attesa del riconoscimento ufficiale da parte delle autorità competenti. 
Caratteristiche : Cane di media taglia; corpo massiccio e potente. Pelo corto, grandi orecchie spioventi. Eccellente cane da guardia e da lavoro particolarmente adatto alla sorveglianza delle piantagioni.
Temperamento: Molto coraggioso e leale. Non è un cane dominante.  E’ aggressivo solo quando sta lavorando. Socievole, docile  ed amante della famiglia e dei bambini con i quali ama giocare senza mai stancarsi.  Diffidente con gli sconosciuti. E’ un ottimo corridore ed un ottimo saltatore.
Impiego: E’ impiegato prevalentemente come cane da guardia alle piantagioni di banana, come cane da pastore ed anche  per la caccia alle lepri ed è,   un ottimo cane da guardia anche per case e proprietà, questo rende l’idea della grande intelligenza e versatilità di questo cane. Si adatta bene anche alla vita di città purchè abbia l’opportunità di fare ogni giorno grandi passeggiate e molta attività fisica. Spesso è  utilizzato in gruppetti di 2/3 cani che lavorano come pattuglia con grande precisione. Grazie al loro olfatto eccezionale vengono anche usati come cani poliziotto in modo particolare dalle squadre antidroga. Lo si può davvero definire un cane per tutte le occasioni !!
Taglia :                    Media
Altezza: da 50 a 57cm  i maschi; da 44 a 52cm le femmine
Peso:                        da 12/20kg  le femmine,   da  18 /32 kg i maschi
Colore:   biondo, fulvo, marrone, nero, bicolore.
Esercizio fisico: ha bisogno di parecchia attività fisica quotidiana
Salute: è una razza molto forte
Aspettativa di vita: 14/16 anni
Socievole con bimbi: assolutamente sì
Socievole con cani: assolutamente sì
Socievole con altri animali: assolutamente sì

martedì 17 maggio 2011

I Video sulle Azzorre

Video sulle Azzorre Originale del 1969








Video Sull'Isola di St. Miguel



Video Sull'Isola Terciera



Le Isole Azzorre

AZZORRE
L’arcipelago delle Azzorre è un magnifico paradiso naturale formato da 9 isole vulcaniche al centro dell’Oceano Atlantico, a circa 1.500 chilometri dalle coste della Europa e a poco meno di 4.000 dalle coste del Nord America. L’arcipelago delle Azzorre è compreso tra 25° grado di longitudine ovest e 39° di latitudine nord ed occupa una superficie totale di 2.333 Kmq. La distanza minima tra due isole è di 6 Km tra Pico e Faial e la distanza maggiore è di circa 600 Km  tra Santa Maria e Corvo.
Le Azzorre costituiscono l’estremo confine occidentale della Unione Europea, sono parte della Repubblica del Portogallo e sono una regione autonoma dal 1976.  Il Governo regionale ha sede a Sao Miguel, l’assemblea regionale eletta dal popolo si trova a Horta, nell’isola di Faial, ed  Il Ministro della Repubblica, che rappresenta il governo centrale,  risiede ad Angra do Heroismo nell’isola di Terceira.  La popolazione residente è di circa 240.000 persone, con una media di 105 abitanti per Kmq.
Per circa cinquecento anni le Azzorre sono rimaste quasi del tutto incontaminate. Le isole presentano paesaggi magnifici crateri verdeggianti di antichi vulcani, laghi azzurri e verdi incorniciati da ortensie ed azalee, valli, prati, vulcani, scogliere e montagne con paesaggi suggestivi ed idilliaci.

9 isole, 9 viaggi...





L’arcipelago delle Azzorre è costituito da nove isole color smeraldo immerse nell’oceano Atlantico tra il Portogallo (1500 Km) e il Nord America (3500 Km). Da molti ritenute ciò che resta del mitico continente di Atlantide, l’arcipelago venne scoperto nel 15° secolo dai navigatori portoghesi in rotta verso il nuovo mondo e divenne ben presto uno dei punti di approdo preferiti tra l’Europa e l’America.
L’origine vulcanica delle isole è il motivo principale del loro affascinante aspetto selvaggio: antichi crateri occupati da laghi cristallini, scogliere nere che si scagliano nelle acque dell’atlantico, aspre montagne, sorgenti di acque sulfuree e fumarole sono gli elementi che formano uno scenario naturalistico unico al mondo, aspro e spesso impervio ma sempre ingentilito dai fiori che vi crescono durante tutto l’anno, dai pascoli delimitati da siepi di ortensie e dalle tipiche case rurali intonacate di bianco. L’architettura è tipicamente portoghese e le città principali conservano edifici del 18° e 19° secolo.
Le Azzorre costituiscono una delle ultime destinazioni europee dove il turismo è ancora agli albori, si conservano tradizioni antichissime ed è ancora possibile vive al ritmo del “tempo naturale”.
Vi invitiamo a ritornare alle origini del tempo, vi invitiamo alle Azzorre. 



Le Azzorre sono un arcipelago di origine vulcanica situato nell'oceano Atlantico e formato da nove isole principali e da numerosi isolotti. Le isole sono una regione autonoma del Portogallo.
Si tratta di isole verdissime, piene di vegetazione (bellissimi i giardini e i parchi), campi coltivati (mais, banane ecc.) e pascoli.
Alle Azzorre si va per le bellezze naturali: i boschi, i grandi crateri dei vulcani estinti, la vegetazione lussureggiante e curatissima, specie nei giardini, i laghi vulcanici, le colate di lava nera, le coste alte e dirupate con dei panorami straordinari che si ammirano dai miradouro, zone coltivate e zone naturali e percorrendo strade bordate da chilometri di ortensie. Insomma una natura meravigliosa ma non selvaggia.
Le coste sono generalmente alte e scoscese, quindi le strade costiere sono in alto, e via via ci sono delle stradine che portano giù ai piccoli borghi sul mare, stradine strette e tortuose ma spettacolari.
Le nove isole si estendono per più di 600 km nel cuore dell'Oceano Atlantico e sono collocate in direzione nordovest-sudest tra il 36° e il 40° parallelo Nord e tra il 24° e il 32° meridiano ovest. La terra più vicina è Madera, a circa 1200 km. Azzorre
Le Azzorre sono situate nell'ecozona paleartica e formano un bioma unico tra le foreste temperate di latifoglie e miste del mondo, con numerose specie endemiche di piante. Le isole dell'arcipelago ha una superficie totale di 2.355 km². Le singole isole vanno dai 759 km² di São Miguel ai 17 km² dell'isola di Corvo. Tre isole (São Miguel, Pico and Terceira) sono più estese di Malta, e la sola São Miguel è grande il doppio.
Le isole hanno origine vulcanica, benché Santa Maria presenti anche degli elementi corallini. La montagna di Pico sull'isola omonima, a 2.351 metri di altitudine, è la più alta di tutto il Portogallo. Le Azzorre sono effettivamente le cime di alcune delle montagne più alte del pianeta, se misurate dalla base sul fondo dell'oceano.
L'ultima eruzione di un vulcano attivo è stata quella del vulcano Capelinho nel 1957, nella parte occidentale dell'isola, eruzione che ha fatto incrementare la dimensione dell'isola. L'isola di Santa Maria è la più antica e vi si ritrovano rocce calcaree ed estesi sedimenti di argilla rossa.
Le Azzorre sono suddivise in 19 municipalità ciascuna municipalità è suddivisa ulteriormente in entità territoriali minori . Le Azzorre contano un totale di 156 freguesias. Vi sono anche 5 centri urbani maggiori: Ponta Delgada e Ribeira Grande sull'isola di São Miguel; Angra do Heroísmo e Praia da Vitória su Terceira e Horta su Faial.

Nel 1427 uno dei capitani al servizio di Enrico il Navigatore, probabilmente Gonçalo Velho, scoprì le Azzorre. La colonizzazione delle isole ancora non occupate ebbe inizio nel 1439 con popolazioni provenienti principalmente dalle province continentali dell'Algarve e Alentejo; nei secoli seguenti giunsero coloni da altri paesi europei, specialmente dalla Francia settentrionale e le Fiandre.
  Nel 1583 Filippo II di Spagna in qualità di re del Portogallo inviò la sua flotta per scacciare i mercanti francesi dalle Azzorre, facendo impiccare i prigionieri di guerra e contribuendo così alla "Leggenda Nera". Le Azzorre furono l'ultimo territorio a resistere alla sovranità di Filippo sul Portogallo. Nel corso del XVII secolo le Azzorre diedero i natali allo storico e scrittore Antonio Cordeiro, ivi nato nel 1641.
La guerra civile portoghese del 1820 ebbe gravi ripercussioni nelle isole. Nel 1829, a Vila da Praia, il partito liberale ebbe la meglio sull'assolutismo, facendo dell'isola di Terceira il quartier generale del nuovo regime, dove fu anche stabilito il Consiglio di Reggenza (Conselho de Regência) di Maria II di Portogallo.
A partire dal 1868 il Portogallo iniziò l'emissione di francobolli con la sovraimpressione "AÇORES" per l'uso nelle isole. Tra il 1892 e il 1906, emise francobolli distinti per i tre distretti amministrativi in cui al tempo le isole erano divise.
Dal 1938 al 1978, l'arcipelago fu diviso in tre distretti quasi del tutto equivalenti a quelli presenti sulla terraferma portoghese.
Nel 1976 le Azzorre furono proclamate Regione Autonoma (Região Autónoma dos Açores) e i distretti soppressi. 


Isola Graciosa




Campi ondulati, vigneti verdi e porpora, mulini a vento accanto a lagune nascoste nel ventre della terra. La pace della vita di campagna, i vini deliziosi, le attrattive dei pascoli e dei fondali marini costituiscono l'interesse di questa isola.
La piccola isola (lunga 12 km. e larga 8 km.) rispecchia fedelmente il nome che porta, apparendoci subito come un posto dolce e tranquillo, dove gran parte dei suoi circa 5.100 abitanti, sembrano condurre un’ esistenza serena, al riparo dello stress tipico di altre realtà urbane e sociali. Graciosa dà l’idea, da subito, di essere molto solare; è sicuramente la più mediterranea delle isole atlantiche. L’isola è avvolta da una piacevole atmosfera agreste e bucolica, dove vigneti, campi di cereali, mulini a vento, echi di fenomeni vulcanici, uno splendido mare e sorgenti termali costituiscono un insieme difficile da trovare altrove.
Come accennato, Graciosa è interessante sotto vari aspetti. Da un punto di vista naturalistico segnaliamo i fenomeni vulcanici ancora presenti a la Furna do Enxoforre, studiati attentamente dai vulcanologi, nonché le terme di Carapacho, con le acque sulfuree dagli effetti curativi, dove il mare adiacente è di particolare bellezza, con fondali stupendi molto ricchi di pesce; anche la temperatura dell’acqua sembra più mite rispetto a quella di altre zone dell’Atlantico. A Graciosa tutto è mite e distensivo, anche i mulini a vento, spesso affittati come abitazione ai turisti, contribuiscono a conferire all’isola un‘immagine di passato dai teneri risvolti.
I centri abitati principali sono Santa Cruz da Graziosa, Praia, Guadalupe, Luz. Il più grande, Santa Cruz, è anche la città più vivace, caratterizzata dal rispetto della tradizione. Molto piacevole è passeggiare per le stradine in mezzo alle case bianche, decorate con pietra lavica. Da vedere inoltre vi sono le grosse vasche piene d’acqua (la più grande è nella piazza centrale) appartenenti al secolo scorso ed utilizzate per la raccolta delle acque; oggi spesso all’interno vi sono i cigni e altri volatili acquatici. Un’altra visita da effettuare è quella al piccolo museo locale, dove si può meglio comprendere, osservando gli oggetti ed i documenti del passato esposti, la tradizione isolana.
 
Isola di Corvo




Isola Corvo

Vulcani e picchi scoscesi sono gli elementi caratteristici di Corvo, accanto alle stradine pittoresche in cui si aprono le case prive di serratura di questi abitanti molti dei quali conducono la loro vita agricola e pastorale in regime di semicomunità.
Corvo
Concludiamo il nostro piacevole giro per le Azzorre raggiungendo l’isola più lontana dal Portogallo, estremo limite occidentale d’Europa, la piccolissima isola di Corvo, lunga 6,5 km. e larga quasi 4 km, dove i suoi circa 500 abitanti vivono oggi una vita tranquilla, al di fuori del tempo. Nel corso della sua storia Corvo ha conosciuto varie visite da parte dei pirati e dall’isola molti sono emigrarti (anche come equipaggi delle baleniere inglesi) verso l’America, per poi stabilirsi nel Nuovo continente, dando vita ad una piccola comunità azzorriana, ancora esistente ai giorni nostri.

Il centro abitato dell’isola è il villaggio di Vila nova, in pratica un’insieme di casette molto vicine l’una all’altra, in un dedalo di stradine strette, dove per fortuna sono presenti pochissime automobili (sono più utilizzate le particolari moto con due ruote posteriori, adatte per circolare in spazi stretti e superare discrete pendenze stradali). Corvo è un’isoletta dolcissima, che trasmette serenità e voglia di riposarsi, in pace con la natura e con se stessi. Uno dei posti più belli dell’isola è situato alla fine della salita principale, oltre il paese, dal quale si può godere di una bellissima vista sulla Caldera (il cratere centrale di Corvo, con i suoi piccoli laghetti) da un lato ed una fantastica visione dell’oceano dall’altro.
Molto interessanti da vedere sono poi i mulini a vento, di tipo arabo, testimonianza di un passato non lontanissimo. Molto belli sono anche i pascoli, verdissimi ed anche la vista, dalla costa, della lontana isola di Flores, che resta l’unica isola delle Azzorre in qualche modo raggiungibile da Corvo; le altre sono veramente lontanissime. Prima di lasciare Corvo, l’intero arcipelago delle Azzorre con la sua gente semplice e cordiale, facciamo un ultimo bagno nella bellissima insenatura situata sotto il paese, a 300 metri dal porto, dove l’acqua è limpidissima (e abbastanza profonda) e si nuota, veramente, in mezzo ai pesci.










 Isola di Pico

Il suo vulcano alto oltre 2300 mt, è l’incontrastato sovrano dell’arcipelago. L’isola ha un fascino selvaggio dato dalla scura lava che ne caratterizza il paesaggio. E’ famosa per l’ottimo vino coltivato in vigneti tanto particolari da essere considerati Patrimonio dell’Umanità. E’ anche nota per il museo dei balenieri, l’unico retaggio di una antica attività economica oggi riconvertita in grande attrazione turistica.
Pico
E siamo finalmente arrivati a Pico, l’isola che con il monte che le da il nome (il monte Pico, alto 2351 metri) detiene la vetta più alta di tutto il Portogallo. Il monte, che si vede da grande distanza e che spesso pare spuntare dalle nuvole più basse, è la principale attrazione dell’isola, unitamente al mare, molto ricco di pesce, e parecchio frequentato da cetacei e delfini.. L’isola, la seconda per estensione dell’arcipelago; ha nel suolo una grande presenza di basalto, a testimonianza di antiche eruzioni. La montagna, ed i territori circostanti, sono stati dichiarati Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, e sono fieramente salvaguardati, nella loro integrità, anche dagli abitanti dell’isola.

Un posto importante nella storia e nella tradizione dell’isola (comune anche alla maggioranza delle altre isole Azzorre) ce l’ha la pesca alla balena, come testimonia l’originale Museu dos Baleeiros di Laies, dove dei locali, un tempo dediti a ospitare barche, attrezzi per la pesca e lavorazione della balena, dopo il divieto di praticarla, ospitano utensili, ricordi e testimonianze di quel periodo antico. Un'altra tradizione, che invece persiste con successo, è legata alla coltivazione della vite e alla produzione di vini, dei quali, almeno uno, il liquoroso Verdelho, è di qualità eccezionale. Altri vini locali, degni di menzione, sono il lajido, il Frei Gigante, il Terras de Lava e il Basalto.
Per quanto riguarda le città, la più importante è Madalena, vivace ed animata, raggiunta dal turismo anche per scalare la montagna ed effettuare crociere marine per l’avvistamento dei cetacei. Sia la scalata del monte, che dopo una bella faticata (fumarole e varie asperità) consente la vista di uno spettacolo eccezionale, sull’Atlantico maestoso e sulle altre Azzorre più vicine (in particolare Faial e Sao Jorge), sia le gite in mare per ammirare balene, capodogli, delfini, etc., sono fortemente consigliate. Si suggerisce infine di visitare i paesini di Cabrito, Lajido e Arcos, nonchè il Museo dell’Artigianato di Santo Amaro ed il faro di Ponta da Menhinha.


 


 
 




Isola di Santa Maria





E’ l’isola più orientale dell’arcipelago, famosa per il clima mite e secco e per le belle spiagge, tutte caratteristiche che ne fanno la località più rinomata per gli amanti delle vacanze balneari. Santa Maria è anche nota per i ripidi vigneti, per i paesaggi urbani che rammentano quelli tipici della regione dell’Algarve, per i retaggi storici delle città di Vila do Porto e di Anjos che vide approdare Cristoforo Colombo nel suo primo viaggio verso l’America.
Santa Maria
Iniziamo il viaggio nell’arcipelago partendo da Lisbona ed arrivando all’isola meno distante dalla alla capitale portoghese, l’isola di Santa Maria. Santa Maria è l’isola più a sud delle Azzorre, ed è famosa soprattutto per le sue spiagge, considerate le più belle. Santa Maria è anche l’unica isola delle Azzorre non di origine vulcanica e la prima ad essere colonizzata (dai portoghesi dell’Algarve e dell’Alentejo).In epoca più antica l’isola era famosa anche per la raccolta e la commercializzazione di una pianta dalla quale si estraeva una sostanza, la Roccella tintoria, utilizzata per tingere i tessuti in un particolare ed esclusivo colore porpora.

Ma come accennato prima, sono le spiagge la principale bellezza dell’isola; la più importante è Praia Formosa, dalla sabbia bianca finissima, molto frequentata, per le favorevoli condizioni dei venti e del mare, dai surfisti. Nel mese di Agosto vi si tiene il raduno musicale del Marè, che attira numerosi giovani provenienti da varie parti d’Europa. Altra spiaggia importante è la Praia di Sao Lourenso, con le sue piscine naturali e con l’adiacente isoletta, denominata Ilheu Pomerio, rifugio di numerosi uccelli marini. La città principale dell’isola è Vila do Porto, della quale sono apprezzabili la Chiesa Matriz da Nossa Senhora da Assunsao e la fortezza sul mare di Sao Bras.
Altre interessanti mete turistiche sono il villaggio di Sao Pedro, famoso per i mata mouras, buchi fatti nelle aie delle case, ricoperti da pietre di grosse dimensioni, che servivano ad occultare il frutto dei raccolti nelle razzie dei Mori e il paese di Santa Barbara con le sue case tipiche e la fioritura rigogliosa. Molto bello è anche il borgo di Pedras da Maia, caratterizzato dai muretti di vigneti a picco sul mare, che, pur nelle fatiche di una vendemmia difficile, consentono la produzione di un vino liquoroso di ottima qualità. Citiamo infine il Pico Alto, un punto di osservazione dove, dall’alto appunto, si gode di un panorama dell’isola di particolare bellezza.
 


 
 
 















 Isola di Flores

La più occidentale delle Azzorre, la più remona e selvaggia un vero giardino tropicale galleggiante nell’oceano, verde e rosa - blu d’ortensie. Piccola, è la più piovosa dell’arcipelago, qualcuno pensa sia la più bella, ma sicuramente è la più selvaggia. L’isola è ricca di ruscelli e di cascate ma è Rocha dos Bordoes la principale attrattiva: un fenomeno geologico unico fatto dalla solidificazione del basalto in colonnine verticali fittissime, quasi fossero i denti di una balena pietrificata dal tempo.
Flores
Ed arriviamo finalmente nella lontana Flores, l’isola dal nome bellissimo e dalla bellezza cristallina, con le sue cascate ed i corsi d’acqua, con le sue grotte marine e con i suoi splendidi fiori, con le immancabili ortensie che crescono spontanee quasi ovunque, intrecciate alle rose selvatiche, e nelle stagioni appropriate, anche a ginestre, campanule, calle e molti altri fiori. L’isola, una delle più piccole delle Azzorre, distante più di 2000 km dalla capitale del Portogallo, è veramente molto affascinante, ed i suoi 4000 abitanti circa sembrano vivere felicemente. In passato le risorse principali erano l’allevamento e l’agricoltura; importante era la coltivazione di una pianta, Isatis tinctoria, utilizzata per tingere i tessuti e molto apprezzata dai tessitori fiamminghi.

Anche qui, come nelle altre isole, un posto importante l’ha avuto, in passato, la pesca alla balena e la conseguente lavorazione; vennero costruiti stabilimenti per l’estrazione dell’olio dai cetacei. Molti abitanti dell’isola furono ingaggiati dalle baleniere americane. Oggi, che saggiamente tale pesca non viene più praticata, vi sono nuove attività, come ad esempio il turismo, che è in continua espansione, e assorbe, tra i locali, un sempre crescente numero di persone da utilizzare nel settore. Ma Flores, anche nella crescita turistica, rimane comunque un posto tranquillissimo, dove chi cerca pace e solitudine, rimane soddisfatto.
Per quanto riguarda i centri abitati, il principale è Santa Cruz das Flores, dal bel lungomare e dall’aria antica, con una bella piazza alberata (è il vero centro cittadino) dove è veramente possibile assaporare il gusto piacevole di un certo passato; molto bello è, naturalmente, il mare, con le incantevoli piscine naturali, molto frequentate dai turisti e anche dai giovani del luogo. E il tema del mare ricorre molto anche nel museo etnografico cittadino, con un’esposizione di strumenti nautici, modelli di barche ed immagini e disegni riguardanti la pesca alla balena. Altri centri piacevoli da vedere, sono Laies da Flores, Faja Grande e Ponta Delgada. 

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Isola di Fayal





La bella marina di Horta, il capoluogo, è famosa tra i marinai di mezzo mondo che vi trovano riparo da secoli durante le traversate dell’Atlantico. Vi si respira un’atmosfera cosmopolita, perché a Faial prima o poi capitano tutti i navitagori, solitari e non. E tutti lasciano un segno, centinaia di graffiti divenuti un mosaico di murales naif a due passi dal mare. Il paesaggio è dominato dalle migliaia di ortensie che separano gli abbondanti pascoli. Bellissima è la Caldera, il cratere di un vulcano ormai inattivo. Sulla costa si trova invece il Capelinhos, un cratere nato dal nulla appena 50 anni or sono

Faial

E arriviamo finalmente all’isola dei naviganti, Faial ed a Horta, un porto naturale di eccezionale comodità e bellezza, da sempre utilizzato dai navigatori atlantici di ogni epoca, come punto di sosta e ristoro. Testimonianza di questo incrocio marino, di epoche e persone, sono i murales ed il pavimento del porto, con nomi, segni, graffiti e raffigurazioni lì lasciati dai singoli navigatori e dagli equipaggi delle varie imbarcazioni transitate a Horta. Altro luogo dedicato ad accogliere i ricordi marinari dell’isola, è, sempre ad Horta, il famosissimo bar cafè sport Peter, dove, a partire dai lontani anni 30, venivano raccolte le tracce del passaggio degli uomini di mare che lasciavano, nel locale, dediche, gagliardetti e quant’altro in cambio delle attenzioni e cordialità ricevute.

Ma Faial non è certo solo Horta, il suo porto e la sua storia marinara (tra l’altro Horta ha anche un’architettura gradevole, dove la città vecchia e le costruzioni più moderne si fondono piacevolmente). Faial è anche un isola molto verde, che, soprattutto d’estate, con la fioritura delle splendide ortensie, si colora di un blu intenso, tale da essere definita l’ isola blu. Faial è dominata da un cono vulcanico, spento da molto tempo,la Grande Caldera, imponente e selvaggio. Un altro vulcano, il Capelinhos, è tuttora attivo ed ebbe, una cinquantina d’anni fa, un’ eruzione violenta, che, partendo dal mare, seppellì un faro ed alcune abitazioni, creando danni e paura tra gli abitanti.
Girando per Faial si respira un’atmosfera particolare; il verde dei campi è di un colore molto vivo e riflette la cura e la passione degli isolani nutrono per la flora. C’è anche, situato a meno di 3 km. dal centro di Horta, un giardino botanico ben rappresentativo della vegetazione locale, con specie endemiche quali l’ Euphorbia azorica e l’Azorina vidalii, altre esotiche quali lo Juncus acutus e il Solidago sempervirens. Un'altra particolare sensibilità gli abitanti di Faial ce l’hanno per la musica, molto presente nella tradizione portoghese in genere, e qui inserita in un contesto estremamente naturale ed appropriato. Provate per esempio ad assistere, ad Horta, ad un concerto di fado.


Isola di Sao Jorge



Stretta. Lunga e sottile, Sao Jorge sembra una lucertola stesa al sole. Le coste alte e rocciose le danno l’aspetto di una roccaforte inespugnabile, ma all’interno con sorpresa si scoprono pascoli ed un microcosmo fatto da felci, castagni, ortensie ed eucalipti. Il capoluogo è Velas.
All’estremo orientale dell’isola che si trova l’Ilheu de Topo, riserva naturale di uccelli marini. Per gli amanti del trekking Sao Jorge rappresenta un vero paradiso.


Sao Jorge

E’ questa una delle isole più verdi dell’arcipelago delle Azzorre, particolarmente nota per le faja, le pianure a livello del mare molto fertili nelle quali, grazie al clima particolarmente favorevole, vengono coltivati legumi e cereali, ma anche banane, frutti tropicali, caffè e the. Le faja sono terreni produttivi creatisi a seguito dell’ antico crollo delle falesie; quelli situati nella parte meridionale sono più redditizi e popolati, quelli siti nella parte settentrionale sono più suggestivi dal punto di vista paesaggistico, intercalati come sono da cascate e lagune. Sao Jorge ospita inoltre castagni, pini, eucalipti, acacie, oltre alle solite ortensie delle Azzorre, qui veramente stupende.

A Sao Jorge l’economia è di tipo agricolo – artigianale; è inoltre molto sviluppato l’allevamento (vi sono almeno 20.000 capi di bestiame) e molto intensa è anche la produzione di latte e dei suoi derivati. Particolarmente riuscito è il formaggio locale. Il più noto è il queso Sao Jorge, simile al formaggio olandese, esportato anche in Portogallo. Un altro aspetto artigianale caratteristico dell’isola, riguarda la tessitura e la tintura dei tessuti, in passato molto praticate, ma ancora presenti nelle cooperative di donne, operanti nel settore, che tengono viva la tradizione, utilizzando alcune tecniche antiche, importate all’epoca dai maestri fiamminghi.
Anche il mare, naturalmente, ha un posto di riguardo nello sviluppo dell’isola; fortemente consigliato è ad esempio un tuffo nella piscina naturale di Punta do Topo, nonché l’assaggio dei saporitissimi pesci, pescati localmente e cucinati con varie ricette tradizionali. Per quanto riguarda le città, la più importante è Velas, con il suo piccolo centro antico ed il suo animato porto. Altri centri abitati, meritevoli di una visita, sono la cittadina di Urzelina (il nome deriva dal lichene urzela usato nella tintura dei tessuti), con resti di mura di fortificazioni, e quella di Calheta, con interessanti case antiche e con la bella chiesa barocca di Santa Caterina

Isola di Sao Miguel




E’ l’isola principale dell’arcipelago non solo per l’estensione, ma perché vi si concentrano le più importanti attività economiche. Ponta Delgada, la capitale, è una bella cittadina vivace, moderna ed ospitale. L’entroterra si caratterizza per gli ampi spazi occupati da una ricchissima vegetazione che nasconde laghi cristallini e piccoli villaggi. La natura è la grande protagonista dell’offerta naturalistica dell’isola: a ovest si trovano i famosi laghi si Sete Cidades che occupano un antico cratere. Nel centro dell’isola si trova la splendida Lagoa do Fogo un lago dalle acque cristalline, delimitato da una spiaggia con sabbia bianchissima che occupa un profondo cratere. A poca distanza si trova la Valle di Furnas dove l’attività geotermica è ancora visibile nelle sue fumarole e nelle decine e decine di sorgenti di acque minerali e sulfuree. Qui si trova anche il famoso parco di Terra Nostra, un meraviglioso giardino botanico che nasconde piante esotiche ed endemiche. La regione orientale dell’isola è il paradiso per gli amanti del trekking.

Sao Miguel
La seconda tappa del nostro giro si svolge a Sao Miguel, la più grande e conosciuta delle Azzorre, con circa 140.000 abitanti (circa la metà dell’intero arcipelago), sicuramente la più europea delle isole, che può vantare uno sviluppo, anche imprenditoriale, ormai consolidato. Dopo l’iniziale colonizzazione, che ha visto un’alternanza nel passato di Spagnoli e Portoghesi, ma con presenze anche di Francesi e Mori, l’isola si è affermata per la produzione e commercializzazione di grano, zucchero e successivamente arance. In un epoca più moderna l’agricoltura si è posizionata sulla produzione di ananas (piccoli e di qualità pregiatissima), di banane e (unica in Europa) di tè.

Nell’isola la natura è spettacolare grazie anche alla vegetazione lussureggiante; vi si trovano infatti giardini tropicali, laghi di acqua calda, lagune, spiagge vaste alternate a scogliere a picco sul mare, ma anche montagne e boschi. Da un punto di vista naturalistico molto interessante è la visita a Furnas delle caldeiras, con fumarole e geyser, prodotte dal vulcano attivo esistente, che dalla collina fuoriescono, scendendo verso il fiume adiacente. Sicuramente da visitare è la zona intorno a Nordeste, aspra e selvaggia, con spiagge quasi deserte; lì vive uno dei simboli isolani, il “ciuffolotto delle Azzorre “, priolo in portoghese, un uccellino di 30 grammi, a rischio d’estinzione.






 
 
 
 

 
Altra località che merita una visita è Sete Cidades, una laguna di particolare bellezza, unitamente all’altra dal nome di lagoa do Canario. Adiacente alle due lagune vi è il Miradouro Vista do Rei, un punto d’osservazione che si trova sul bordo di un cratere a picco sul lago, ricco di ortensie. Ma San Miguel non è solo natura, bellissime sono ad esempio le città di Ponta Delgada (il centro più rappresentativo dell’isola), Vila Franca do Campo (l’antica capitale) e Ribeira Grande. Del capoluogo in particolare ammiriamo l’architettura barocca, le piccole stradine del centro, l’interessante Museo Carlos Machado, il Convento dei Gesuiti e il Forte di Sao Bras.
 
Isola di Terceira



Terceira
E' la capitale “culturale” dell’arcipelago, quella più ricca di bellezze architettoniche e monumentali e dove antiche tradizioni popolari sono ancora molto sentite. Angra do Heroismo, il capoluogo, è considerato Patrimonio dell’Umanità ed è posta sotto tutela dell’Unesco conserva un centro storico del coloniale di particolare pregio dove si unisce lo stile tradizionale portoghese alle rielaborazioni barocche delle colonie sudamericane. I villaggi costieri della zona settentrionale si caratterizzano per i coloratissimi “imperios” tipici edifici sacri dedicati al culto dello Spirito Santo. L’isola è anche nota per le “touradas de corda” una sorta di corrida di strada incruenta che si ripete, quasi quotidianamente, anche nei villaggi più piccoli.
Terceira
La terza meta del nostro tour nelle isole Azzorre ci conduce appunto a Terceira, meta di particolare interesse. La prima sensazione che si ricava nella visita è di un’isola forse priva della natura selvaggia presente in altre isole dell’arcipelago delle Azzorre, però sicuramente ricca di una piacevole atmosfera culturale e anche di piacevoli confort ambientali. Terceira, nella sua storia, ha risentito dell’alternanza di dominazioni subite (spagnola e portoghese), ma si è anche forgiata in una sua personale essenza legata alle tradizioni ed a un forte attaccamento alle origini, che vengono ricordate in alcune suggestive feste celebrative.

Parlando delle città più importanti dell‘isola, non si può che iniziare dalla città principale, Angra do Heroismo, che ricorda, già nel nome, gli episodi di eroismo, compiuti dai suoi abitanti, durante l’assedio (poi vittorioso) effettuato dagli spagnoli, nel 1853. La città, dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, è molto bella, e risente tuttora dei canoni urbanistici dell’Europa medievale. L’aria rinascimentale è ancora percepibile, così com’è ancora possibile ammirare i resti di fortificazioni antiche, conventi e monasteri. Anche le chiese, in particolare quella della Misericordia, del XVIII secolo, e la cattedrale di San Salvador da Sé, del XVII secolo, ricche di decorazioni barocche, sono molto interessanti.
L’altra città dell’ isola, sicuramente da visitare, è Praia da Vitoria, che fondata nel primo periodo della colonizzazione, è oggi una della città più moderne delle Azzorre, all’avanguardia sotto gli aspetti urbanistici, ed anche dotata di buona ricettività turistica, con alberghi e ristoranti di vari livelli, nonché di un porto turistico ben attrezzato. Da vedere inoltre nell’isola, sotto il profilo più naturalistico, le bellissime piscine naturali (in particolare quelle della zona di Biscoitos) e anche le grotte di origine vulcanica situate verso Algar do Carvao. Da ricordare infine l’importanza della musica, che, soprattutto ad Angra, viene riproposta in varie manifestazioni culturali di successo.
 

 
 
 
 
 
 

 
 
 
 
 

 

GEOGRAFIA, DOCUMENTI E VALUTA.

Politicamente le Azzorre appartengono al Portogallo e quindi alla Comunità Europea. Il territorio portoghese è inserito nell’area di circolazione della moneta unica europea (Euro) e nella zona Schengen (non sono previsti controlli di frontiera). Per l’imbarco e per le procedure di sicurezza è sempre e comunque indispensabile presentare un valido documento di riconoscimento.

LINGUA

La lingua ufficiale è il portoghese seppur caratterizzato da tipiche inflessioni.

FUSO ORARIO

Due ore in meno rispetto all’Italia.

ELETTRICITA

Corrente alternata a 220 volts.

CLIMA

Seppur favorite dalla corrente del golfo, le Azzorre sono soggetta ad un clima mite ma normalmente molto variabile. Non è tanto raro sperimentare le quattro stagioni in una sola giornata quindi siate pronti a variazioni improvvise del clima soprattutto durante i trekking. E’ possibile nuotare praticamente durante tutto l’anno in quanto la temperatura del mare raramente scende sotto i 15 gradi in inverno per arrivare anche ai 23 gradi in estate.

QUANDO ANDARE

Il periodo migliore per visitare le Azzorre è quello compreso tra maggio e settembre quando le ortensie sono in fiore, le balene e i delfini nuotano liberamente tra le onde e la temperatura consente di stendersi al sole senza mai superari i 23 gradi.

ABBIGLIAMENTO

Nel periodo estivo bastano indumenti leggeri e qualche golfino per la sera. L’abbigliamento più pesante è necessario solo per chi prevede passeggiate in altitudine, mentre è sempre bene essere attrezzati per la pioggia.

VIABILITA

È valida la patente italiana. La rete stradale è discreta con alcuni tratti di sterrato e di pavè.
IN AEREO:
E’ in assoluto il mezzo di trasporto più opportuno per muoversi tra le isole dell’arcipelago. Il tempo di volo tra le isole del gruppo occidentale e quelle del gruppo centrale è di circa un’ora. Un’altra ora è necessaria per raggiungere Flores e Corvo dalle isole del gruppo centrale. Tutte le isole dispongono di un proprio aeroporto. I collegamenti aerei sono assicurati dalla compagnia aerea SATA.
IN BATTELLO:
Le isole del gruppo centrale sono collegate via mare da un servizio di battelli e aliscafi. In particolare le isole di Faial, Pico e Sao Jorge dispongono di collegamenti eccellenti. Santa Maria può essere raggiunta da Ponta Delgada ma è bene sapere che il trasferimento è lungo e non particolarmente comodo.











































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